Fasi di ricerca

Copia di Campanile Giotto

Fase 1: Compilazione Schede OA (Opere d'Arte) 

Terminato il corso di formazione tenuto dalla dott.ssa Giacometti sulle tecniche di catalogazione secondo le norme e i modelli catalografici ICCD,  vengono distribuite agli studenti le schede OA cartacee per iniziare   la catalogazione dei calchi delle formelle     del Campanile di Giotto 

Fase 2:   Digitalizzazione delle schede OA sulla piattaforma del Catalogo regionale PatER         

Alcuni studenti di 4D, guidati individualmente dal tutor interno prof.ssa Frabbi, si dedicano alla digitalizzazione sulla piattaforma catalogo regionale PatER  delle schede cartacee OA relative ai calchi delle formelle del Campanile di Giotto            

Fase 3:  Ricerca di notizie storico-critiche

Per compilare adeguatamente il campo DA (Dati Analitici) e in particolare il sottocampo NSC, alcuni studenti si dedicano alla ricerca, su siti internet istituzionali e accreditati, di notizie storico-critiche relative alla realizzazione della decorazione scolpita     nel basamento del Campanile della         cattedrale  di Firenze. 

Fase 1: Compilazione Schede OA cartacee

Seguendo le indicazioni della docente tutor interno, prof.ssa Frabbi, continua la compilazione delle schede OA, inserendo i dati tecnici relativi ai calchi delle formelle  del Campanile di Giotto 

Fase 2:   Digitalizzazione  delle schede OA  sulla piattaforma del Catalogo regionale PatER    

Alcune studentesse e  studenti di 4D,      guidati  individualmente dal tutor interno               prof.ssa Frabbi,   si dedicano alla digitalizzazione su piattaforma del catalogo regionale PatER  delle schede cartacee OA relative ai calchi delle formelle                        del Campanile di Giotto            

Fase 3:  Ricerca di notizie storico-critiche 

Per compilare adeguatamente il campo DA (Dati Analitici) e in particolare il sottocampo NSC, alcuni studenti si dedicano alla ricerca, su siti internet istituzionali e accreditati, di notizie storico-critiche relative agli artisti che hanno realizzato la decorazione scolpita nel basamento  del Campanile   della cattedrale  di Firenze. 


Le formelle realizzate 

da Andrea Pisano e Luca della Robbia  

per la decorazione del basamento 

del Campanile di Giotto

Il campanile di Santa Maria del Fiore a Firenze, progettato e iniziato da Giotto nel 1334, è un'imponente torre a base quadrata, al contempo elegante e slanciata, rivestita di marmi bianchi, rossi e verdi, in sintonia con gli intarsi marmorei della Cattedrale. E' un’architettura in stile gotico fiorentino con una ricca decorazione scultorea, che nel basamento è costituita da ventisei formelle esagonali in marmo, scolpite a bassorilievo. La sequenza delle scene raffigurate nelle formelle sviluppa il racconto per immagini del progresso dell’uomo attraverso le Arti e le Scienze: dalle prime attività rispondenti a bisogni naturali (lato ovest), alla raffigurazione dei mestieri che l'uomo ha perfezionato con il lavoro artigianale (lato sud), fino alle attività artistiche (lato est) e intellettuali (lato nord). Il ciclo presenta il tema del lavoro quale creativa espressione dell’uomo libero, che rispecchia il contesto culturale nel quale l'opera è stata ideata: la città di Firenze che fiorisce nel Trecento grazie alle attività imprenditoriali e intellettuali cittadine. L’uomo si realizza nel lavoro, posto a fondamento della cultura sociale e politica fiorentina ma anche di una visione cristiana dell'uomo che, con la propria creatività, si eleva verso una bellezza eterna e quindi verso Dio.

I calchi in gesso di 28 formelle marmoree che decorano il basamento del Campanile di Giotto a Firenze sono state effettuati sul vero nella prima metà del Novecento e sono stati acquistati come materiale didattico per il Regio Istituto per le Arti Professionali, poi Regia Scuola per le Industrie Artistiche di Bologna. 

Negli anni 2014-2016 la serie di calchi è stata sistemata a parete nel salone a piano terra della sede storica del Liceo Artistico Arcangeli (ISART) in via Cartoleria 9 che nel 2016, dopo i lavori di ristrutturazione, viene inaugurata come Centro Studi Didattica delle Arti.

Nella gipsoteca dell'IsArt sono numerosi i calchi tratti da bassorilievi e sculture medievali e rinascimentali, che vennero acquisiti nella prima metà del XX secolo per le attività didattiche dell'ex Istituto Statale d'Arte di Bologna. 

I calchi delle opere dei grandi maestri della storia dell'arte italiana attivi nei secoli XIII, XIV, XV e XVI erano considerati modelli fondamentali per la formazione artistica degli allievi negli Istituti d'Arte, poiché consentivano loro di esercitarsi nella copia dal vero per acquisire abilità nella composizione e nella figurazione plastica.