scuola

la giornata della memoria della 4a leopardi

della Redazione

Pubblichiamo questo splendido filmato realizzato dalla classe 4A della scuola Primaria "G. Leopardi" in occasione della Giornata della Memoria, 27 gennaio 2021. Buona visione!

la scuola media RACCONTA IL 27 GENNAIO

di Antonio

Da poco è passato il 27 gennaio, la Giornata della Memoria, ricorrenza importantissima per l’umanità e per non scordare tutti coloro che sono stati privati della dignità umana, ma soprattutto della vita.

Abbiamo inviato delle e-mail ai professori della scuola media, chiedendo loro come hanno fatto vivere questa importante ricorrenza ai loro alunni. Per primissima cosa ci tenevamo a ringraziare tutti gli insegnanti che hanno risposto alla richiesta, per avere dedicato il loro tempo e per i messaggi gentilissimi. Ne abbiamo scelte alcune, per dare un’idea delle tante e varie attività che vengono proposte.

“Alla terza ora del giorno 27 gennaio ho suonato con il violino nell'atrio della scuola media, con gli alunni dentro le aule ma con le porte aperte in modo da ascoltare la musica. I brani che ho scelto sono stati: il Kaddish di Maurice Ravel, un estratto da Schindler List, musiche di J. Williams e Gam gam. Inoltre so che si sono aperti dibattiti e svolto dei temi. Io stesso ho mostrato un documentario su Terezin” (prof. A. Moro)

“In occasione della Giornata di Memoria la nostra classe ha riflettuto insieme sull’importanza e sul dovere di ricordare quanto è accaduto non molti decenni fa in Europa, durante le persecuzioni razziali. In classe, la prof.ssa Mancin ci ha fatto ascoltare degli audio che riproducevano la voce di un ragazzino, un ragazzino forse come me, che raccontava di essere stato deportato in un campo di concentramento, lager in tedesco, assieme alla sua famiglia. Dopo aver partecipato alla lezione sulla Giornata della Memoria, ho scritto una riflessione che racconta quello che è successo dal mio punto di vista. Eccola. Tutto è cominciato, credo, nel 1938…i bambini ebrei andavano a scuola, giocavano e ogni sabato per loro era festa. Che bello! Un sabato, però, i tedeschi decisero di portarli via, lontano, e così li misero in un treno ammucchiati come animali: anziani bambini donne e uomini, senza distinzione alcuna, senza acqua, senza cibo. Ma vi sembra un uomo colui che agisce così nei confronti di un altro uomo? Vi sembra gentile? A me non sembra proprio. Gli ebrei avevano una vita, una famiglia, degli affetti e noi gli abbiamo tolto tutto. Vi sembra giusto? Riflettete su quello che è stato, perché non dovrà mai più accadere. Ascoltiamo e rispettiamo il nostro prossimo, cerchiamo di essere gentili con gli altri, perché solo così possiamo creare e credere in un modo migliore.” (Rayan)

“Alla quarta ora il prof. Antonio Muto insieme al prof. Francesco Zagolin nella classe nostra whanno tenuto una lezione raccontandoci la vita durante i regimi nazista e fascista e come venne pianificato a tavolino il terribile progetto di annientamento di milioni di persone, attraverso i campi di concentramento e di sterminio e in particolar modo come funzionavano le orribili camere a gas e i forni crematori. Già avevamo iniziato il 26 gennaio, durante l'ora di educazione civica, ascoltando le parole dello storico Alessandro Barbero su questo tema. Al termine della spiegazione abbiamo visto un video della senatrice Liliana Segre, che raccontava che cosa ha vissuto e provato mentre era prigioniera ad Auschwitz. Infine i prof ci hanno invitato a scrivere “27/01/2021 per non dimenticare” su dei tovagliolini azzurri, simbolo del cielo che molti bimbi, prima di andare a morire, hanno guardato per l'ultima volta, e abbiamo consumato un pezzo di pane nero a testa (rispettando le regole anticovid), immagine della vita, in ricordo di tutti coloro che sono morti di stenti, fame e fatiche. Conoscere e ricordare è fondamentale per capire chi siamo”. (Andrea, Alessio, Enrico, Nicolò e Luca).

“Quest'anno abbiamo voluto celebrare la Giornata della Memoria partendo dal termine Shoah, che in ebraico significa "annientamento" e fa riferimento al progetto di sterminio di milioni di individui da parte del nazismo. Già all'ingresso dei lager, e molto prima di morire, le persone venivano private di TUTTO, la loro umanità veniva completamente annientata. Data questa premessa, abbiamo affrontato la figura di Primo Levi. Non è soltanto l'autore del memoriale di Auschwitz "Se questo è un uomo", ma è anche un grande scrittore italiano, un chimico, un partigiano, un amante della montagna. In venti giorni, durante l'ora di antologia, abbiamo letto, analizzato e discusso una serie di brani tratti dai suoi libri e abbiamo conosciuto quell'uomo negato da Auschwitz. La memoria non è soltanto un dovere di cittadini, ma è il segno distintivo della nostra umanità. Come scrive Primo Levi: "Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.” (prof.ssa A. Lotto)


“Per la giornata della memoria, abbiamo spiegato il contesto storico che ha portato alla Shoah, vedendo brevi filmati e analizzando fonti storiche. Successivamente abbiamo presentato e commentato con la Lim il tour virtuale del campo di concentramento di Auschwitz. È stato molto emozionante e commovente.” (prof.ssa R. Pasqualin)


Durante l'ora di francese abbiamo guardato un video, un'intervista di Francine Christophe, poetessa e scrittrice francese, classe 1933, è una sopravvissuta della Shoah. Gli studenti dovevano risponde ad un quiz e poi in seguito ho messo a disposizione in Classroom del materiale di presentazione sul lessico attinente la ricorrenza con delle domande al riguardo.” (Prof.ssa. Ioana Opris)


“Il 27 gennaio abbiamo proposto la lettura di un articolo dell'UMI (Unione Matematica Italiana) del 2018: "Un errore, o meglio un orrore di 80 anni fa" (Bini e Ciliberto, 2018). Nell’articolo si denuncia l'accettazione passiva, anzi, l'approvazione delle leggi razziali da parte della commissione scientifica dell'Unione matematica italiana e il conseguente licenziamento dei docenti ebrei.” (prof.ssa M. Cazzin)

Grazie mille a tutti i professori e gli alunni per come hanno trattato questo importantissimo tema che, per quanto se ne parli, non potrà mai rendere l’idea della crudeltà e della cattiveria umana delle leggi razziali e all’interno dei campi di sterminio.

Il lavoro svolto dai professori è essenziale poiché in un futuro tale disumanità possa non accadere più, perché gli uomini non sono bestie ma persone.

CHI HA FONDATO IL GIORNALE SCOLASTICO?

di Emanuele e Alessia

Tra i vari messaggi che ci sono arrivati abbiamo ricevuto una richiesta: intervistare la Redazione della prima edizione del Giornale scolastico, che risale all’anno scolastico 2017-2018. Abbiamo allora contattato i due caporedattori, Andrea Massignan e Giulia Lazzari. Ecco quello che ci hanno raccontato.

Qual è stato il tuo pensiero alla prima uscita del giornale scolastico?

Giulia: Ero un po' agitata, ma anche molto curiosa e interessata di vedere la reazione degli studenti e volevo scoprire se sarebbe piaciuto a tutti, perché ci eravamo impegnati molto per ottenere quel risultato, dietro ad un articolo, c’è un grande lavoro e impegno da parte di tutti.

Andrea: Devo dire di essere rimasto molto colpito dal cambiamento di Punto Scuola rispetto alla nostra prima edizione del 2017. È stato un po' come rincontrare un vecchio amico a distanza di tempo e averlo trovato cresciuto e più maturo. Il giornale scolastico con la sua interfaccia digitale si presenta ora in una veste più moderna ed efficace e, cosa da non trascurare, si è rivelato capace di adattarsi, nella forma e nei contenuti, alle esigenze di questo momento così singolare e critico. La necessità di rendere digitale il giornalino a causa della pandemia ha, a mio parere, permesso di migliorarne la qualità e ampliarne la divulgazione.

Qual è stata la differenza più nota dal primo giornale scolastico a quello di adesso?

Giulia: Credo che quest'anno sia diverso, molto innovato. Essendo digitale è anche più semplice modificarlo o caricare video, cosa che prima non si poteva fare. Penso sia un punto fondamentale ad oggi.

Andrea: La differenza sta nel fatto che adesso il giornale è online e questa versione offre la possibilità di esprimersi in modo totalmente diverso: l’impaginazione e la grafica rendono Punto Scuola più accattivante, l’uso dei video incuriosisce il lettore e dà completezza e vivacità all’articolo, la sezione contatti permette di interagire con i lettori in maniera semplice, veloce e diretta. In sintesi direi che se i miei ex compagni ed io abbiamo avuto il piccolo merito di avere aperto la strada voi avete il grande merito di avere reso il giornale ancora più completo e gratificante da leggere.

Ci sono aspetti che cambieresti nel giornale attuale? Come si potrebbe migliorare?

Giulia: Mi piace molto, soprattutto la suddivisione degli articoli dell'ultimo numero. Forse, essendo digitale, aggiungerei più foto negli articoli e soprattutto nella pagina iniziale. Per il resto è perfetto; mi piace che attragga molto il lettore e che sia attento ai messaggi che vuole far passare in tutte le sue sezioni. Penso che sin dalla nascita di questo giornale sia stato così ed è un'importante caratteristica che vedo continuare e migliorare sempre di più.

Andrea: Risulta difficile dare dei consigli perché gli argomenti trattati sono davvero vari e interessanti, ce n’è davvero per tutti i gusti. Ho notato che l’introduzione dell’indice degli articoli rende la fruizione del giornale ancora più chiara; molto belle sono anche l’idea del concorso a premi per creare il logo di Punto Scuola coinvolgendo l’intero Istituto Comprensivo e la rubrica Good News che “ai nostri tempi” non c’era. Personalmente reintrodurrei lo spazio dedicato ai consigli per la lettura e la visione di film e serie TV.

Qual è il messaggio che vorresti lasciare alla redazione?

Giulia: Dico a tutti di credere in voi stessi e di continuare a seguire i vostri sogni, le vostre passioni e le vostre idee. Mi raccomando, leggete il giornale e date il vostro commento!

Andrea: Alla redazione consiglio di non sottovalutare l’importanza di questa esperienza. A volte può risultare un po' impegnativo portare avanti questo progetto (specie per i caporedattori) perché è un compito che si va a sommare agli altri carichi scolastici, ma la soddisfazione che ne deriva è davvero tanta (gli apprezzamenti da parte di: “Il Gazzettino” non sono cosa da poco!). È fondamentale cercare di svolgere al meglio il proprio ruolo all’interno della redazione, ognuno in base alle proprie capacità e attitudini. Rispettare i tempi di stesura degli articoli e le date di uscita del giornale richiede molta responsabilità e rispetto per il lavoro degli altri redattori coinvolti, ma questo impegno diventa occasione di crescita personale. Infine, ma non meno importante, il giornale scolastico rappresenta davvero una “palestra di scrittura” che si rivelerà utilissima alle superiori. Vale la pena scervellarsi per trovare nuovi argomenti da trattare, titoli attraenti e idee innovative da sottoporre ai lettori; quando alle superiori vi chiederanno di scrivere un tema in stile giornalistico penserete: “Che fortuna, io questa cosa la so già fare molto bene.”


Vogliamo ringraziare con tutto il cuore Andrea e Giulia, le loro risposte ci spingeranno a fare meglio e i consigli ci aiuteranno a credere nelle nostre capacità di giornalisti. Speriamo che questo ritorno al passato possa essere stato d'aiuto anche a voi per capire come il nostro giornale cambi ogni anno e capire che ha sempre avuto un grande successo.

Lasciate sui CONTATTI il vostro commento, se siete d'accordo con quello che hanno detto Andrea o Giulia ed esprimere il vostro giudizio. Grazie per l’attenzione e alla prossima!

La classe 3B (a.s. 2017-2018), prima Redazione di Punto Scuola, a Palazzo Labia (Venezia).

l'associazione "lupia solidale" alle medie

La "casetta" di alimenti e prodotti per "Lupia solidale"

di Emanuele

Da quest'anno nella scuola italiana è tornata una materia: Educazione civica. Proprio per questo motivo, sabato 30 Gennaio 2021 gli alunni delle classi terze della Scuola secondaria “A.M. Dogliotti” hanno partecipato ad una videoconferenza con “Lupia solidale”, un’associazione di Campagna Lupia che aiuta coloro che vivono nel territorio comunale. Erano presenti il presidente Massimo Natin, il segretario Emanuele Fincato e la volontaria Celina Ragazzo: hanno parlato di questa associazione che, grazie alla volontà delle persone, aiuta altre persone in difficoltà.

“Lupia Solidale” è un’organizzazione di volontariato nata nel 2008, perché si sentiva il bisogno di aiutare gli altri. Queste azioni di volontariato sono iniziate da un piccolo gruppo di persone che, andando in giro per Campagna Lupia, aiutava anziani, ammalati e altri bisognosi. L’associazione collabora con i Servizi alla persona del Comune di Campagna Lupia, la Caritas diocesana e altre realtà per rendere più raggiungere più persone possibili.

Anche noi ragazzi siamo chiamati a fare volontariato, ad aiutare chi è in difficoltà. Lo possiamo fare partecipando alla raccolta di alimenti promossa nei supermercati, che avviene due volte l’anno.

Tutti insieme, con piccole cose, possiamo fare molto, anche qui a scuola. Infatti nell’atrio della scuola possiamo trovare una “casetta”, realizzata dal prof. F. Zagolin, dove ogni alunno può portare dei prodotti alimentari o per l’igiene. Questi prodotti ogni 19 del mese verranno poi consegnati a “Lupia Solidale” che si occuperà di distribuirli. Alcune classi hanno già dato il loro contributo nei mesi scorsi portando pasta, olio, tonno e altri alimenti a lunga conservazione.

“Lupia Solidale” ha elencato una lista di prodotti che possiamo donare:

  • Prodotti alimentari:

    • Pomodori

    • Legumi in scatola

    • Latte a lunga conservazione

    • Zucchero

    • Farina

    • Tonno

    • Carne in scatola

    • Olio

    • Biscotti

    • Marmellata

    • Lievito (non da frigo, lunga conservazione)

  • Prodotti Igienici:

    • Sapone

    • Bagno Schiuma

    • Shampoo

    • Disinfettante

Concludendo, voglio ancora ringraziare Massimo, Emanuele e Celina per il tempo che hanno speso per renderci noto che il bene agli altri si fa anche nelle piccole cose: grazie! Invito tutti gli alunni a donare prodotti mettendoli nella “casetta”: ricordo infatti che non è bene essere egoisti, “C’è più gioia nel dare che nel ricevere”.

gli alunni di terza e la scelta della vita

di Mariavittoria e Aslam

Scegliere la scuola superiore è una delle scelte più complicate da affrontare all’età di 13 anni. A causa del covid-19, i ragazzi delle classi terze non hanno avuto la possibilità di visitare gli istituti, ma malgrado questo inconveniente sono riusciti ugualmente a decidere consapevolmente.

Quali sono state le scelte degli alunni dell’Istituto di Campagna Lupia? Scopriamolo insieme.

Il podio vede al primo posto della classifica gli istituti tecnici con un totale di 39,7%. Tra questi in terza posizione si classificano l’indirizzo Meccanica, meccatronica ed energia e Costruzioni, ambiente e territorio con 4,8% a pari merito; in seconda posizione con il 6,5% delle scelte l'indirizzo Informatica e telecomunicazioni; il primo e più scelto è l’Istituto tecnico turistico.

Il podio vede in seconda posizione i licei con un totale di 38,1%. Quale sarà stato il liceo più votato, secondo voi? Con un totale di 6,5% delle scelte, si classifica al terzo posto, il liceo linguistico; in seconda posizione con l’8,1% sil liceo scientifico-opzione scienze applicate; infine, in prima posizione - rullo di tamburi - con l’11,3% il liceo artistico.

Infine il podio vede al terzo posto gli istituti professionali con 12,7% di scelte. Si trova al secondo posto con 3,2% delle scelte il professionale socio-sanitario e al primo posto con 6,5% l’enogastronomia e ospitalità alberghiera.

All’ultimo posto, ma non per importanza, la formazione professionale con il 9,5%. Al secondo posto a pari merito, con l’1,6% si trovano l’operatore alla riparazione dei veicoli a motore, l'operatore della ristorazione e l’operatore grafico; al primo posto troviamo l'operatore del benessere.

Voi cosa ne pensate? Quale scuola vi incuriosisce di più? Fatelo sapere nei CONTATTI.

Grafico. Qual è stata la scelta della scuola superiore?

Grafico. Quale indirizzo è stato preferito?

bando di concorso

"un logo per il giornale scolastico"


Vuoi partecipare a un concorso per creare il logo del Giornale scolastico? Se la risposta è sì, allora presta attenzione.

Indicazione generali. Dovrai creare un logo lasciandoti ispirare da questo tema: "la parola è l’arma più potente che si possa usare per cambiare il mondo". Il disegno deve essere realizzato su un foglio A4 e la tecnica è libera. La giuria che sceglierà i vincitori è composta da tre componenti della Redazione (Riccardo, Edel, Pierluigi) e tre insegnanti di arte e materie affini (prof.ssa A. Tore, prof.ssa E. Bortolami, prof. A. Muto).

Chi può partecipare. Possono partecipare tutti gli alunni dell’Istituto comprensivo “Aldo Moro” di Campagna Lupia (VE).

Premi. Il primo classificato vedrà pubblicato il suo logo sulla Homepage di "Punto Scuola"; una riproduzione del logo sarà appesa nel suo plesso e una all’ingresso della scuola “A.M. Dogliotti”. I primi tre classificati riceveranno un delizioso premio a sorpresa.

Scadenza. Per partecipare al concorso bisogna consegnare il logo al proprio coordinatore di classe entro il 1° marzo 2021.

I nomi dei primi tre classificati saranno pubblicati sul giornale scolastico il 1° aprile 2021 (non è uno scherzo!).