2019-2020-2021

La prospettiva di questo periodo di proposte pastorali per i ragazzi, gli adolescenti e i giovani dei nostri ambienti educativi è segnata dal richiamo “carismatico” al sogno di don Bosco dei “9 anni” (il secondo centenario ricorre nel 2024) e dalle linee tracciate dal Sinodo dei giovani (Christus vivit, Documento finale e Instrumentum laboris). All’interno di questi riferimenti viene proposta una traccia per tre anni che esprima la continuità e lo sviluppo di un’idea, di uno stile. 

Il triennio incomincia chiarendo la nostra posizione nel mondo: “Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare” dice la donna vestita di luce al piccolo Giovannino. Proprio nel bel mezzo di un cortile deve esprimere il meglio di sé e proprio “nel cuore del mondo” sta la missione salesiana (e cristiana). 

Nel secondo anno – anno pastorale 2021- 2022 – saranno ancora le parole di Maria, madre e maestra, ad orientarci: “Renditi umile, forte e robusto”. È un programma di formazione della personalità, che prepara alla missione e chiarisce che tutti noi siamo “amati e chiamati”. 

Infine nel terzo anno pastorale si metterà a tema il metodo educativo salesiano: “Non con le percosse, ma con la mansuetudine e colla carità”. Un programma anche qui di formazione personale e comunitaria che valorizza la presenza attiva in mezzo ai giovani: “Noi ci s(t)iamo!”. Il tracciato di questa progressione è insieme logico e pedagogico. Esso va: - dalla scoperta-consapevolezza del “mondo” in cui siamo e in cui viene seminato e si manifesta il Regno di Dio, della “storia” dove si incarna (e ne diventa il banco di prova) la fede, e che sollecita e orienta a una vocazione - alla cura della propria identità vocazionale soprattutto nella sua dimensione affettiva e “generativa” - all’impegno concreto e incarnato, missionario, di attenzione e cura all’umano e all’umano più bisognoso, e attuato soprattutto attraverso una dimensione che previene. 

ANNO 2020-21 - "Nel cuore del mondo"


La tematica principale dell’anno pastorale è incentrata sul mondo nel quale siamo chiamati a operare. Il logo è composto sia dalla presenza umana, attraverso palazzi e costruzioni, sia dalla natura, madre generosa ma anche feroce e terribile. Nella parte inferiore è rappresentato il sogno dei nove anni con l’illustrazione di colline e di animali feroci senza però farli diventare dominanti nella composizione perché vogliamo che nella sua totalità il logo venga osservato dallo spettatore con uno sguardo positivo, uno sguardo capace di trascendenza. Lega la parte inferiore a quella superiore, dominata dagli edifici, una strada che percorriamo per raggiungere una piccola casetta rossa: è la casa salesiana, luogo nel quale Don Bosco ha iniziato la sua opera e dove, oggi come ieri, avviene l’incontro di tanti giovani che “abitano il carisma". La casetta diviene quindi, essendo l’unico elemento con un colore diverso, anticipazione della tematica del secondo anno della Proposta Pastorale triennale.