Cromatografia su strato sottile
Data pubblicazione: Dec 21, 2010 9:25:5 AM
In questo esperimento imparerai come la polizia scientifica potrebbe scoprire che in un assegno sono stati aggiunti degli zeri con una penna diversa da quella usata per la firma.
Le penne nere, infatti, hanno inchiostri neri diversi tra loro, anche se all'occhio sembrano tutti ugualmente neri.
La tecnica utilizzata, detta TLC (Thin Layer Chromatography = cromatografia su strato sottile) è in grado di separare i componenti di piccolissime quantità di miscugli e di riconoscerli. Questa tecnica si basa sulla diversa capacità che le molecole di ogni sostanza hanno di legarsi alle molecole un solvente (eluente o fase mobile) e sulla diversa capacità delle particelle di un solido (fase stazionaria) di trattenere le molecole del miscuglio.
In pratica la cromatografia è come una strana corsa ad ostacoli in cui le molecole "corrono" a diversa velocità trasportate dall'eluente e sono trattenute più o meno dalla "pista" a seconda del tipo di "colla" che hanno sotto "le scarpe" e a seconda delle loro dimensioni.
Per vedere la cromatografia in movimento sono utili ad esempio i seguenti video
Visti i risultati eccezionali di questa tecnica (sul vostro libro a pagg.35-36), Il procedimento è estremamente semplice.
1. Il miscuglio o i diversi miscugli si depositano orizzontalmente a circa un centimetro dal lato corto della lastrina cromatografica, come piccole macchie o linee orizzontali ad almeno un centimetro uno dall'altro. La lastrina è rivestita da uno strato sottile di un materiale poroso bianco, perfettamente uniforme.
2. Si immerge verticalmente la lastrina in un becher (camera cromatografica) contenente uno sottile strato di liquido eluente sul fondo, e si chiude il becher.
3. L'eluente salirà per capillarità trasportando le diverse sostanze del miscuglio a diverse velocità e altezza.
4. Quando l'eluente giungerà vicino all'estremita superiore della lastrina, questa sarà estratta e posta ad asciugare, per osservare le posizioni delle macchie.