Scheda 10

La logica progettuale e le competenze trasversali

Svolgimento: Dopo aver letto le regole della logica progettuale e le competenze trasversali necessarie per lavorare per progetti, a partire dall’esperienza di progettualità del vostro Centro, commentate e arricchite l’elenco in ordine a migliorarne la pratica.

«La dimensione della mentalità progettuale è fondamentale, in quanto permette di immaginare il proprio impegno come un luogo entro il quale ognuno può sviluppare un pensiero e può perseguire obiettivi in collaborazione con altre persone, incrementando le prospettive e le potenzialità di un’azione, che così ne esce rafforzata.

La progettualità segue delle regole che potrebbero essere riassunte nella logica progettuale:

  • Riconoscere la priorità del bisogno della persona e del territorio
  • Vedere il progetto come uno strumento di crescita e di cambiamento
  • Saper cogliere la complessità della realtà
  • Superare rigidità di ruolo e di cultura
  • Mettere in comune le esperienze e le strategie di azione
  • Sviluppare linguaggi e indirizzi interpretativi comuni
  • Condividere gli obiettivi suscitando un forte impegno nella fase della gestione del progetto
  • Cercare la corrispondenza tra contenuto del progetto e bisogno, per evitare l’evasività e/o la ripetitività degli interventi
  • Rappresentare una logica di lavoro applicabile dove siano presenti: disponibilità relazionale, motivazionale condivisa e obiettivi comuni.

Lavorare per progetti non è più un optional ma una necessità, un obbligo in qualunque campo, ma solo se si approccia il metodo con una propensione mentale di fondo e questa a sua volta presuppone degli atteggiamenti che si riferiscono alle competenze trasversali:

  • La disponibilità ad ascoltare gli altri
  • La competenza a cogliere le esigenze di cambiamento interne ed esterne all’organizzazione
  • La capacità di anticipare l’emergenza con un pensiero organizzato
  • La capacità nel trovare soluzioni inedite, elaborare nuove ipotesi o riformulare le vecchie
  • Il mettersi in discussione considerando il punto di vista degli altri
  • Il mettere in comune le proprie competenze
  • La competenza nel prendere decisioni
  • La capacità di immaginare scenari (prevedere stati futuri a partire dallo stato iniziale)» [1]
[1] Cf BUSNELLI Francesca Romana - CURSI Giancarlo (a cura di), Nuovi educatori. Percorsi di formazione e modelli organizzativi, Quaderno operativo della Federazione SCS/CNOS, Roma 2010, 96-98.