LORENZO

La Colonna sonora della mia vita

La musica rappresenta un aspetto cardine della mia vita, ogni canzone che ascolto è per me un tesoro.

Ascolto vari generi e ad ogni cassetta corrisponde un momento della mia vita più o meno significativo.

Se provo a ripensare ad un qualsiasi momento del mio vissuto, da che ho memoria fino ad oggi, ogni ricordo che mi balena alla mente è come se avesse una colonna sonora: da quando a cinque anni andavo al mare con mio zio ascoltando i Beach Boys, ripercorrendo le medie e i primi anni di superiori sulle note dei The Clash che mi accompagnano tuttora assieme a tanti altri nel Mix Tape della mia vita.


INADEGUATO

GIARDINI DELLA BIENNALE

Ore 10:45 del mattino, dopo un lungo viaggio in treno e un non meno estenuante viaggio in vaporetto per le placide acque della Serenissima, giungo finalmente alle porte della Biennale. Eccomi lì, davanti ai Giardini, come Dante a ridosso delle porte degli inferi: la candida scritta “BIENNALE” a caratteri cubitali affissa sul padiglione 

principale mi appare come l’epitaffio “lasciate ogni speranza o voi ch’entrate” Mi ripeto in testa un mantra “Stai zitto e osserva”.  

 

ARSENALE

La visita ai Giardini della Biennale è terminata sono circa le 15:00. Con mia grande sorpresa, la maschera di austerità che mi ero creato nel relazionarmi per la prima volta con quel genere di arte così bizzarro e a tratti scabroso, non mi è servita a nulla; dopo poco inizio a decifrare ciò che vedo. Ce l’ho fatta !

Mi calo nella parte. L’iniziale senso di disgusto va scemando. 

Giungo all’Arsenale, luogo che in passato diede i natali alla flotta di Venezia e oggi ospita nel suo ventre le opere più disparate, un ambiente che definirei permeato di Pathos.  


VENEZIA

MI SONO PERSO, assorto nei miei pensieri, vago per l’Arsenale, solo e isolato da tutti, casualmente mi imbatto in un volto conosciuto che mi conforta. Assieme ci addentriamo attraverso nelle sale espositive. 

Sono le 17:40, ci rendiamo conto che è tardi, molto tardi. Il treno parte alle 18:40 e noi siamo a 3 km di distanza dalla stazione ovvero a circa 27 minuti di camminata per le strette vie di Venezia.

In un turbine caotico di luci ci lasciamo inghiottire dalla folla perdendo ogni sorta di riferimento.


Un Tesoro dentro il Tesoro

Visita al museo Archeologico di Ferrara

Martedì 07/02/2023


Cos’è un tesoro ? 

Un tesoro è: nel linguaggio comune un oggetto di valore, ma a questo punto, cosa per noi ha veramente valore ? 

Per un archeologo il vero valore di un reperto non è dato dal mero aspetto materialistico, ciò che apparentemente è un mucchio di cocci senza valore può infatti raccontare un storia che vale di più di qualsiasi gioiello.

Allo stesso modo per me, il vero valore del  Museo Archeologico di Ferrara non è dato tanto da i reperti che contiene ma dalla storia che racconta: un tesoro senza tempo    


7 febbraio 2023 / dalle 10.00 alle 14.00 / classe 4^E - Grafica / Museo Archeologico - Palazzo Costabili detto "di Ludovico il Moro"