Scuola. Inutile fretta sulla didattica a distanza. Serve stabilire modalità organizzative e riconoscere il lavoro svolto dal personale.

Data pubblicazione: Oct 15, 2020 8:55:4 AM

Si è svolto martedì 6 settembre l’incontro sulle problematiche della DDI richiesto dalle organizzazioni sindacali al Dipartimento Istruzione.La FLC CGIL ha voluto sottolineare che da mesi insiste sulla necessità di aprire un confronto su come organizzare l'attività didattica nei casi di quarantena e in modo differenziato per i diversi ordine e gradi di scuola, ma tutti gli appelli sono caduti nel vuoto. Sarebbe stato necessario prepararsi per tempo a questa evenienza per consentire agli istituti di dotarsi agevolmente e non in emergenza di tutti gli strumenti utili ad affrontare in modo adeguato la situazione. La Provincia si è limitata, invece, a definire il monte ore minimo di DDI per i vari livelli di scuola, scaricando sui dirigenti scolastici e sui collegi le modalità organizzative per farlo e chiede solo ora alle organizzazioni sindacali di partecipare per risolvere la questione contrattuale.

Così, però, non può funzionare. Ci sarebbe stato tutto il tempo, nei mesi scorsi, per ragionare sul progetto di istituto, sui piani di studio e sui regolamenti; quindi anche sulle ricadute sulla prestazione di lavoro che non può essere oggetto di linee guida ministeriali o provinciali, ma che è materia di negoziazione sindacale. E’ fondamentale che almeno l’impegno di tutto il personale scolastico sia supportato e valorizzato. Serve che la Provincia utilizzi le risorse stanziate per la ripartenza anche per riconoscere lo straordinario impegno del personale.

Questi i punti che si è chiesto alla Provincia di chiarire:

  • quando la DDI è una misura obbligatoria?

La risposta dell’amministrazione è stata che per l’anno scolastico 2020-2021 la DDI viene attivata, secondo criteri e modalità deliberati dal Collegio docenti, cioè, per tutti gli ordini e gradi di scuola, nel caso di contenimento del contagio o di lockdown. La Provincia ha sottolineato che non ritiene ipotizzabile di utilizzare la DDI in modo strutturale e per il futuro perché la vera didattica è quella in presenza e a questa si vuole tornare appena superato il periodo di emergenza ma, per il breve termine, non è possibile che rispondere in questo modo per garantire il diritto allo studio dei ragazzi.

  • Come fa la scuola a stabilire i casi di “contenimento del contagio”?

Deve essere attivata la DDI per lo studente che rimane in attesa dell’esito del tampone? C’è un numero minimo di giorni di assenza dello studente per attivare la DDI? Si attiva la DDI per il singolo studente in quarantena, unico caso all’interno della classe?

La Provincia ha risposto che per il singolo non si attiva e la possibilità, anche per la classe, deve prendere a riferimento il periodo medio- lungo dell’assenza. In realtà non c’è un riferimento preciso per definire i casi in cui serve attivare la DDI per contenere il contagio ed è il collegio docenti che valuta e definisce i criteri per attivare la DDI.

La FLC CGIL ha evidenziato, tra l’altro, che nessuno a scuola è un esperto epidemiologo. Occorre mettere a disposizione delle scuole un presidio medico dedicato, in modo da avere risposte e interventi rapidi e competenti rispetto ai casi che quotidianamente il personale scolastico deve affrontare e sulla base di queste risposte comprendere anche che strada seguire sul piano didattico.

    • Il riconoscimento del lavoro aggiuntivo determinato dalla DDI deve essere garantito all’interno del contratto collettivo di lavoro. Occorre prevedere forme di riconoscimento eque tra i docenti dei vari ordini e gradi di scuola.

La Provincia ha condiviso che lo svolgimento delle attività relative alla DDI avviene all’interno del contratto collettivo di lavoro, come ore eccedenti l’insegnamento, potenziamento formativo, recupero orario, FUIS. Per quanto riguarda le risorse del FUIS, resteranno molte risorse a disposizione delle scuole perché non si effettueranno viaggi di istruzione, uscite e molti progetti quest’anno non potranno essere svolti.

    • Le riprese video delle lezioni rientrano tra le modalità della DDI? Quali garanzie per la tutela della privacy di persone e dati e rispetto alla videosorveglianza dei lavoratori?

La Provincia ha risposto che è il collegio che delibera sulle modalità e questa è una possibilità tra le tante. Se è questa la scelta, è sempre il collegio che deve ' riflettere' sui problemi prima di mettere in atto le soluzioni adeguate: modifiche del regolamento di istituto, informazioni alle famiglie, tutela dei lavoratori rispetto alla videosorveglianza. Secondo l’amministrazione il dirigente scolastico è ben consapevole delle responsabilità che questa scelta comporta e quindi se presenta la proposta le garanzie sono già state previste.

    • E’ stata fatta una ricognizione dei fabbisogni per quanto riguarda la strumentazione tecnologica di famiglie, docenti e scuole? In particolare per i docenti, si ricorda che non c’è possibilità di usufruire della card 500 euro, quindi tutti i costi sono a carico del personale.

La Provincia ha risposto che, per adesso, i docenti possono collegarsi da scuola. Per quanto riguarda le scuole c’è l’impegno a sostenere la rapida attuazione delle misure previste nell'ambito del Piano Banda Ultra Larga. Per le famiglie è a disposizione il comodato d’uso. L’amministrazione ha raccomandato di segnalare al Dipartimento i casi delle scuole che non hanno adeguata strumentazione.

L’incontro si è concluso con l’impegno di aggiornarsi al prossimo martedì.

A completamento dell’informazione, per contribuire e dare supporto al dibattito che anima i Collegi Docenti di questi giorni, qui di seguito vi riportiamo i principali riferimenti normativi della DDI, provinciali e nazionali.

Decreto legge 8 aprile 2020 n. 22 convertito con modificazioni con legge 6 giugno 2020 n. 41 all’art. 2 c. 3: “In corrispondenza della sospensione delle attività didattiche in presenza a seguito dell'emergenza epidemiologica, il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione. Le prestazioni lavorative e gli adempimenti connessi dei dirigenti scolastici nonché del personale scolastico, come determinati dal quadro contrattuale e normativo vigente, possono svolgersi nelle modalità del lavoro agile anche attraverso apparecchiature informatiche e collegamenti telefonici e telematici, per contenere ogni diffusione del contagio.”

Decreto del Ministro dell’Istruzione 26 giugno 2020 n. 39: “Pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021” quadro di riferimento per la progettazione delle attività scolastiche nel mese di settembre 2020, obbligo per le scuole di ogni ordine e grado debbano dotarsi di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata.

Deliberazione della Giunta provinciale n. 1030 del 22 luglio 2020, avente ad oggetto “Piano operativo dell'istruzione - anno scolastico 2020/2021": linee guida per la didattica digitale integrata saranno diramate a tutte le istituzioni scolastiche del sistema educativo provinciale, quale indirizzo a cui attenersi nella programmazione educativa dei distinti ordini e gradi di istruzione.

Decreto Ministeriale n. 89 del 7 agosto 2020: linee di indirizzo per la progettazione e l’organizzazione delle attività di didattica digitale integrata (DDI).

Deliberazione n. 1298 del 28 agosto 2020 “ Linee di indirizzo per la didattica digitale integrata nelle istituzioni scolastiche e formative del Trentino in situazione di massima emergenza."