SANIFONDS: fondo sanitario integrativo territoriale

Data pubblicazione: Jan 07, 2016 6:34:33 PM

Con riferimento alla polemica di questi giorni, alimentata da alcune organizzazioni sindacali e da quotidiani locali, di sicuro, l'unica cosa che non si dovrebbe fare in questo momento ( fase di avvio )è comunicare la non adesione a SANIFONDS: l'adesione è automatica e la revoca al fondo si potrà fare in qualsiasi momento. Per cui calma e non pregiudichiamo un percorso nato nel 2012 solo perché qualcuno fa di tutto per far naufragare il progetto. Vediamo come funziona, poi ognuno deciderà se restare nel fondo o revocare la propria adesione, Inoltre la contribuzione è interamente a carico del datore di lavoro ma la quota di chi non aderisce finirà molto probabilmente tra le economie di gestione della PAT.

La polemica istruita in questi giorni vorrebbe anche un fondo poco conveniente ma anche qui, non essendo un fondo assicurativo ma con finalità mutaulistiche sarebbe impossibile farlo partire con previsioni di rimborsi milionari a fronte di una quota d'iscrizione di 128€, dei quali un 30% destinati alla non autosufficenza, un 10% destinato alla quota obbligatoria che ogni fondo deve versare all'INPS ed un 8% -massimo- destinato alle spese di funzionamento. Se non si vuole partire con con l'intenzione di fallire, serve prudenza. In base ai costi il CDA provvederà successivamente a fare tutti gli adeguamenti necessari.

Il Fondo Sanifonds nasce con atto notarile nell'agosto del 2013 ed è un fondo sanitario integrativo- non sostitutivo e nemmeno lontanamente con finalità sostitutive dl servizio sanitario pubblico- aperto ai lavoratori di tutte le categorie merceologiche presenti sul territorio trentino.

A differenza di altri fondi sanitari integrativi contrattuali non è gestito da un'assicurazione privata ma in forma associativa tramite, soprattutto in questa prima fase di avvio, da un CDA, che presta la propria attività gratuitamente; composto da rappresentanti dei lavoratori e rappresentanti dei datori di lavoro.

Attualmente non c'è ancora né un direttore, né personale impiegato e questo a causa di ritardi generati, in particolare, dal ripensamento della Regione che avrebbe dovuto fornire supporto amministrativo.

Il fondo si qualifica anche per una scelta ben precisa e cioè quella di destinare buona parte delle risorse a copertura di non autosufficienza e malattie gravi, destinando quote minori ad assistenza odontoiatrica e altre prestazioni che chiunque può trovare sul nomenclatore pubblicato sul sito dell'APRAN ( www.apran.it ), oltre che al link sottostante. In ogni caso questo nomenclatore potrà essere adeguato dal CDA, su input degli aderenti, qualora si rendesse necessario.

Trento 7 gennaio 2016