"La diagnosi precoce e un intervento tempestivo può evitare di perdere i denti"
La fluoroprofilassi è la terapia perfetta per la prevenzione della carie e permette di avere denti più sani e forti. Questa terapia può essere eseguita a qualunque età ma è indicata soprattutto nei pazienti in fase di crescita.
La fluoroprofilassi può avvenire in due modi: per via sistemica o per via topica.
Nella fluoroprofilassi sistemica, il fluoro può essere introdotto attraverso alcuni cibi, acqua o assumendo delle apposite compresse.
La fluoroprofilassi topica può avvenire per via professionale o domiciliare.
Quella professionale viene effettuata dal dentista attraverso applicatori di gel al fluoro.
Quella domiciliare può essere effettuata attraverso l’utilizzo di dentifrici al fluoro.
È bene non eccedere nelle dosi, altrimenti si rischia di incorrere in fluorosi, ovvero l’assunzione di quantità eccessive di fluoro. La fluorosi può determinare l’ipomineralizzazione dello smalto dentale che si manifesta con la presenza di macchie e striature bianche. Non si tratta di un’alterazione funzionale ma puramente estetica e può essere curata dal dentista con uno sbiancamento dentale o con l’applicazione di faccette dentali.
In caso di dubbi o perplessità contatta i nostri esperti e fissa una prima visita con check up completo.
Il trattamento delle carie in un bambino può essere difficoltoso, soprattutto perché significherebbe farli venire in contatto con il trapano odontoiatrico, uno degli strumenti più conosciuti e detestati dell’intera professione medica, per questo motivo può essere interesse del giovane paziente intervenire con la sigillatura dei solchi prima che questo avvenga, una tecnica con la quale si va ad applicare del sigillante nello spazio tra i denti (soprattutto i molari, meno considerati dagli spazzolini dei bambini) così da prevenire l’insorgere di carie.
La procedura di sigillatura dei solchi è un intervento semplice, non invasivo e che non richiede nessun tipo di anestesia. Il tutto si limita ad una ripulitura della superficie tramite apposito spazzolino e l’applicazione di materiale specifico che viene poi subito fotopolimerizzato.
Questa procedura è consigliata soprattutto sui denti appena formatisi, in quanto ancora incompleti e dotati di uno smalto sottile, la sua durata è di circa 8 o 9 anni, si deteriora da sola con il tempo e, si auspica, con il progredire della consapevolezza nel bambino dell’importanza dell’igiene orale.
"Un attento approccio non trasCURA i dettagli"
Il corretto approccio alla cura si costruisce con un meticoloso e silenzioso lavoro dietro le quinte per eliminare ogni rischio di contaminazione e trasmissione di infezioni crociate nell'ambito del perimetro di lavoro.
L'utilizzo di presidi tecnologici per la sterilizzazione di strumenti, superfici e ambiente, il mantenimento della sterilità con materiali imbustati e integri fino all'utilizzo, uniti al vigile e responsabile controllo umano sono essenziali per ottenere l'obiettivo. La sterilizzazione vede come obiettivo quello di garantire ai clienti strumenti e materiali decontaminati e sicuri.
Per questa ragione è di fondamentale importanza l’utilizzo di protocolli accreditati che consentano un procedimento di sterilizzazione convalidato come stabilisce la norma UNI EN 500-1:2002.
Il nostro studio si avvale di un rigoroso processo di sterilizzazione che risponde pedissequamente a tutte le normative in tale ambito enunciate dalla comunità europea e dalle maggiori società scientifiche.
Dopo aver utilizzato gli strumenti questi vengono posizionati in una vasca contenete dei liquidi appositamente miscelati che consentano la decontaminazione degli stessi.
Vengono posizionati in apposite vasche ad ultrasuoni,che consentano la disgregazione di tutto il materiale che fosse rimasto sugli strumenti. 15 minuti di questa procedura in un bagno di disinfettante.
Tutti gli strumenti vengono lavati e controllati sotto acqua corrente
Tutti gli strumenti vengono asciugati singolarmente poiché devono subire il processo di sterilizzazione da asciutti.
Tutti gli strumenti vengono imbustati singolarmente in buste di plastica e carta termosaldante o in gruppo (quando il loro utilizzo preveda questa necessità ). Tali buste verranno poi portate nell’autoclave dove avverrà il vero processo di sterilizzazione, e consentono di mantenere la sterilità degli strumenti fino alla loro apertura. Inoltre tali buste, presentano degli indicatori chimici, che rappresentano uno dei sistemi di controllo delle fasi di sterilizzazione. Gli indicatori chimici soo delle strisce rosa presenti su tutte le buste, che virano di colore diventando marroni a processo di sterilizzazione avvenuto. Per tanto le buste chiuse con la striscia marrone sono una garanzia che le stesse siano state in autoclave. Tutti gli strumenti una volta aperti da queste buste utilizzati o no sul paziente, subiscono tutto il processo di sterilizzazione da capo.
L’autoclave, rappresenta il sistema di sterilizzazione a caldo più sicuro. Tale sistema prevede una sterilizzazione a calore umido a 135°C per 20 minuti sottovuoto ad una pressione di 2 atm. In queste condizioni qualunque forma virale o batterica viene distrutta. Le autoclavi da noi utilizzate, hanno dei sistemi di controllo efficacissimi.Nel caso di ciclo difettoso, qualunque anomalia viene segnalata, e non viene consentita l’apertura della stessa fino a che il problema non venga risolto. Questo è un sistema di controllo elettronico molto efficace. Un altro sistema di controllo è l’indicatore biologico. Questo è rappresentato da delle provette isolate di materiale biologico altamente resistenti alle sterilizzazioni. Tali provette vengono poste durante il ciclo e verificano il sistema di funzionamento del controllo elettronico dell’autoclave, attraverso la valutazione dell’avvenuta distruzione di tutto il materiale biologico contenuto in tali provette che si manifesta durante il cambio di colore. Questa è un’importante garanzia che si aggiunge a quella chimica degli indicatori sulle buste e quella elettronica dell’autoclave.
Tutti gli strumenti ora sterili, devono essere stoccati correttamente e pronti per l’utilizzo. Qualunque strumento venga aperto dalla busta o inserito nel campo di lavoro, subirà nuovamente il percorso di sterilizzazione.
"La salute di denti e gengive si preserva con un attento lavoro quotidiano"
La ricostruzione coronale dei denti la cui integrità sia stata compromessa per carie o traumi accidentali con l'ausilio dei migliori materiali indicati ed eseguita con protocolli tecnici adeguati e indolori direttamente alla poltrona;
Tale obiettivo insieme a capacità, esperienza, buon senso e un atteggiamento professionale che tiene conto delle esigenza e aspettative del cliente, costituiscono una priorità per ottenere una terapia rapida che non puo' prescindere di un supporto di informazione essenziale sia per ottenere in tempi rapidi un ripristino delle condizioni di salute orale e fisio psichiche che al mantenimento della salute dei denti e della bocca nel tempo.
Bonifica chirurgica indolore degli elementi oramai compromessi;
Tale obiettivo insieme a capacità, esperienza, buon senso e un atteggiamento professionale che tiene conto delle esigenza e aspettative del cliente, costituiscono una priorità per ottenere una terapia rapida che non puo prescindere di un supporto di informazione essenziale sia per ottenere in tempi rapidi un ripristino delle condizioni di salute orale e fisio psichiche che al mantenimento della salute dei denti e della bocca nel tempo.
La chirurgia exodontica si occupa della asportazione di denti inclusi nel caso, ad esempio, della disodontiasi dell’ottavo (ovvero del dente del giudizio) o di elementi dentali ritenuti perché malposizionati o perché soprannumerari.
Le estrazioni quindi saranno semplici o complesse in funzione della tipologia d’intervento.
"La salute della bocca e dei denti si costruisce da piccoli"
La prevenzione è un presupposto indispensabile per diventare adulti con i denti sani. Quando la dentizione decidua (i denti da latte) è completa, è bene portare il bambino ad una prima visita dentistica anche per abituare il futuro paziente ad avere un rapporto sereno con il dottore che si occuperà della salute della sua bocca. Con l’eruzione, intorno ai sei anni d’età, dei primi denti definitivi, si consiglia di sottoporsi a visite di controllo almeno ogni sei mesi. Se il dentista lo riterrà opportuno potrà consigliare la sigillatura dei solchi.
La sigillatura dei denti consente di posizionare una “vernicetta”, generalmente di colore bianco, sui solchi dei molari permanenti, al fine di proteggerli dall’attacco della carie. Curare un dente deciduo (da latte) richiede una tecnica operativa simile a quella di un dente permanente, con la differenza che si lavora in una bocca molto piccola e con un paziente speciale, che richiede una particolare attenzione e pazienza.
Ancora oggi è opinione comune che i denti da latte dei bambini, essendo provvisori, siano poco importanti e quindi si sia portati a trascurali.
Al contrario questi svolgono una funzione fondamentale per la crescita e lo sviluppo dei bambini e del loro apparato stomatognatico. Se si trascurano, possono riempire il cavo orale di batteri minacciando i denti permanenti, non appena spuntano. Inoltre, la carie può determinare anche una caduta precoce dei denti decidui con conseguente alterazione degli spazi e del rapporto tra le arcate dentarie tale da provocare disallineamento dei denti permanenti e malocclusioni.
"Avere denti allineati consente il mantenimento di una salute gengivale "
• Malocclusione di prima classe: i denti risultano essere troppo affollati, mal posizionati o troppo distanti tra loro.
• Malocclusione di seconda classe: l’arcata inferiore risulta essere troppo indietro o l’arcata superiore troppo avanti.
• Malocclusione di terza classe: l’arcata inferiore risulta essere troppo avanti o l’arcata superiore troppo indietro.
Le soluzioni praticate per questi problemi sono:
• dispositivi ortodontici mobili (apparecchio mobile);
• dispositivi ortodontici fissi (apparecchio fisso);
• invisalign (mascherina);
• esercizi che servono a modificare le abitudini viziate che nuocciono alla salute della bocca.
La moderna ortodonzia è rivolta al trattamento del bambino nella fase precoce del suo sviluppo. Questo per evitare l’aggravamento della malocclusione presente, per migliorare lo sviluppo del profilo del viso, e scongiurare l’estrazione dei denti permanenti.
Appare quindi estremamente importante che il medico esprima, con tutti i dati a sua disposizione una diagnosi precisa del quadro scheletrico della malocclusione per poter attuare nel corretto stadio di crescita, le terapie idonee per la sua risoluzione.
L’analisi di studio del caso permette al medico di studiare con precisione la conformazione del cranio e di approfondire la relazione della bocca con le altre parti dell’organismo. Consistono in:
• Radiografia Panoramica dei denti, serve a verificare la presenza di tutti i denti permanenti non ancora usciti e lo stato di salute degli stessi.
• Radiografia Laterale del Cranio, per valutare se le ossa del cranio e del volto sono sviluppate correttamente, per valutare i rapporti dei denti tra loro e con le ossa mascellari e tra queste e le altre strutture craniche.
• Impronta delle arcate dentarie: per riprodurre in gesso il modello della bocca; dal modello si determinano misure e rapporti dei denti tra loro.
• Fotografie: per documentare come il viso e la bocca del paziente si modificano durante la terapia.
• Visita Posturale per valutare le eventuali asimmetrie occluso-posturali.
"L'ambiente che ci circonda influenza la salute dela funzione masticatoria"
l bite gnatologico è un presidio odontoiatrico che consente di fornire una nuova stabilità, riequilibrare la muscolatura e la funzione dell’articolazione temporo-mandibolare, favorendo masticazione, deglutizione e riallineamento posturale.
In che modo? Tendenzialmente il bite funge da barriera protettiva per i denti. Viene spesso utilizzato in caso di:
Malocclusioni
quando i denti non si chiudono correttamente.
Bruxismo
digrignamento involontario dentale notturno o diurno.
Tensioni e dolori
accusati nella regione temporo-mandibolare.
Il bite gnatologico consente, infatti, di:
favorire il distanziamento tra mandibola e mascella
impedire l’abrasione dei denti
determinare un rilassamento muscolare immediato
consentire alle superfici dell’articolazione temporo-mandibolare di riposizionarsi in una posizione più idonea.