ERC News 2022

Statement from Simona Giunta on her ERC StG Award November 2022


I am extremely honored to receive the European Research Council Starting Grant.

With this award, the Giunta Lab welcomes the new opportunity to advance biomedical science through a more in depth understanding of the human centromere, including how DNA mutates, is damaged and can be repaired. With the sequencing of the human centromere now available, our research aims to unlock the significance of variability between people and how it ultimately influences susceptibility to diseases.


I extend my gratitude to the European Research Council, panelists and reviewers for this award. And I thank my laboratory colleagues at the University of Rome La Sapienza for their dedication, passion and commitment to science, and for making every day an exciting one in which we understand the positive impact we are making.


Winning this award means a lot to me personally: as a scientist, a woman, a mother of three young children and as an Italian citizen who emigrated at 18 years old to become a citizen of the world.


Since I left Italy in 2002, the exodus of young people leaving the country in search of academic or research opportunities has only increased, diminishing Italy’s potential as a center for the advancement of science. By going against the tide and returning to Italy to conduct cutting-edge research I hope to encourage other scientists to join me on this path. Together, we can promote the changes necessary to improve efficiency and reduce the bureaucratic red tape that slows down research. With this award, I hope our lab will demonstrate new possibilities for science in Italy.


As a mother in science, I want to thank my three children for teaching me so much, including how to be a more efficient thinker. I thank my partner [Alistair] for his unwavering support which has allowed me to focus on parenthood and my scientific career in a balanced way. I also thank my previous employer the Rockfeller University and my current employer the University of Rome, La Sapienza for their commitment to providing quality on-site childcare facilities, which enabled me to progress my career while raising (and breastfeeding) our children. I hope that in Italy and everywhere, family duties and caregiving roles can become more balanced and that equal parental leave for both caregivers can soon become mandatory and available to all.


To the women in science who are mothers or who want to become mothers one day my message is this: while it’s impossible to “have it all, all the time” the pursuit of motherhood and science don’t have to inhibit each other. Just the opposite: they actually provide fuel for each other.


I would like to take this opportunity to encourage young people entering science, and especially academia, to find a field of research that interests them and to dive into it with passion and resilience. But also remember that science is a journey, and you need to enjoy the ride too.


Lastly, I call on the University of Rome, La Sapienza, to continue modernizing its infrastructure and its flexibility to do great science. Giorgio Parisi’s Nobel Prize in 2021 showed that impactful discoveries can be made in Rome. For the good of humanity, we have an obligation to continue enabling and upholding such pursuits.


Thank you so much again, and I'll end with my personal motto: to change for the better, never look at a problem with despair, but find a solution with hope and persistence.

Dichiarazione rilasciata dalla Prof.ssa Simona Giunta a seguito del conferimento dell'ERC Starting Grant, novembre 2022


Sono estremamente onorata di ricevere lo Starting Grant conferito dallo European Research Council.


Grazie a questi fondi inportanti, il Giunta Lab avrà la possibilità di compiere passi decisivi nel campo delle scienze biomediche acquisendo una conoscenza sempre più approfondita del centromero umano, inclusi i processi di mutagenesi, danno e di riparazione del DNA. Con il sequenziamento del centromero umano, oggi possibile, la nostra ricerca mira a carpire la significatività della variabilità nel DNA tra una persona e l'altra, migliorando così la nostre possibilità di intervento terapeutico mirato e personalizzato.


Sono grata allo European Research Council, ai panelist e ai revisori per questo premio. Desidero inoltre ringraziare le mie colleghe di laboratorio dell'Università di Roma La Sapienza per la loro dedizione, la passione e l'impegno profuso per la scienza, nonché per la capacità di rendere ogni giorno emozionante avendo piena coscienza dell'impatto positivo che stiamo producendo.


Vincere questo premio significa molto per me personalmente: come scienziata, donna, madre di tre bambine piccole e come cittadina italiana emigrata a 18 anni per diventare cittadina del mondo.


Da quando ho lasciato l'Italia nel 2002, l'esodo di giovani che se ne vanno in cerca di opportunità accademiche o di ricerca non ha fatto che aumentare, riducendo il potenziale dell'Italia come polo per il progresso della scienza. Andando controcorrente e tornando in Italia per condurre ricerche all'avanguardia, spero di incoraggiare altre scienziate a unirsi a me in questo percorso. Insieme, possiamo promuovere i cambiamenti necessari per migliorare l'efficienza e ridurre le prassi burocratiche che rallentano la ricerca. Con questi fondi, spero che il nostro laboratorio darà una testimonianza importante delle nuove possibilità esistenti per la scienza in Italia.


In quanto madre e scienziata, voglio ringraziare i miei tre figli per avermi insegnato tanto, compreso come essere una pensatrice più efficiente. Ringrazio il mio compagno per il suo costante sostegno che mi ha permesso di concentrarmi in modo equilibrato sul mio ruolo di genitore e sulla mia carriera scientifica. Desidero ringraziare inoltre il mio precedente istituto di appartenza, la Rockfeller University di New York, e quello presso cui lavoro attualmente, l'Università di Roma La Sapienza, per il loro impegno nel fornire servizi di assistenza all'infanzia di qualità in loco, che mi hanno permesso di progredire nella mia carriera mentre crescevo (e allattavo) le nostre figlie. Spero che in Italia e ovunque nel mondo, occuparsi della famiglia possa diventare un'attività bilanciata e che il congedo parentale paritario per entrambi i genitori possa essere obbligatorio e disponibile per tutti.


Alle donne, che lavorano nel mondo della scienza e che sono madri o che vogliono un giorno diventarlo, vorrei trasmettere il seguente messaggio: anche se è impossibile "avere tutto, in ogni momento", il desiderio di maternità e la scienza non devono ostacolarsi a vicenda. Al contrario, possono essere l'uno la linfa dell'altro.


Vorrei cogliere questa opportunità per incoraggiare i giovani che si affacciano al mondo della scienza, e in particolare a quello accademico, a trovare un campo di ricerca che le interessi e a dedicarsi a esso con passione e resilienza. Ma ricordatevi anche che la scienza è un viaggio e che dovete godervi anche il percorso, non solo affannarsi verso l'arrivo.


Infine, mi rivolgo all'Università di Roma La Sapienza affinché continui a modernizzare le sue infrastrutture e a diventare sempre più flessibile in modo da poter promuovere la scienza ai massimi livelli. Il premio Nobel a Giorgio Parisi nel 2021 ha dimostrato che a Roma si possono fare scoperte di grande impatto. Per il bene dell'umanità, abbiamo l'obbligo di continuare a promuovere e sostenere tali ricerche.


Vi ringrazio ancora e concludo con il mio motto personale: per cambiare in meglio, non guardate mai un problema con disperazione, ma trovate una soluzione con speranza e perseveranza.


Grazie.