Passatempi

Conquista dei robot! *pericoloso*

(NO CLICKBAIT)

di Emanuele Lanzellotti, Mirko Penitente, Lorenzo Toppa, Cristian Nicolò

Fine anno, tempo di bilanci. Come sarà il 2019? Non abbiamo la sfera di cristallo quindi non potremo mai sapere cosa accadrà, ma alcuni giornali azzardano delle ipotesi. Abbiamo sfogliato il numero di gennaio del periodico WIRED per voi e abbiamo selezionato alcune delle parole chiave di cui secondo noi sentiremo parlare…

Queste le novità:

1) Addestramento dei robot. Nel prossimo futuro potremmo trovarci a che fare con dei robot che ci sostituiranno, ma noi cercheremo di fargli imparare l’educazione, insegnandogli a capire il mondo che ci circonda, la nostra lingua e il nostro modo di comunicare;

2) ARM: Filosofia open dell’ Advanced Risc Machine, presto Intel sarà messa all’angolo da un nuovo chip dominante dell’epoca mobile, è il nuovo standard ARM che sta conquistando gli individui più tecnologici;

3) Cocktail di dati: il cocktail di dati è un mix che produce valore e rispetta la privacy degli utenti;

4) Collaborazione (sarà una delle parole chiave del futuro): ovvero tecnologia che abiliti la condivisione, non che esalti il personalismo. A partire da interfacce capaci di farci dialogare con le macchine, prima di perderne il controllo;

5) Container: network di server fisici sui quali sarà possibile rendere virtuali solo i software. Un sistema che facilita la gestione e presenta anche vantaggi dal punto di vista della sicurezza;

6) Discreet technology: assistenti virtuali e nano-ologrammi capaci di sostituire gli onnipresenti schermi sono solo alcuni esempi di soluzioni che guardano al futuro;

7) Edge computing: la delega di sempre più funzioni ai “margini” della rete, per esempio ai router casalinghi o agli smartphone, consente di superare il concetto di cloud e mette al sicuro la privacy;

8) Esport: il videogaming agonistico esce dai confini del gioco per diventare strumento di intrattenimento, su cui sta crescendo un importante mercato delle sponsorizzazioni;

9) Giudice artificiale: l’automatizzazione della giustizia con i dati e gli algoritmi predittivi mette in discussione l’ultimo baluardo dell’etica umanistica, ma anche le macchine hanno pregiudizi;

10) Groupware: le nuove piattaforme per il lavoro collaborativo prevedono l’accesso accanto al team “umano” di sistemi di intelligenza artificiale specializzati, cioè una sorta di assistenti robotici che alleggeriscono le mansioni di default.

17.01.2019