Riflessioni sull' "Altalena"

Data pubblicazione: Dec 29, 2018 8:9:9 PM

In attesa di incontrare il nuovo assessore all'istruzione Mirko Bisesti, che ha annunciato ai sindacati provinciali del personale della scuola la volontà di fare conoscenza all'inizio di dicembre senza poi mantenere l'impegno, ritengo urgente intervenire sulla questione della canzone "L'altalena". Accoglienza e integrazione costituiscono il modello di scuola in Trentino, oltre che essere il fondamento su cui è stato costruito il nostro Sistema educativo nazionale di istruzione e formazione. Si tratta di principi che garantiscono il diritto all’istruzione di tutti i soggetti, minori e adulti, che, italiani o meno, soggiornino nel nostro Paese. Le istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, così come definita nella Costituzione, hanno il dovere di perseguire questi obiettivi. I progetti di istituto hanno come principi ispiratori l'uguaglianza, l'accoglienza, l'integrazione, la libertà di insegnamento. Strumenti e metodologie didattiche sono i docenti a sceglierli perché la libertà di insegnamento, finalizzata al diritto di apprendimento degli studenti, è una tutela sancita dalla nostra Carta fondamentale. Gli insegnanti adottano tutte le tecniche didattiche che conducono progressivamente a questo fine, nella consapevolezza che gli aspetti emotivo-affettivi e relazionali costituiscono la condizione prima per un apprendimento efficace. Il patrimonio che abbiamo accumulato nel corso di questi decenni ci permetterà di affrontare con modalità nuove, anche attraverso una canzone, una domanda di cultura, educazione e integrazione che va sempre più crescendo. Se è questo l'approfondimento di cui ha bisogno l'assessore, la FLC CGIL è pronta ad offrirglielo.