Qui troverai tutte le attività, aperte al pubblico, che verranno orgnizzate in futuro.
Grazie alle attività di Citizen Science, negli ultimi cinque anni, le conoscenze sulla biodiversità marino-costiera delle regioni Molise e Abruzzo sono aumentate.
Una specie a rischio, o specie minacciata, è un organismo (animale o vegetale) in pericolo di estinzione in un futuro prossimo. Queste specie sono categorizzate sulla base di diversi criteri e livelli di minaccia, spesso definiti da organizzazioni come l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), che classifica le specie secondo la Lista Rossa delle specie minacciate (Red List). I principali fattori che contribuiscono alla messa in pericolo di una specie includono: perdita di habitat, cambiamenti climatici, inquinamento, sfruttamento eccessivo delle risorse, specie invasive.
Le specie a rischio sono suddivise in diverse categorie di minaccia e quelle che sono state individuate in Wild Coast Adriatic ricadono in:
Vulnerabile (VU): Specie che affrontano un rischio elevato di estinzione in natura nel medio termine.
In pericolo (EN): Specie che affrontano un rischio molto elevato di estinzione in natura nel breve termine.
Criticamente in pericolo (CR): Specie che affrontano un rischio estremamente elevato di estinzione in natura nel futuro immediato.
La conservazione di queste specie richiede interventi specifici per proteggere i loro habitat, regolare lo sfruttamento, gestire le popolazioni invasive e ridurre gli impatti del cambiamento climatico.
Testuggine di Hermann - Testudo hermanni
Stato di conservazione: EN - In Pericolo in Italia (IUCN Liste Rosse Italiane)
Le specie presenti nel Regolamento (UE) 1143/2014 sulle specie esotiche invasive, noto anche come Invasive Alien Species Regulation, sono organismi non nativi che, una volta introdotti in un nuovo ambiente, possono causare danni significativi alla biodiversità, all'economia e alla salute umana. Questo regolamento è stato adottato dall'Unione Europea per prevenire, minimizzare e mitigare l'impatto delle specie esotiche invasive attraverso un approccio coordinato e integrato tra gli Stati membri e prevede:
Una Lista delle specie di rilevanza unionale: Il regolamento identifica una lista di specie esotiche invasive di rilevanza unionale. Queste specie sono selezionate in base al loro potenziale impatto significativo e su criteri scientifici. La lista è periodicamente aggiornata in base alle nuove conoscenze e segnalazioni.
Attività di Prevenzione: Gli Stati membri devono prendere misure per prevenire l'introduzione e la diffusione delle specie elencate. Ciò include il controllo delle frontiere, la regolamentazione del commercio e l'educazione pubblica.
Rilevamento precoce e rapida risposta: Gli Stati membri devono istituire sistemi di sorveglianza per rilevare precocemente la presenza di specie esotiche invasive e rispondere rapidamente per eradicarle o contenerle.
Attività di Gestione delle specie già presenti: Per le specie esotiche invasive già presenti sul territorio, il regolamento richiede l'adozione di misure di gestione per ridurre al minimo i loro impatti negativi. Questo può includere il controllo, l'eradicazione o la gestione della popolazione.
Piano d'azione: Gli Stati membri devono sviluppare e implementare piani d'azione per affrontare le specie esotiche invasive, comprese le misure di prevenzione, rilevamento, risposta rapida e gestione.
Cooperazione e coordinamento: Gli Stati membri devono cooperare tra loro e con la Commissione Europea per assicurare un approccio coordinato e integrato. Questo include la condivisione di informazioni e buone pratiche.
Queste misure e la lista delle specie mirano a proteggere la biodiversità europea, prevenendo l'introduzione e limitando la diffusione delle specie esotiche invasive.
Testuggine Palustre Americana - Trachemys scripta
Specie nota per i suoi effetti dannosi sulle specie native e sugli ecosistemi acquatici europei.
Con i dati raccolti all'interno del progetto Wild Coast Adriatic (ex CASCADE) è stato pubblicato un primo articolo scientifico nel novembre del 2023:
Compagnone, F.; Varricchione, M.; Innangi, M.; Di Febbraro, M.; Loy, A.; Stanisci, A.; de Francesco, M.C.; Matteucci, G.; Carranza, M.L. Coastal Biodiversity Assessment Aided by Citizen Science Volunteers: A Look at the Italian Central Adriatic. Land 2023, 12, 2023. https://doi.org/10.3390/land12112023
Questo lavoro è solo il primo risultato che racchiude tante attività ed analisi che la Citizen Science ci ha permesso e ci permetterà di fare se tutti insieme ci impegneremo per il bene del nostro territorio.
Nel dicembre 2024 è stato pubblicato un nuovo studio che esplora il potenziale del progetto Wild Coast Adriatic nel monitoraggio delle specie alloctone:
Compagnone, F.; Varricchione, M.; Stanisci, A.; Matteucci, G.; Carranza, M.L. Exploring the Contribution of a Generalist Citizen Science Project for Alien Species Detection and Monitoring in Coastal Areas. A Case Study on the Adriatic of Central Italy. Diversity 2024, 16, 746. https://doi.org/10.3390/d16120746
Questo studio ha evidenziato quanto la Citizen Science possa essere un importante strumento per l’individuazione di specie aliene, comprese le specie unionali altamente invasive, per le quali esistono specifici protocolli di monitoraggio e individuazione precoce.