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Finora quasi tutti gli Esseri Umani sono stati dominati dal Denaro.
L'Antropocrazia lavora per una Civiltà in cui sia il Denaro al servizio degli Esseri Umani.
PUNTI BASE DELL'ANTROPOCRAZIA
Emissione Monetaria Elettronica Diretta
per il Reddito di Cittadinanza e per le Spese Statali.
Eliminazione delle tasse attraverso la Fiscalità Monetaria
mediante il prelievo annua di un percentuale pari al 6 - 10% sulla Massa Monetaria, costituita da Moneta Elettronica.
Recupero del Debito Pubblico susseguente alla Riforma.
Eliminazione di tutte le Leggi aventi influenza
sui Costi di Produzione e sui Prezzi, con partecipazione,
in tempo reale, dei Cittadini alle Revisioni Legislative.
Limitazione dell’Attività Legislativa alla tutela dei Diritti dei Cittadini.
Giudizi rapidi, anche con l’impiego di Internet, nella fase Istruttoria.
Partecipazione Diretta dei Cittadini, in tempo reale, alla Formazione delle Leggi.
Libera Attività Culturale su base vocazionale,
giustificata dal gradimento dei Cittadini
come Consumatori dei Beni Immateriali prodotti.
L’ANTROPOCRAZIA NON CERCA COLPE MA ERRORI DA CORREGGERE:
Chi è senza peccato scagli la prima pietra…
Abolendo tutti i Prelievi Statali – fiscali, previdenziali e quant’altro – sulle Attività Economiche, si ottiene il dimezzamento dei Prezzi di Mercato e quindi il raddoppio del potere d’acquisto della Ricchezza Monetaria Nazionale, nonché dei Redditi, anche rispetto all'Estero.
Convertendo il Denaro Nazionale in Moneta Elettronica ed istituendo una Imposta Annua dell’8% su tale Denaro, prelevabile automaticamente, si ottiene un Gettito Annuo di Contropartita per le Emissioni Statali in Moneta Elettronica, del Reddito di Cittadinanza, delle Spese Pubbliche e dell'Estinzione del Debito Pubblico.
La Bilancia Commerciale potrà essere corretta modificando l’Imposta Annua e/o il Reddito di Cittadinanza.
Milano 6 Ottobre 2011
RIASSORBIMENTO DEI CAPITALI DELLE BANCHE CENTRALI
Molti si meraviglieranno che nei miei libri sull’Antropocrazia il problema della truffa monetaria delle Banche Centrali non viene messo in luce.
Ciò, non per mancanza di conoscenza di tale problema.
Faccio presente che ho conosciuto il Prof. Auriti nel 1976, quando questi partecipò a delle trasmissioni in una radio privata di cui ero socio.
Ricordo che Auriti, che fin da allora portava avanti la tematica delle truffe delle banche di emissione, affermò che io ero l’unica persona alla quale lo avvicinava il suo pensiero sociale.
La ragione dell’aver sottaciuto tale argomento, consiste nella mia convinzione che le lotte contro gli altri o contro le situazioni sbagliate siano assolutamente sterili e che al contrario quel che conta è presentare concretamente modelli sani, lasciando ai cittadini il giudizio, e non aizzandoli all’odio.
Del resto, con la sostituzione della “Banca degli Italiani”, come organo antropocratico di emissione monetaria al posto della Banca d’Italia, si risolveva egualmente il problema senza suscitare reazioni, giacché con la fine del privilegio delle emissioni truffaldine e con la decurtazione monetaria
antropocratica, nel termine di 15 anni, l’intero capitale monetario conseguito nel tempo dalla Banca
d’Italia, che supera del 20% l’intero Debito Pubblico Nazionale, sarebbe stato riassorbito a favore dei
cittadini.
L’essenziale era convincere le forze sociali nazionali della indispensabilità della istituzione del
Reddito di Cittadinanza con la conseguente necessità della modifica fiscale in direzione monetaria,
giacché la fiscalità reddituale andava a gravare tutta sulle fasce deboli.
Oggi siamo ad un buon punto nella sensibilizzazione delle forze sociali verso la necessità del Reddito
di Cittadinanza (si cerchi su Yahoo la voce “Reddito di Cittadinanza”) e si potrà constatare quanto
tale esigenza sia diffusa.
Ancora non viene ben percepita, se non qua e là, la necessità, anzi l’indispensabilità della Fiscalità
Monetaria la cui caratteristica essenziale è quella di non gravare sui prezzi e quindi di non impoverire
gli acquirenti.
Nel prossimo futuro sarà necessario intensificare la diffusione delle ragioni della Fiscalità Monetaria
senza polemiche e contrapposizioni ideologiche, giacché l’Antropocrazia ha come fine l’elevazione
delle condizioni sociali di ciascun Essere Umano, indipendentemente dalle situazioni soggettive ed
oggettive.
Nell’Antropocrazia vi è la convinzione che il progresso sociale marcerà in parallelo all’aumento degli
Esseri Umani soddisfatti di vivere in questo mondo, e ciò potrà avvenire quando qualcuno,
concretamente, si sentirà comproprietario del mondo.
Ovviamente ciò sarà ottenuto attraverso l’istituzione, dalla nascita alla morte, del Reddito di
Cittadinanza Universale, come contropartita della quota ideale di proprietà di tutti i beni del mondo.
Il progresso non potrà scaturire se non dall’Amore per la Vita con la depurazione delle anime di ogni
sentimento di odio.
Tutti coloro che, in Oriente ed in Occidente, puntano allo sviluppo di antagonismi, saranno superati
dalla cultura antropocratica mirante a favorire collaborazioni e non lotte.
Questa è la direzione della speranza.
Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia, 9 febbraio 2004, 11.22
BALSAMI PER L'ANIMA
Ogni essere umano alla nascita
diviene comproprietario dei beni
che la natura elargisce.
Il godimenti di tali beni può essere
reso effettivo solo con l'istituzione
del reddito di cittadinanza universale
attraverso l'emissione diretta di moneta elettronica.
Questa è l'unica via per la definitiva
scomparsa della povertà resa
ingiustificata tra l'altro, dalla
sovrabbonza produttiva (doppia)
rispetto alla capacità globale di consumo.
Chi voglia contribuire al risanamento
sociale può iniziare meditando i pensieri
sopra esposti in attesa di occasioni per
azioni più concrete.
Tali meditazioni agiranno
positivamente sull'anima e sul corpo
di chi le praticherà e prepareranno
la via alla loro trasformazione in
sentimenti e azioni.
Di questo sono sempre più convinto
e continuo a comunicarlo per favorire
l'evoluzione positiva del mondo.
Nicolò Giuseppe Bellia
Nessuno è "semplice cittadino" se non lo vuole;
tutti abbiamo una Mente un Cuore e una Volontà:
Ciò che di meglio si può fare, a livello individuale,
per l'Antropocrazia è comprenderla, amarla e parlarne
con convinzione; quanto alla promozione è un
compito così grande che solo il Padre potrà
toccare il cuore dei politici perchè si
convertano ad essa e la attuino.
Questo è il motivo per il quale non è necessario creare
strutture organizzative, ma una rete spirituale di Pensieri.
Il Padre farà ciò se saremo decisi, insistenti e
chiari con le nostre richiesta antropocratiche.
Nicolò Giuseppe Bellia
DALL'INSERTO "VERSO L'ANTROPOCRAZIA" - Il progetto Antropocratico
pubblicato sulla rivista "Terzo Millennio" il 6 giugno 1999
VERSO L’ANTROPOCRAZIA
Di Nicolò Giuseppe Bellia
IL PROGETTO ANTROPOCRATICO.
Chi affronta il problema sociale con Amore e Creatività fa subito due constatazioni:
la prima è quella che alla crescita della ricchezza generale corrisponde automaticamente l’impoverimento dei Cittadini che vivono di reddito dal lavoro, cioè gli appartenenti alla fascia povera della popolazione. Ciò dipende dal fatto che tutti i produttori di beni e di servizi, per far sopravvivere le Aziende, debbono scaricare tutti gli oneri fiscali, previdenziali, assistenziali etc. sui prezzi, pagati prevalentemente dai percettori di redditi, cioè dai poveri. In altri termini: tutti gli oneri statali li pagano solo i poveri!
la seconda è quella che il diritto alla vita non è garantito e l’essere Umano è abbandonato all’alea del Mercato.
Il progetto antropocratico risolve entrambi i problemi.
LOGICA DEL PROGETTO ANTROPOCRATICO
ISTITUZIONE DELLA FISCALITÀ MONETARIA
Spostando il prelievo statale, assistenziale e previdenziale dal settore produttivo e di consumo alla massa dei beni monetari – che in Italia superano gli 8 milioni e cinquecento mila miliardi di lire – si ottiene il dimezzamento dei prezzi di mercato ed il raddoppio del valore del denaro e quindi anche dei redditi. Per sostituire l’attuale gettito fiscale sarà sufficiente un prelievo annuale sui beni monetari, inferiori all’8%, attraverso il sistema bancario dopo l’introduzione della datazione della moneta cartacea.
RIVALUTAZIONE DELLA LIRA DEL 100%
Per ripristinare il precedente equilibrio commerciale mondiale sarà necessario rivalutare la lira del 100% con ciò anche i prodotti esteri costeranno la metà.
PRELIEVO DEL 50% DELLA MASSA DEI BENI MONETARI
Per evitare lo squilibrio economico che provocherebbe il raddoppio del potere di acquisto del denaro sarà necessario prelevare il 50% della massa dei beni monetari – cioè 4 milioni e duecentocinquanta mila miliardi di lire – dopo l’istituzione della datazione annuale della moneta cartacea. Tale prelievo non ridurrà la ricchezza dei detentori di beni monetari in quanto il residuo avrà lo stesso potere di acquisto di prima, dato il dimezzamento dei prezzi di mercato.
ESTINZIONE DEL DEBITO PUBBLICO ALLARGATO
Con il prelievo iniziale di 4 milioni e duecentocinquanta mila miliardi di lire, sarà possibile estinguere il debito pubblico allargato.
ISTITUZIONE DELLA FISCALITÀ ORDINARIA DELL’8% ANNUO SULLA MASSA MONETARIA
Dopo l’esaurimento del prelievo iniziale si istituirà la tassa unica annuale dell’8% sulla massa dei beni, per avere il precedente gettito fiscale, ora senza scarico sui prezzi di mercato.
ISTITUZIONE DEI REDDITO DI CITTADINANZA GENERALIZZATO
Con l’eliminazione dei precedenti interessi sul debito pubblico allargato sarà possibile destinare tale somma di bilancio a tutti i Cittadini fornendo loro il Reddito di Cittadinanza, come concreto riconoscimento del diritto alla vita.
RISANAMENTO DELLA VITA GIURIDICA
Per risanare lo Stato sarà necessario limitarne gradualmente l’attività alla sola funzione giuridica, con l’istituzione della Magistratura elettiva per piccole Circoscrizioni, con l’abrogazione graduale di tutte le leggi impositive. I Magistrati sceglieranno tra loro i Membri della Camera Legislativa, per il continuo adeguamento delle norme dei 5 Codici alla Scienza del Diritto.
NELLA VITA SOCIALE VA CONSIDERATO PREMINENTE IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ CHE AFFERMA CHE DEVE ESSERE PUBBLICO SOLO CIO’ CHE NON PUO’ ESSERE GESTITO PRIVATAMENTE.
Il Governo che avrà il mandato di attuare L’ANTROPOCRAZIA dovrà dare disposizioni per rendere operativo quanto segue:
Creazione della Banca degli Italiani dotata di un super-computer per la gestione contabile di tutte le operazioni derivanti dalla istituzione della fiscalità monetaria.
Istituzione della fiscalità Monetaria del reddito di Cittadinanza Generalizzato:
Fissazione della data di avvio della riforma
Datazione virtuale di tutta la moneta cartacea preesistente
Annullamento di tutti i precedenti obblighi fiscali
Spostamento del prelievo fiscale dal settore produttivo e di consumo alla massa dei beni monetari
Si ipotizza ragionevolmente in più del 50% la riduzione dei prezzi medi di mercato, a seguito della detassazione
Prelievo immediato, da parte delle Banche del 50% dei beni monetari depositati e del denaro cartaceo in transito, con accreditamento sul conto individuale di ciascun Contribuente, nel super-computer della Banca degli Italiani
Rivalutazione della Lira del 100% per mantenere il precedente equilibrio commerciale mondiale
Si istituisce il reddito di Cittadinanza Generalizzato, da versare mensilmente, da parte dei conti dei Cittadini presso la Banca deli Italiani, sui conti dei Cittadini, presso le varie Banche di appoggio, a partire dal mese successivo alla data della riforma
Si dà avvio alla restituzione, da parte della Banca degli Italiani, di tutti i debiti Pubblici, nella misura del 50% (il potere di acquisto del residuo è lo stesso di quello precedente la riforma)
Determinazione del congruo periodico di verifica della percentuale di abbassamento medio di tutti i prezzi di mercato a seguito della detassazione (massimo 6 mesi)
Alla scadenza di tale periodo si ordina alle Banche di correggere, con accrediti o addebiti, i precedenti prelievi del 50% nonché la precedente liquidazione dei debiti pubblici, in base alla variazione media rilevata
Istituzione della fiscalità ordinaria, nella misura dell’8% della massa dei beni monetari, da avviare appena esaurite le risorse monetarie iniziali
Abrogazione di tutte le leggi aventi influenza sulla vita economica e quindi sulla formazione dei prezzi di mercato.
Privatizzazione graduale di tutte le aziende pubbliche, non svolgenti funzioni giuridiche, con regolare liquidazione economica di tutto il Personale, anche per quanto riguarda quanto versato per contributi previdenziali. Nel periodo di riorganizzazione generale continueranno le precedenti gestioni pubbliche statali. Per le Aziende svolgenti servizi di utilità dei Cittadini, gli addetti potranno organizzarsi privatamente per fornire tali servizi in concorrenza con altri, seguendo le regole del libero mercato.
Organizzazione per indire, entro tre mesi, le elezioni dei Giudici, in circoscrizioni territoriali di servizio delimitate e successivamente con periodicità quinquennale.
Organizzazione di un’Assemblea di rappresentanza della vita economica con funzione di controllo e ratifica dei preventivi annuali di spesa, delle strutture pubbliche, presentati dalla Camera Legislativa, nonché di proposta degli eventuali aggiornamenti della percentuale fiscale e del Reddito di Cittadinanza, in funzione degli andamenti delle bilance commerciali con l’estero.
Organizzazione della struttura consortile, con carature miliardesimali nazionali, per la gestione della viabilità di uso pubblico, avente investitura elettiva piramidale, a partire dalle strutture condominiali, facenti capo ai rappresentanti delle assemblee dei proprietari immobiliari di base. Nel periodo di riorganizzazione generale continueranno le precedenti gestioni pubbliche statali.
Avvio della vendita, a prezzi di mercato, di tutte le precedenti proprietà statali, con versamento dei ricavi su un conto della Banca degli Italiani.
Nicolò Giuseppe Bellia
DALL'INSERTO "VERSO L'ANTROPOCRAZIA" - Dal Cielo alla Terra di Giorgio Bongiovanni e conseguente presa di posizione di Nicolò Giuseppe Bellia
pubblicato sulla rivista "Terzo Millennio" il 6 giugno 1999
DAL CIELO ALLA TERRA
Di Giorgio Bongiovanni
Ho scritto:
LA MIA ANTROPOS-CRAZIA
(GOVERNO DELL’UOMO)
· Ama il prossimo tuo come te stesso.
· Non fare agli atri ciò che non vuoi sia fatto a te.
· Non uccidere.
· Ama il Dio al di sopra di te – stesso e di goni cosa.
La mia Antropocrazia:
Il diritto all’esistenza e alla crescita di ogni Essere umano che la Comunità o Stato di diritto deve garantire (reddito di cittadinanza).
La mia Antropocrazia:
La libertà di pensiero per l’Uomo è l’espressione della sua creatività che deve essere garantita dalla Comunità o Stato di diritto. Disse Voltaire, uno dei più grandi filosofi della storia: «Non credo a ciò che dici ma sono pronto a dare la vita affinché tu lo possa dire». Oggi la mia Antropocrazia dice: «Lo Stato di Diritto o la Comunità, si astiene dal credere o meno a ciò che ciascuno afferma, sarà la gente a crederlo o meno»; ciò che viene garantita è la possibilità di espressione e di diffusione a tutti.
La mia Antropocrazia:
L’assoluto rispetto del diritto alla vita anche per i malfattori. Lo Stato di diritto o Comunità deve garantire la loro vita fisica senza che nessuna violenza o pressione psichica venga esercitata nei loro riguardi. Nel caso in cui la giustizia della Comunità o Stato di diritto riconosca la loro colpevolezza, costoro dovranno risarcire, vita natural durante, le vittime dirette lavorando a favore della vita o per lo Stato di diritto o per la Comunità.
A coloro che non accettassero questa soluzione penale di riscatto, verrebbe riservato l’isolamento con la possibilità di istruirsi per mezzo di educatori spirituali.
La mia Antropocrazia:
La Cittadinanza è protetta da Enti preposti alla sicurezza (Polizia e Carabinieri) coordinati da Giudici regionali e nazionali eletti dal Popolo. Il Codice Civile e Penale vigente, scaturito dal Diritto Romano di 2000 anni fa, è sufficiente per garantire i Diritti dei Cittadini, a parte alcuni articoli che andrebbero modificati.
La mia Antropocrazia:
L’abolizione totale di tutti i Partiti e di tutte le Leggi che regolano i rapporti economici. L’abolizione di tutte le Leggi economiche significa che chiunque può accedere liberamente al Mercato nel rispetto della concorrenza e con l’utilizzo di contratti legali tutelati dal Sistema Giuridico.
La mia Antropocrazia:
L’abolizione di tutte le tasse, fatta eccezione di una tassa minima annuale per coloro che hanno in deposito, negli Istituti Bancari, beni liquidi. Tale tassa, devoluta al mantenimento a al funzionamento del Sistema Giuridico garantisce i Diritti dei Cittadini. Nel futuro sarebbe auspicabile l’abolizione del denaro ma è prematuro spiegare le possibili alternative per un diverso sistema economico.
Visto che le tasse sono pagate dalle fasce sociali più povere, sarebbe la più alta manifestazione di giustizia abolire immediatamente l’attuale sistema fiscale, frutto di corruzione e di speculazione legalizzata.
La mia Antropocrazia:
Il pieno rispetto per la Madre Terra e per le differenti culture dei Popoli che la abitano; la vita in piccoli agglomerati inseriti armonicamente nel conteso della Natura; utilizzazione cosciente della Scienza e della Tecnologia a favore della Vita; abbattimento delle Frontiere e instaurazione di Stati confederati o Stati in continuo e reciproco scambio.
La mia Antropocrazia:
Bussare all’Onu vestito di sacco e con i segni di Cristo denunciare, gridando, l’ipocrisia e la corruzione dei reggenti di questo grigio palazzaccio dove solo pochi uomini, nel suo interno, lavorano onestamente pur essendo calunniati e criticati. Gridare che l’unica cosa veramente degna di essere messa in pratica è la sottoscrizione della «CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO», che certamente costituisce il cuore dell’Antropocrazia.
La mia Antropocrazia:
Riconoscere di essere parte di una grande Famiglia cosmica, prendere coscienza che non siamo soli nell’Universo, prendere in considerazione il messaggio degli Esseri cosmici (vedi «Terzo Messaggio di Fatima»), le loro sagge esperienze, la loro alta cultura, in attesa del loro prossimo contatto mondiale che non potrà più essere occultato.
Dovrebbero essere gli stessi Capi politici, religiosi, militari a favorire questo contatto – che comunque avverrà – istruendo i Popoli su questa realtà invece di occultare sistematicamente le prove della loro presenza per timore di perdere il proprio potere.
La mia Antropocrazia:
Non giudicare poiché il giudizio morale sugli esseri umani spetta all’infallibile e divina critistica Legge di CAUSA=EFFETTO. Che la Comunità, o Stato di diritto, si limiti a giudicare gli atti dell’Uomo e garantisca i diritti sopracitati.
Eventuali consigli morali spettano ad Esseri che sono in grado di trasmetterli per mandato divino, per coscienza e per missione.
LA MIA ANTROPOCRAZIA, LA NOSTRA ANTROPOCRAZIA (di Giorgio Bongiovanni, di Eugenio Siragusa, di Rudolf Steiner, di Padre Pio, di Gandhi, di Madre Teresa, di Giordano Bruno, di Nicola Bellia e di tutti quegli uomini, ispirati o illuminati direttamente dalla volontà divina, che hanno lavorato per l’evoluzione dell’Umanità), la VOSTRA ANTROPOCRAZIA, ma soprattutto l’Antropocrazia dell’«ECCE HOMO», cioè del VERO UOMO pienamente cosciente della propria identità spirituale cristica.
L’Antropocrazia di tutti coloro che credono in un mondo migliore.
Dal Cielo alla Terra
Giorgio Bongiovanni
Stigmatizzato
Risposta e presa di posizione di Nicolò Giuseppe Bellia
Carissimo Giorgio.
Ti ringrazio dell'invio della rivista.
La mia configurazione spirituale mi permette di interessarmi solo alla parte che si attiene all'Antropocrazia; per il resto si entra nel campo del soggettivo e quindi non mi coinvolge giacché ritengo possa generare divisione e non unione.
L'Antropocrazia è stata da me creata con il fine di costituire una base materiale adeguata alla convivenza degli Esseri Umani al di là delle loro posizioni individuali, nel cammino evolutivo che, con il tempo, porterà ciascuno ad un ritorno autocosciente al Padre.
Sono stato e sono fermamente convinto che tutte le differenziazioni tra le singole coscienze, con i conseguenti comportamenti, siano da attribuire ad una naturale ignoranza di partenza, punto di inizio del cammino meritorio individuale verso il ritorno alla lucida conoscenza del Grande Progetto di Redenzione che ha il suo punto di avvio con l'incarnazione del Cristo.
Ecco perché, nella mia formazione cristiana, sono partito dallo Studio di Steiner che tale percorso ha lucidamente tracciato e lo ha messo a disposizione di tutti.
Tutte le posizioni sentimentali (egoiche) possono trovare giustificazione solo se si lasciano illuminare dai Pensieri che permettono di accedere all'acquisizione, per grazia, di quelle idee capaci di portare le Coscienze a ritrovare l'armonia con il Mondo Spirituale.
L'Antropocrazia non vuole dare alcuna indicazione sui percorsi individuali e pertanto non ha nulla a che fare con singole posizioni culturali e religiose.
Alla luce di quanto sopra, trovo il contenuto della tua e-mail molto interessante e mi fornisce l'occasione di una definitiva chiarificazione.
Dopo il completamento del Progetto Antropocratico da me offerto al Padre, mi sono riservato il compito di sorvegliare che esso non venga in alcun modo snaturato da tentativi che, seppure fatti in buona fede, possano falsarne la natura.
È quindi con spirito di pura carità che ti offro alcune considerazioni che ti potranno essere utili.
Tu in passato hai affermato che l'Antropocrazia è frutto di rivelazione divina e che essa è realizzata in altre realtà extraumane.
Tale affermazione la ritengo non corrispondente al vero in quanto sarebbe in contrasto con il principio di Libertà che vuole che l'Evoluzione della Terra deriverà dagli apporti delle Libere Coscienze Umane nel loro progrediente cammino.
Altrettanto non corrispondente a Verità, è quanto tu dici: «LA MIA ANTROPOCRAZIA, LA NOSTRA ANTROPOCRAZIA (DI GIORGIO BONGIOVANNI, DI EUGENIO SIRAGUSA, DI RUDOLF STEINER, DI PADRE PIO, DI GANDHI, DI MADRE TERESA, DI GIORDANO BRUNO, DI NICOLA BELLIA E DI TUTTI QUEGLI UOMINI, ISPIRATI O ILLUMINATI DIRETTAMENTE DALLA VOLONTA' DIVINA, CHE HANNO LAVORATO PER L'EVOLUZIONE DELL'UMANITA'), LA VOSTRA ANTROPOCRAZIA, MA SOPRATTUTTO L'ANTROPOCRAZIA DELL' "ECCE HOMO", CIOE' DEL VERO UOMO PIENAMENTE COSCIENTE DELLA PROPRIA IDENTITA' SPIRITUALE CRISTICA. ANTROPOCRAZIA DI TUTTI COLORO CHE CREDONO IN UN MONDO MIGLIORE.
Di tutti i personaggi da te citati solo Nicolò Giuseppe Bellia si è dato da fare per creare un progetto coerente di convivenza umana nello spirito del Cristo, chiamato esplicitamente ANTROPOCRAZIA; tutti gli altri hanno inserito la loro azione in contesti preesistenti senza contestarne globalmente l'intrinseca ingiustizia dovuta a insufficiente visione culturale.
Solo Steiner ha avviato coscientemente il lavoro verso I'ANTROPOCRAZIA e di ciò vi è lucida testimonianza in vari suoi libri.
In nessun altro si trova un atteggiamento antropocratico! Solo ora, Giorgio Bongiovanni, dopo avere appreso da Nicolò Giuseppe Bellia i principi antropocratici, si sta avviando verso la comprensione di essa, ma ha ancora tanto cammino da fare in quanto dovrà prima assimilare la conoscenza della realtà terrestre, per trovare in essa quegli elementi che l'Antropocrazia prende a base per quella trasformazione che porterà la convivenza umana a divenire rispettosa della insopprimibile dignità di ciascun Essere Umano.
La via all'Antropocrazia è di conoscenza e non di sentimento.
Se fosse bastato il solo sentimento il Padre ci avrebbe risparmiato l'esperienza del materialismo e subito dopo la venuta di Cristo si sarebbe instaurata l'Antropocrazia.
Come ho detto altre volte l'apporto del materialismo è stato necessario perché gli uomini uscissero dal misticismo e dal conseguente desiderio di tornare rapidamente al Padre, e invece si avviassero, con personale sacrificio, allo sviluppo dell'Autocoscienza e del Pensiero, con la nascita della Scienza il cui metodo ha permesso la creazione della Scienza dello Spirito, creata da Steiner.
Va ricordato che nel mondo spirituale non vi è libertà e tutte le Gerarchie operano in obbedienza alla Volontà del Padre, solo all'Essere Umano è stata destinata la Libertà, per arrivare all'Amore.
Il Cristo ha detto: Voi conoscerete la Verità e la Verità vi farà liberi.
Egli parlava di Conoscenza e quindi di Pensiero.
Solo il Pensiero porta alla Conoscenza della Verità e solo tale Conoscenza renderà Liberi.
Perché l'Essere Umano dovrà divenire libero?
Siccome la missione della terra è l'Amore non potrà esservi Vero Amore se esso non scaturirà da Coscienze Libere.
L'Amore non può essere imposto per decreto e tantomeno potrà essere stimolato da minacce.
Nello spirito di quanto sopra ritengo che sia bene che l'Antropocrazia tagli ogni legame con tutti i percorsi individuali mistici, compreso quello di Bongiovanni, per evitare che i Lettori restino confusi.
L'Antropocrazia è un Progetto che va discusso solo sul piano tecnico, cioè in merito alla sua corrispondenza ad elementi presenti nella realtà esteriore ed in quella interiore degli Esseri Umani, nonché in conformità al Messaggio Evangelico.
Prego pertanto mio figlio Fabrizio di togliere ogni collegamento tra la mia pagina Internet e il lavoro di Bongiovanni che non è prevalentemente antropocratico ma mira a inserire l'Antropocrazia all'interno della propria visione, quasi a volerla monopolizzare al servizio del suo percorso specifico.
L'Antropocrazia è per tutti; anche per gli avversari di Bongiovanni o che non ne condividono le posizioni.
Bongiovanni potrà parlare di Antropocrazia (citandone sempre la fonte, cioè Nicolò Giuseppe Bellia) ma non parlare a nome dell'Antropocrazia.
Spero che questa mia presa di posizione sia compresa come fatta in spirito di servizio alla Verità Storica.
Quanto sopra viene da me responsabilmente affermato e Giorgio Bongiovanni potrà sempre utilizzare dei testi antropocratici, compresa la presente lettera, se riterrà responsabilmente che ciò possa essere utile ai Lettori che hanno appreso dell'Antropocrazia dalla rivista TERZO MILLENNIO VERSO L'ANTROPOCRAZIA e da altre iniziative dello stesso.
Alcuni lettori si sono lamentati che io non abbia risposto a loro lettere; rispondo semplicemente che esse non mi sono state inviate in copia.
Penso di essere stato esauriente ed in spirito di fratellanza saluto.
Nicolò Giuseppe Bellia
da "Terzo Millennio" n.6 del giugno 1999
Il progetto antropocratico è stato creato per consentire agli Esseri Umani di valutare la realtà sociale dal punto di vista delle loro vere esigenze e con tale fine viene diffusa.
Se i Politici e tutti coloro che detengono il potere, sulla base delle loro esperienze sociali, si orienteranno verso di essa, metteranno in atto tutte quelle azioni necessarie alla sua rapida attuazione.
Al Cittadino cosa è possibile fare per spingere la realtà sociale verso l’Antropocrazia?
Tutti coloro che sono dotati di pensiero immaginativo e sono animati dal desiderio di contribuire al riassetto sociale, meditando sui pensieri forniti dall’Antropocrazia, potranno creare quella base di opinione sociale che faciliterà altri verso la comprensione culturale dei contenuti antropocratici.
Le vie, attraverso le quali la Storia conduce il progresso sociale sono misteriose, ma non è pensabile che in tale cammino non abbiano importanza i pensieri e le azioni degli Esseri Umani. Chi essendo in condizione, si rifiuti di collaborare allo sviluppo generale, pecca verso se stesso, verso i propri contemporanei e, soprattutto, verso le nuove generazioni. Se ciascuno mediterà sulla sovrabbondanza dei benefici in rapporto ai propri sacrifici, sentirà, prima o poi la necessità di restituire, almeno in parte quanto ricevuto.
L’Antropocrazia non è un progetto politico che si debba affermare con lotte tra schieramenti, ma un progetto scientifico, capace di unire tutti gli Uomini di buona volontà, per il bene comune. Essa è stata concepita in spirito di servizio e con tale spirito viene diffusa. La sede della valutazione dei contenuti antropocratici non è quindi il solo intelletto, ma anche il cuore.
Il punto di partenza della concezione antropocratica della vita sociale è, da un lato, la certezza della bontà del Progetto Divino, e, dall’altro, la convinzione che la realizzazione di tale Progetto preveda come indispensabile, la cosciente e libera collaborazione degli Esseri Umani. Noi non veniamo in questo Mondo solo per godere o soffrire dell’esistente, ma anche per collaborare alla sua evoluzione, partendo dalle nostre esperienze.
Chi venga a conoscenza dell’Antropocrazia e ponga le domande sul come e sul quando della possibile attuazione, parte di tali domande dovrebbe porle alla propria riflessione. Il contributo verso l’accelerazione della realizzazione antropocratica può essere fornito da chiunque, anche attraverso semplici riflessioni, che per l’Universo non cadono mai nel nulla. Partendo da tali premesse possiamo aprire il discorso sulle ragionevoli speranze che possono nascere in noi a partire dalle valutazioni della problematica sociale che stiamo vivendo.
Partiamo dall’Italia in cui viviamo.
Tutti assistiamo al verificarsi di fenomeni sociali patologici che sono l’esatto opposto di quanto le ideologie del passato avevano prospettato ed il cui costante regredire fa volgere quasi con nostalgia lo sguardo ai precedenti periodi, tanto quelli successivi si dimostrano disastrosi. Tali fenomeni sono stati tutti generati dalla progressiva chiusura dei residui spazi di libera Creatività. Mali quali la disoccupazione, l’insicurezza economica e giuridica, il ricorso a sostanze droganti, il degrado ambientale, la dissolutezza dei costumi, l’allontanamento dal Trascendente, il crollo delle famiglie, l’isolamento degli individui, il diffondersi della delinquenza, la recrudescenza di gravi malattie e l’impotenza di fronte ad esse, la disaffezione verso le scuole, la sterilità delle ricerche mediche e biologiche, la mancanza di basi su cui costruire le proprie speranze e quindi il crescere delle condizioni di dolore nelle coscienze, sono tutti ascrivibili al progressivo soffocamento legislativo della Creatività umana.
Non è quindi da meravigliarsi se risulterà sempre più difficile realizzare aggregazioni governative in un tale contesto sociale, giacché tutti additano i mali ma nessuno presenta un progetto concreto che possa divenire la base di una sana riflessione umana.
Solo il Progetto Antropocratico, fornirà la via d’uscita da questo precipitare che sembra inarrestabile.
Per ciascuno dei mali sopra accennati, nel proseguire di questa disanima antropocratica, se ne indicherà l’eziologia sociale, partendo dalle singole patologie cioè si indicheranno cause e rimedi.
Sulla base della chiarezza del quadro che ne emergerà, sarà facile poi cercare e trovare quelle intese allargate, per passare poi alla realizzazione.
Si è pienamente coscienti che il passaggio dalle diagnosi alle terapie sia estremamente urgente, ma si è anche certi che se non si trovano soluzioni valide, cioè conformi a Verità, qualsiasi intervento frettoloso, non avvicinerà ma allontanerà il risultato antropocratico.
Nicolò Giuseppe Bellia
Ladispoli 15 Ottobre 2001
RIASSORBIMENTO DEI CAPITALI DELLE BANCHE CENTRALI
Molti si meraviglieranno che nei miei libri sull’Antropocrazia il problema della truffa monetaria delle Banche Centrali non viene messo in luce.
Ciò, non per mancanza di conoscenza di tale problema.
Faccio presente che ho conosciuto il Prof. Auriti nel 1976, quando questi partecipò a delle trasmissioni in una radio privata di cui ero socio.
Ricordo che Auriti, che fin da allora portava avanti la tematica delle truffe delle banche di emissione, affermò che io ero l’unica persona alla quale lo avvicinava il suo pensiero sociale.
La ragione dell’aver sottaciuto tale argomento, consiste nella mia convinzione che le lotte contro gli altri o contro le situazioni sbagliate siano assolutamente sterili e che al contrario quel che conta è presentare concretamente modelli sani, lasciando ai cittadini il giudizio, e non aizzandoli all’odio.
Del resto, con la sostituzione della “Banca degli Italiani”, come organo antropocratico di emissione monetaria al posto della Banca d’Italia, si risolveva egualmente il problema senza suscitare reazioni, giacché con la fine del privilegio delle emissioni truffaldine e con la decurtazione monetaria antropocratica, nel termine di 15 anni, l’intero capitale monetario conseguito nel tempo dalla Banca d’Italia, che supera del 20% l’intero Debito Pubblico Nazionale, sarebbe stato riassorbito a favore dei cittadini.
L’essenziale era convincere le forze sociali nazionali della indispensabilità della istituzione del Reddito di Cittadinanza con la conseguente necessità della modifica fiscale in direzione monetaria, giacché la fiscalità reddituale andava a gravare tutta sulle fasce deboli.
Oggi siamo ad un buon punto nella sensibilizzazione delle forze sociali verso la necessità del Reddito di Cittadinanza (si cerchi su Yahoo la voce “Reddito di Cittadinanza”) e si potrà constatare quanto tale esigenza sia diffusa.
Ancora non viene ben percepita, se non qua e là, la necessità, anzi l’indispensabilità della Fiscalità Monetaria la cui caratteristica essenziale è quella di non gravare sui prezzi e quindi di non impoverire gli acquirenti.
Nel prossimo futuro sarà necessario intensificare la diffusione delle ragioni della Fiscalità Monetaria senza polemiche e contrapposizioni ideologiche, giacché l’Antropocrazia ha come fine l’elevazione delle condizioni sociali di ciascun Essere Umano, indipendentemente dalle situazioni soggettive ed oggettive.
Nell’Antropocrazia vi è la convinzione che il progresso sociale marcerà in parallelo all’aumento degli Esseri Umani soddisfatti di vivere in questo mondo, e ciò potrà avvenire quando qualcuno, concretamente, si sentirà comproprietario del mondo.
Ovviamente ciò sarà ottenuto attraverso l’istituzione, dalla nascita alla morte, del Reddito di Cittadinanza Universale, come contropartita della quota ideale di proprietà di tutti i beni del mondo.
Il progresso non potrà scaturire se non dall’Amore per la Vita con la depurazione delle anime di ogni sentimento di odio.
Tutti coloro che, in Oriente ed in Occidente, puntano allo sviluppo di antagonismi, saranno superati dalla cultura antropocratica mirante a favorire collaborazioni e non lotte.
Questa è la direzione della speranza.
Nicolò Giuseppe Bellia
Tarquinia, 9 febbraio 2004
Abolendo tutti i Prelievi Statali – fiscali, previdenziali e quant’altro – sulle Attività Economiche, si ottiene il dimezzamento dei Prezzi di Mercato e quindi il raddoppio del potere d’acquisto della Ricchezza Monetaria Nazionale, nonché dei Redditi, anche rispetto all'Estero.
Convertendo il Denaro Nazionale in Moneta Elettronica ed istituendo una Imposta Annua dell’8% su tale Denaro, prelevabile automaticamente, si ottiene un Gettito Annuo di Contropartita per le Emissioni Statali in Moneta Elettronica, del Reddito di Cittadinanza, delle Spese Pubbliche e dell'Estinzione del Debito Pubblico.
La Bilancia Commerciale potrà essere corretta modificando l’Imposta Annua e/o il Reddito di Cittadinanza.
Milano 6 Ottobre 2011