Incontro col Presidente Rossi

Data pubblicazione: Jan 18, 2017 7:45:10 PM

Si è da poco concluso l'incontro tra Ugo Rossi -Presidente della Provincia Autonoma, nonché Assessore all'Istruzione- e le organizzazioni sindacali rappresentative del mondo della scuola: FLC CGIL, CISL SCUOLA, UIL SCUOLA, FGU GILDA.

All'incontro erano anche presenti il dott. Bolego (presidente dell'Apran), e tutta la dirigenza del

dipartimento della conoscenza.

Tema del tavolo di lavoro il contratto dei docenti della scuola a carattere statale, un contratto che come ben sappiamo è clamorosamente fermo da anni. Apre la seduta l'Assessore all'Istruzione, il quale manifesta agli interlocutori del mondo sindacale un'esplicita volontà a cooperare sinergicamente alla redazione di un nuovo contratto. La dimostrazione di tale disponibilità all'ascolto è già tutta nella Legge di Stabilità, che -come precisa il Presidente- ha inteso congelare l'attuazione degli àmbiti territoriali al fine precipuo di recepire un confronto più ravvicinato con chi il mondo della scuola lo vive quotidianamente. L'auspicio del Presidente è quello di trovare una mediazione tra le esigenze dell'Amministrazione e quelle del personale.

A questo punto, Ugo Rossi entra nel vivo del suo intervento, affrontando il tema del precariato, un tema storicamente caro alla FLC CGIL come dimostrato da tutte le nostre battaglie in merito, da anni a questa parte. In base alla norma di attuazione presentata all'ex ministro Giannini -sostiene il Presidente- si stavano cercando soluzioni di stabilizzazione volte a valorizzare i vincitori di concorso senza ignorare tuttavia le aspettative dei docenti inseriti nelle graduatorie trentine sul modello bolzanino.

Essendo caduto il governo, la trattativa ha subito una battuta d'arresto. Si aprirà un nuovo tavolo di lavoro con il nuovo ministro, anche al fine di ampliare i margini di autonomia in tema di reclutamento e stabilizzazioni, possibilmentre entro tempi ragionevolmente brevi, considerata la limitata speranza di vita dell'attuale esecutivo nazionale.

Il secondo macrotema affrontato da Rossi è di natura squisitamente contrattuale, un tema da gestire prioritariamente in filigrana con il panorama nazionale. Da parte della provincia, tuttavia, non ci sarebbe preclusione alcuna a trovare modalità di riconoscimento anche economico che siano diverse da quelle previste dalla legge nazionale: e questo al fine di valorizzare il personale trentino a cui è stato chiesto di farsi carico di mansioni via via crescenti negli ultimi anni di vacanza contrattuale.

Tutte le O.O.S.S., rappresentate dai segretari di categoria, prendono la parola per manifestare soddisfazione per l'apertura dimostrata dall'Amministrazione, ma soprattutto per sottolineare le grandi aspettative che i docenti nutrono in questo e nei prossimi incontri e per offrire disponibilità riscrivere un contratto obsoleto dal punto di vista tanto salariale quanto giuridico.

che, agganciando lo stipendio dei docenti trentini al nazionale, ha di fatto trasformato il nostro contratto autonomo in un contratto integrativo, impedendo i dovuti aumenti al nostro personale docente. Tale articolo ha sottratto alla PAT competenza primaria in tema contrattuale -insiste la segretaria della Flc CGIL- stravolgendo l'art. 2 del decreto 405 che disponeva che lo stipendio dei docenti trentini non potesse andare al di sotto del nazionale, senza vietare dunque un eventuale scalvalcamento del salario fondamentale nazionale. Anche gli scatti di anzianità del 2014-15 sono stati pagati in ritardo rispetto ai colleghi del nazionale -incalza Cinzia Mazzacca- senza contare che la carta del docente di 500 euro, erogata a tutti i docenti italiani, è stata negata esclusivamente ai docenti della PAT. Nella prospettiva del Presidente, bisognerà giustificare adeguatamente e opportunamente la distribuzione di risorse superiori a vantaggio dei docenti trentini: ciò che è stato acquisito in sovrappiù in seguito all'ultimo contratto -rispetto ai colleghi del nazionale- dovrà essere assorbito se non in toto, nella misura in cui sarà oggetto di contrattazione ai prossimi tavoli.