CATERINA MASINA

NOTTATA SOLARE

16 Agosto 2022 - CASALBORSETTI

Questa mappa che ho creato narra di un indimenticabile esperienza che ho fatto quest'estate con le persone più importanti e a cui tengo di più: Giulia, Samuele, Valentina e Francesca.

Dopo aver trascorso un'intera giornata passata tra la piscina e la spiaggia, alla sera, dopo aver cenato, ci siamo diretti verso la spiaggia con cassa e telefono e una volta giunti lì ci siamo seduti in cerchio e abbiamo cantato a squarciagola canzoni estive, abbiamo pianto e riso nell'attesa dello spettacolo mattutino.


Nel momento in cui è sorto il sole mi sono sentita come se fosse l’inizio di una nuova fase della mia vita: mi sono sentita una Caterina diversa, forse più fredda e distaccata, ma comunque disponibile ad aiutare il prossimo e a capirlo, come ha sempre fatto, ma in modo diverso. La cosa forse più importante, è che ho finalmente capito che sono pronta ad affrontare gli ostacoli e le persone che la vita mi porrà di fronte.


Questo gruppo di amici si è formato non molto tempo fa e devo dire che ne abbiamo già passate tante tra litigi, discussioni, pianti, moltissime risate, balli di gruppo, partite a racchettoni e soprattutto drammi, storie d’amore finite male e amicizie molto strette nate da un incontro casuale. Nonostante i loro mille difetti devo ammettere che sono delle persone d’oro, che non credo di avere il coraggio di abbandonare o comunque di non rivederli più; forse perché sanno cose della mia vita che in pochi sanno o semplicemente perché mi fanno sentire non giudicata o sempre in difetto.


UNA NOTTE AL MUSEO

7 Febbraio 2023 - FERRARA

Questa mappa parla dell'esperienza al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.

Il 7 febbraio siamo andati a visitare il Museo Archeologico della città, di cui non ne conoscevo l’esistenza. 


Abbiamo visitato il museo in compagnia del Direttore e successivamente abbiamo chiesto una visita straordinaria e soprattutto non programmata: una visita all’archivio in cima all'edificio grande quanto l’intero museo.


La visione dell’archivio è stata stupenda, potrei quasi considerarla LA VISITA. Nel momento in cui sono entrata, una 'ventata di storia' mi ha travolta’: l'ambiente era completamente pieno di scaffali contenenti ceramiche, vasi, anfore, piatti, collezioni e tanto altro; sono rimasta affascinata dalla minuziosità delle decorazioni pur non sapendo il loro significato. Successivamente siamo scesi e andati all’aperto per goderci un po’ di sole e il profumo dei fiori, per ‘‘risolvere’’ il labirinto che si trova al centro del giardino che a parer mio è stupendo, perché amo i fiori in particolar modo se sono colorati.


Da questa esperienza ho acquisito molte informazioni interessanti che hanno arricchito la mia cultura; la visita è stata gradevole e sorprendente .

Mentre risolvevamo il labirinto ho riflettuto su quante testimonianze un museo possa contenere, anche senza reperti perché qui, persino le mura spoglie hanno una storia. E durante questa la giornata mi sono resa anche di un'altra cosa: di quanto la nostra classe sia unita e compatta anche nelle sue diversità.


ESPRESSIVARTE

Esperienza alla 59^ Biennale d'Arte di Venezia

11/11/22
Io e la mia classe siamo partiti alle 8:10 dalla stazione di Ferrara per arrivare alla stazione di Venezia alle 10:00; abbiamo preso il traghetto e siamo finalmente arrivati alla Biennale verso le 11:00.

Nel pomeriggio ci siamo spostati per la visita all'Arsenale e devo dire che era molto bello nonostante le sue destinazioni d'uso passate. Una volta terminata la visita siamo corsi verso la stazione perché stavamo per perdere il treno, ma ce l'abbiamo fatta e alle 20:20 siamo arrivati a Ferrara sani e salvi.


Nel retro della mia mappa ho scelto di inserire l'immagine di una parte dell'installazione "Alloro" esposta al Padiglione Venezia, perché mi ricorda quando da bambina mi svegliavo dopo un incubo: correvo da papà e chiedergli di venire a letto con me, oppure se potevo andare a dormire con lui e la mamma... L’autore in un intervista ha dichiarato di aver realizzato l’opera a partire dal desiderio di voler raccontare l’emotività tridimensionale, ossia di creare uno spazio che è introspezione e psicologia.


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Racconta la curatrice Giovanna Zabotti: «Metamorfosi in tutte le accezioni del suo significato: nel suo senso di trasformazione di un essere in un altro di natura diversa e come elemento tipico di racconti mitologici, religiosi, magici. La novità di questo Padiglione sta nel fatto che il visitatore non vedrà le opere d’arte ma le vivrà: si muoverà al suo interno ad un ritmo preciso scandito da una musica, che lo porterà inizialmente ad indagare il proprio io, per poi vivere una sorta di percorso emozionale in tre dimensioni, fino ad assaporare lo sguardo dei giovani artisti verso il futuro».