Siragusa Mattia, Scaduto Giulia, Tarantino Antonio
I legami con le diverse specie
Quest'immagine rappresenta cane e gatto insieme, con all'interno parole in diverse lingue che valorizzano l'importanza dell'amicizia e del legame tra uomo e animale.
Pet therapy
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che durante le sedute di pet therapy nelle persone diasbili si riduce l'ansia, si abbassa la pressione sanguigna, la glicemia e il battito cardiaco e, successivamente, aumentano i livelli di cortisolo ed endorfine, ormoni del benessere.
Aumenta il senso di responsabilità nella persona diasbile: in particolare se il bambino viene coinvolto nella cura dell'animale stesso. Aiuta a sviluppare la comunicazione verbale e non verbale perché l'animale obbliga a farsi capire e a comunicare sia attraverso la voce sia attraverso i gesti.
STORIA DEGLI ANIMALI
Cavalli, cani e piccioni, si sono rivelati determinanti per sconfiggere il nemico e sono stati impiegati nelle battaglie soprattutto nella prima e nella seconda guerra mondiale. Altre specie più insolite, come delfini, api, ratti e squali, sono stati protagonisti nelle operazioni belliche più recenti.
C’erano alcuni animali sacri che venivano venerati in quanto manifestazioni degli dèi in terra. Gli egizi credevano che le divinità potessero trasferire la propria “essenza” nel corpo di un animale accuratamente scelto, che i sacerdoti del dio identificavano a partire da qualche segno o macchia particolare sulla pelle. Nel corso della sua vita terrena l’animale sacro veniva adorato e accudito come fosse il dio stesso; una volta morto, veniva imbalsamato e sepolto solennemente in una catacomba, mentre lo spirito divino si trasferiva in un altro esemplare. Il più antico di questi culti era quello del toro Api, sacro a Ptah, il dio creatore di Menfi , che alla sua morte veniva sepolto nel Serapeo, la necropoli dedicata ad Api a Saqqara. Altre divinità toro erano venerate a Eliopoli ed Ermonti. I montoni, sacri a Khnum, dio del potere, della creazione e delle inondazioni, venivano sepolti a Elefantina. Bubasti, invece, ospitava il culto di un gatto dedicato alla dea Bastet.