Indicazioni generali per la tesina d'esame delle classi terze
Tipologia di progetto richiesta
Un argomento a scelta tra:
uno stile (ad es. Feng Shui, Shabby Chic, evoluzione della cucina, ecc.)
un designer (ad es. Le Corbusier, ecc.)
un'opera architettonica (ad es. case sull'acqua, ecc.)
Contestualizzazione:
analisi storica
analisi dell'opera (cos'è, com'è stata fatta, significato, quali novità ha portato...)
Progettazione/riprogettazione in base alla scelta tematica fatta:
mantenendo l'involucro intatto (no demolizioni o costruzioni di nuove pareti), si richiede la sistemazione funzionale degli arredi in base alla scelta tematica fatta (ad es : riarredare un ambiente usando lo stile Feng Shui o gli arredi di Le Corbusier, ecc.)
Rappresentazione grafica (i seguenti elaborati grafici devono essere scannerizzati e inseriti nella tesina):
piante e prospetti
prospettive e rendering (contestualizzazione)
tavole A1, intestazione e squadratura
Analisi dei materiali:
indipendentemente dall'argomento trattato, dev'esserci una parte relativa ai materiali che attesta le conoscenze e competenze raggiunte
per materiali s'intendono quei materiali che caratterizzano uno stile in particolare, un'opera architettonica o quelli usati dal designer
Breve relazione tecnica:
spiegare le motivazioni della scelta dell'argomento e progettuali
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Indicazioni e consigli utili
Che cos’ è una tesina
La tesina è un testo argomentativo che deve dimostrare una tesi o idea postulata all’inizio. In essa deve comparire prima l’indice a cui farà seguito un’ introduzione in italiano e poi in lingua inglese, a seguire il testo, la bibliografia e la sitografia e, infine, una breve relazione dell’esperienza di stage maturata durante i tre anni (tipologia di azienda, caratteristiche, mansioni svolte, competenze apprese).
Analisi delle fonti
Il primo passo per iniziare la vostra tesina è la scelta di un argomento che presuppone la ricerca, l’analisi e la selezione delle fonti. I passaggi da seguire sono i seguenti: decidere l’ambito di interesse, assegnare un titolo provvisorio, ricerca e selezione del materiale, stesura della scaletta, inizio della composizione scritta.
Le fonti consultabili sono sia cartacee che multimediali. Esse possono essere verificate e discusse insieme al docente di riferimento. Lo studio delle fonti non deve essere un banale e inutile lavoro di copiatura bensì la rielaborazione di un contenuto che si ritiene possa essere utile ai fini del lavoro. E’ necessario salvare sempre il titolo e la pagina della fonte da cui è stata attinta la notizia in modo tale che si possa facilmente risalire ad essa qualora fosse necessario.
La struttura
Nella tesina devono risultare in successione: la copertina, una pagina bianca, l’ indice, l’introduzione (italiano), l’introduzione (traduzione in inglese), il testo suddiviso in capitoli, bibliografia e sitografia, la relazione dello stage. Sul foglio bianco, in alto a destra, si può scrivere eventualmente una dedica o i ringraziamenti. Sulla copertina deve risultare ben evidente il titolo, il proprio nome e cognome, la sezione di appartenenza, l‘anno ed il nome dell’istituto formativo come da esempio: “La casa sull’albero”, Martina Arnoldi, 3A OLA, 2018-2019, Scuola D’arte Applicata Andrea Fantoni.
Indice
L’indice della tesina ha il compito di indicare la pagina a cui corrisponde un certo argomento ed è sempre necessario scriverlo e strutturarlo prima di cominciare il vostro lavoro. Esso, con le dovute modifiche, diventerà nel suo sviluppo la vostra tesina. Il primo argomento che dovrà figurare nell’indice sarà l’introduzione, quindi, si passerà a numerare i capitoli in cui sarà divisa la tesina. Ciascun capitolo dell’indice dovrà essere suddiviso in paragrafi e sottoparagrafi.
Numerazione dell’indice
Di solito la numerazione parte dal numero del capitolo, (es. C.1, C. 2 ecc.), a cui segue il numero del paragrafo (es. 1.1, 1.2 ecc.) e del sottoparagrafo (1.1.1,1.2.1, ecc.). Quanto più un testo è scalettato in paragrafi, più risulterà di semplice lettura e permetterà di non perdere il filo del discorso. Non sottovalutate la scelta dei titoli dei capitoli e dei paragrafi. Essi devono esprimere chiaramente l’argomento della sezione a cui si riferiscono, sottolineandone la specificità. State attenti ad evitare errori di ortografia nell’indice della tesi e soprattutto a fare in modo che i numeri delle pagine riportate corrispondano esattamente alle pagine nel testo definitivo. L’indicazione della pagina nell’indice deve essere fatta solo al termine della tesina!
Introduzione
Nell’introduzione devono emergere delle informazioni importanti e indispensabili per la comprensione del testo che ne segue. L’ introduzione ha un ruolo di primo piano dal momento che, pur essendo composta solo al termine del lavoro, esso è il primo testo che viene letto! In essa è necessario descrivere lo scopo o l’obiettivo della tesina e le motivazioni per cui è stato scelto quel determinato argomento oltre a dover precisare le scelte grafiche adottate.
Ad es.: "Ho scelto di isolare le immagini dal testo scritto, oppure di associare le immagini al testo, ho scelto di confinare alla fine della tesina un opuscolo con le sole immagini o la raffigurazione del progetto, i colori utilizzati sono stati scelti seguendo una logica stilistica ben precisa, ecc."
Essa inoltre deve sintetizzare, a grandi linee, gli argomenti affrontati in ogni capitolo.
Ad es.: "Nel primo capitolo è stato analizzato..., nel secondo mi sono soffermato…, ecc.
I tempi verbali utilizzabili possono essere il futuro semplice o il passato prossimo.
L’introduzione deve essere scritta sia in italiano che in lingua inglese. Si consiglia di prendere visione di alcuni esempi precedenti di introduzione.
Il testo
Il testo deve essere curato sia nel contenuto che nella forma. La lunghezza del testo è variabile a seconda dell’argomento scelto, tuttavia una tesina che si rispetti deve comprendere almeno una ventina di pagine. Le immagini allegate o i progetti possono essere intervallati dal testo oppure comparire in fondo al capitolo o al testo stesso. Quando in esso si fa una citazione la fonte da cui proviene deve essere riportata in fondo alla pagina. L’impaginazione deve essere formalizzata solo a lavoro ultimato.
Bibliografia e Sitografia
Per sitografia e bibliografia s’intendono rispettivamente l’elenco dei siti web e dei testi cartacei che sono stati consultati durante il lavoro di analisi delle fonti. La sitografia deve riportare il nome dell’autore, titolo del contributo, titolo del sito web e URL della pagina. È buona norma indicare anche la data dell’ultima visualizzazione dei documenti in questione:
Ad es.: http://www.mef.gov.it/doc-finanza-pubblica, ultimo accesso 09/10/2013
La bibliografia si scrive in ordine alfabetico per autore.
Se di uno stesso autore dobbiamo citare più opere, queste vanno messe in ordine di data dalla più vecchia alla più recente.
Se si sta citando un libro, gli elementi più importanti sono il cognome dell’autore, il titolo del libro, luogo e data di pubblicazione, casa editrice.
Se si sta citando un articolo pubblicato in una rivista scientifica, gli elementi più importanti sono il cognome dell’autore, il titolo dell’articolo, il nome, il numero e l’annualità della rivista.
La bibliografia deve riportare il cognome dell’autore del testo, seguito dall’ iniziale del nome, il titolo del testo, la casa editrice, l’anno di pubblicazione.
Dopo la virgola e il punto ci vuole sempre uno spazio.
I titoli dei testi consultati vanno scritti in corsivo come da esempio.
Ad es.: Piva F., Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito, Milano, Franco Angeli, 2008.
Se sono stati consultati più testi di autori diversi bisogna scriverli in ordine alfabetico.
Materiale e formato
La scelta del materiale e del formato con cui realizzare la propria tesina è soggettiva ma dovrebbe essere conforme ed in armonia con l’argomento trattato e di qualità. Per la rilegatura si sconsiglia l’utilizzo della spirale ed è preferibile la rilegatura a caldo.
La presentazione
La tesina, una volta ultimata, dovrà essere accompagnata da una presentazione. Essa è necessaria e funzionale per sostenere un buon esame orale. La scelta della tipologia di programma per la presentazione è irrilevante mentre la metodologia espositiva deve essere coerente con il fine comunicativo.
Progetto allegato
La tesina deve inoltre essere accompagnata da un progetto allegato, che è di fondamentale importanza perché è quella componente del lavoro che contribuisce in maniera più concreta a dimostrare le competenze acquisite nel vostro ambito professionale.
La tesina è un testo argomentativo che deve dimostrare una tesi o idea postulata all’inizio. In essa deve comparire prima l’indice a cui farà seguito un’ introduzione in italiano e poi in lingua inglese, a seguire il testo, la bibliografia e la sitografia e, infine, una breve relazione dell’esperienza di stage maturata durante i tre anni (tipologia di azienda, caratteristiche, mansioni svolte, competenze apprese).
Il primo passo per iniziare la vostra tesina è la scelta di un argomento che presuppone la ricerca, l’analisi e la selezione delle fonti. I passaggi da seguire sono i seguenti: decidere l’ambito di interesse, assegnare un titolo provvisorio, ricerca e selezione del materiale, stesura della scaletta, inizio della composizione scritta.
Le fonti consultabili sono sia cartacee che multimediali. Esse possono essere verificate e discusse insieme al docente di riferimento. Lo studio delle fonti non deve essere un banale e inutile lavoro di copiatura bensì la rielaborazione di un contenuto che si ritiene possa essere utile ai fini del lavoro. E’ necessario salvare sempre il titolo e la pagina della fonte da cui è stata attinta la notizia in modo tale che si possa facilmente risalire ad essa qualora fosse necessario.
Nella tesina devono risultare in successione: la copertina, una pagina bianca, l’ indice, l’introduzione (italiano), l’introduzione (traduzione in inglese), il testo suddiviso in capitoli, bibliografia e sitografia, la relazione dello stage. Sul foglio bianco, in alto a destra, si può scrivere eventualmente una dedica o i ringraziamenti. Sulla copertina deve risultare ben evidente il titolo, il proprio nome e cognome, la sezione di appartenenza, l‘anno ed il nome dell’istituto formativo come da esempio: “La casa sull’albero”, Martina Arnoldi, 3A OLA, 2018-2019, Scuola D’arte Applicata Andrea Fantoni.
L’indice della tesina ha il compito di indicare la pagina a cui corrisponde un certo argomento ed è sempre necessario scriverlo e strutturarlo prima di cominciare il vostro lavoro. Esso, con le dovute modifiche, diventerà nel suo sviluppo la vostra tesina. Il primo argomento che dovrà figurare nell’indice sarà l’introduzione, quindi, si passerà a numerare i capitoli in cui sarà divisa la tesina. Ciascun capitolo dell’indice dovrà essere suddiviso in paragrafi e sottoparagrafi.
Di solito la numerazione parte dal numero del capitolo, (es. C.1, C. 2 ecc.), a cui segue il numero del paragrafo (es. 1.1, 1.2 ecc.) e del sottoparagrafo (1.1.1,1.2.1, ecc.). Quanto più un testo è scalettato in paragrafi, più risulterà di semplice lettura e permetterà di non perdere il filo del discorso. Non sottovalutate la scelta dei titoli dei capitoli e dei paragrafi. Essi devono esprimere chiaramente l’argomento della sezione a cui si riferiscono, sottolineandone la specificità. State attenti ad evitare errori di ortografia nell’indice della tesi e soprattutto a fare in modo che i numeri delle pagine riportate corrispondano esattamente alle pagine nel testo definitivo. L’indicazione della pagina nell’indice deve essere fatta solo al termine della tesina!
Nell’introduzione devono emergere delle informazioni importanti e indispensabili per la comprensione del testo che ne segue. L’ introduzione ha un ruolo di primo piano dal momento che, pur essendo composta solo al termine del lavoro, esso è il primo testo che viene letto! In essa è necessario descrivere lo scopo o l’obiettivo della tesina e le motivazioni per cui è stato scelto quel determinato argomento oltre a dover precisare le scelte grafiche adottate.
Ad es.: "Ho scelto di isolare le immagini dal testo scritto, oppure di associare le immagini al testo, ho scelto di confinare alla fine della tesina un opuscolo con le sole immagini o la raffigurazione del progetto, i colori utilizzati sono stati scelti seguendo una logica stilistica ben precisa, ecc."
Essa inoltre deve sintetizzare, a grandi linee, gli argomenti affrontati in ogni capitolo.
Ad es.: "Nel primo capitolo è stato analizzato..., nel secondo mi sono soffermato…, ecc.
I tempi verbali utilizzabili possono essere il futuro semplice o il passato prossimo.
L’introduzione deve essere scritta sia in italiano che in lingua inglese. Si consiglia di prendere visione di alcuni esempi precedenti di introduzione.
Il testo deve essere curato sia nel contenuto che nella forma. La lunghezza del testo è variabile a seconda dell’argomento scelto, tuttavia una tesina che si rispetti deve comprendere almeno una ventina di pagine. Le immagini allegate o i progetti possono essere intervallati dal testo oppure comparire in fondo al capitolo o al testo stesso. Quando in esso si fa una citazione la fonte da cui proviene deve essere riportata in fondo alla pagina. L’impaginazione deve essere formalizzata solo a lavoro ultimato.
Per sitografia e bibliografia s’intendono rispettivamente l’elenco dei siti web e dei testi cartacei che sono stati consultati durante il lavoro di analisi delle fonti. La sitografia deve riportare il nome dell’autore, titolo del contributo, titolo del sito web e URL della pagina. È buona norma indicare anche la data dell’ultima visualizzazione dei documenti in questione:
Ad es.: http://www.mef.gov.it/doc-finanza-pubblica, ultimo accesso 09/10/2013
La bibliografia si scrive in ordine alfabetico per autore.
Se di uno stesso autore dobbiamo citare più opere, queste vanno messe in ordine di data dalla più vecchia alla più recente.
Se si sta citando un libro, gli elementi più importanti sono il cognome dell’autore, il titolo del libro, luogo e data di pubblicazione, casa editrice.
Se si sta citando un articolo pubblicato in una rivista scientifica, gli elementi più importanti sono il cognome dell’autore, il titolo dell’articolo, il nome, il numero e l’annualità della rivista.
La bibliografia deve riportare il cognome dell’autore del testo, seguito dall’ iniziale del nome, il titolo del testo, la casa editrice, l’anno di pubblicazione.
Dopo la virgola e il punto ci vuole sempre uno spazio.
I titoli dei testi consultati vanno scritti in corsivo come da esempio.
Ad es.: Piva F., Storia di Leda. Da bracciante a dirigente di partito, Milano, Franco Angeli, 2008.
Se sono stati consultati più testi di autori diversi bisogna scriverli in ordine alfabetico.
La scelta del materiale e del formato con cui realizzare la propria tesina è soggettiva ma dovrebbe essere conforme ed in armonia con l’argomento trattato e di qualità. Per la rilegatura si sconsiglia l’utilizzo della spirale ed è preferibile la rilegatura a caldo.
La tesina, una volta ultimata, dovrà essere accompagnata da una presentazione. Essa è necessaria e funzionale per sostenere un buon esame orale. La scelta della tipologia di programma per la presentazione è irrilevante mentre la metodologia espositiva deve essere coerente con il fine comunicativo.
La tesina deve inoltre essere accompagnata da un progetto allegato, che è di fondamentale importanza perché è quella componente del lavoro che contribuisce in maniera più concreta a dimostrare le competenze acquisite nel vostro ambito professionale.