Dopo aver liberato la fantasia grazie all’albo illustrato sull’Infinito di Giacomo Leopardi, i piccoli alunni della ID hanno avviato il laboratorio di lettura e scrittura preparando il loro Taccuino.
Il Taccuino dello scrittore e del lettore è uno strumento fondamentale della cassetta degli attrezzi dello scrittore e del lettore e nella pratica quotidiana del laboratorio.
Oggi, dove la velocità fa da denominatore comune a tutto e dove i ragazzi sono abituati a stimoli che durano pochi secondi, il taccuino permette loro di imparare a soffermarsi e ad osservare il mondo che li circonda in un modo nuovo, guardare ciò che c’è dentro e fuori di noi con occhi diversi.
Il taccuino, se ben guidato nell’uso e allenato nella pratica quotidiana, aiuta i ragazzi a trovare il tempo per la scrittura e a crescere come scrittori, insegna a ricercare, trovare e fissare la bellezza sulla carta ovunque essa si trovi, dentro o fuori di loro, li aiuta a trovare parole nuove e giuste per descriverle.
Diventerà il serbatoio delle idee per la scrittura, gli esercizi di pratica riflessiva, raccoglierà i “semi di idee” per i loro scritti.
I ragazzi, guidati dalla prof.ssa Marilena Ferraro, hanno portato un quaderno piccolo di loro gradimento, scelta libera, e si sono procurati tutti i materiali per decorare (sticker, nastri, glitter, fiocchi e perline etc.) e hanno iniziato a personalizzare il loro mondo creativo.
Gli alunni della ID hanno decorato ognuno il proprio taccuino in libertà.
Attraverso il taccuino i ragazzi imparano a tenere gli occhi aperti e a dare attenzione alle piccole cose che mettono in luce realtà sostanziali: uno sguardo, un gesto, un oggetto, un ricordo.
Nel taccuino del lettore gli alunni inseriranno:
Nel taccuino dello scrittore gli alunni inseriranno:
Il taccuino è uno strumento di cui i ragazzi diventano orgogliosi e gelosi, è uno strumento non più solo per la scuola, come i quaderni, è uno strumento per la loro vita. Uno strumento da scrittore.
Il taccuino ti regala un posto dove vivere come uno scrittore, non solo a scuola ma dovunque tu sia, a qualsiasi ora del giorno” (Ralph Fletcher)