Dalle Pergamene del Maestro Lyam, dall'Archivio di Approdo del Re
Giorno 12 | Mese 3 | Anno 375 D.C
"Per secoli il flusso della storia di Westeros è stato intagliato nelle pietre della Cittadella, tramandato da maestro a novizio, inciso nelle pergamene che adornano quegli scaffali ormai inaccessibili a molti di noi semplici servitori della conoscenza. Tutti conoscono la storia di Aegon il Conquistatore, l'età dei draghi, l'ascesa e il declino dei re e delle regine che vennero poi. E tutti ricordano quanto la demenza di Aerys II minacciò di bruciare il regno intero e la sua stessa stirpe.
Quella che è andata persa, o forse ancora mai stata raccontata, è la storia di quello che avvenne dopo quel giorno del 283 DC sul Tridente, dove Re Rhaegar - a quel tempo ancora solo Principe Rhaegar - si scontrò e uccise l'usurpatore Lord Robert Baratheon.
La storia che mi accingo a narrare non è quella della fine di Aerys per mano di un usurpatore. No. La storia che vi porgo è quella del Principe Rhaegar, il Drago di Roccia del Drago, colui che osò sfidare la follia del proprio padre in nome della giustizia, strappando il Trono di Spade dalle mani insanguinate di Aerys prima che il regno sprofondasse nel caos più totale.
Eppure, persino i più saggi tra noi sanno che il destino è un tessitore capriccioso. E così, sebbene Rhaegar abbia salvato il regno dalla follia del padre e dalla furia del Cervo, non poté salvare la sua stessa casa dalla rovina.
Questa è anche la tragica storia di suo figlio, il Re Lucerys, il cui regno portò alla distruzione definitiva di Casa Targaryen e di come a il nostro Re, Daerion I Blackfyre "il Drago Nero" , giunse a Westeros reclamando il diritto del suo sangue di sedere sul Trono di Sapde e salvando tutti noi dalla follia che sembrava essersi impossessata del Sangue di Drago."
Nota OFF: la cononistoria parte dal regno di Aerys in quanto in questo capitolo si trovano i primi cambiamenti alla storia originale del Trono di Spade.
Il regno di Aerys II (262 DC - 283 DC)
Aerys II Targaryen salì al trono nel 262 D.C. succedendo a suo padre Jaehaerys II. Giovane, ambizioso e determinato a riportare il regno ai fasti del passato, scelse come Primo Cavaliere Tywin Lannister, suo amico d’infanzia, il quale si rivelò un amministratore eccezionale. Sotto il governo di Tywin, Westeros conobbe un periodo di stabilità e prosperità, con l’economia in crescita e le istituzioni rafforzate. Aerys, tuttavia, non era un sovrano facile: benché fosse inizialmente affascinante e carismatico, si dimostrò presto capriccioso e difficile da controllare.
Le prime tensioni tra il re e il suo Primo Cavaliere si manifestarono quando Tywin propose sua figlia Cersei in sposa al principe Rhaegar Targaryen, un’alleanza che avrebbe suggellato il potere dei Lannister. Aerys rifiutò con disprezzo, umiliando Tywin e allontanandolo sempre più. Nel frattempo, la sua paranoia cominciò a crescere, alimentata da sospetti di tradimenti inesistenti.
La Ribellione di Duskendale del 277 D.C. fu un evento cruciale nel regno di Aerys II Targaryen, che segnò il punto di non ritorno della sua crescente paranoia.
La città portuale di Duskendale, governata da Ser Denys Darklyn, si trovava da tempo in conflitto con la corona a causa delle tasse elevate imposte dal Trono di Spade. Denys, supportato dalla moglie, Serala di Myr, cercava di ottenere concessioni economiche e maggiore autonomia per la sua città. Frustrato dal rifiuto della corona, Lord Darklyn decise di agire con la forza. Denys Darklyn invitò il re nel suo seggio con la promessa di negoziare un accordo. Aerys, ignorando i consigli del suo Primo Cavaliere Tywin Lannister, accettò l’invito e si recò personalmente a Duskendale, ma appena giunto nella fortezza venne catturato e fatto prigioniero.
Il piano di Darklyn era di usare il re come leva per ottenere concessioni politiche e economiche.
Il prigioniero subì mesi di maltrattamenti e umiliazioni vivendo in condizioni degradanti. Durante la prigionia, il già instabile Aerys II divenne ancora più paranoico, convincendosi che nobili e consiglieri volessero usurpare il trono. Tywin Lannister, furioso per l’incapacità della nobiltà di Westeros di rispondere immediatamente all’affronto pose l’assedio a Duskendale, ma rifiutò di negoziare con i ribelli, preferendo la forza bruta.
La ribellione si concluse grazie al coraggio di Ser Barristan Selmy, uno dei più celebri e rispettati membri della Guardia Reale, che entrò da solo nella fortezza e riuscì a liberare il re senza farsi scoprire. Senza il loro ostaggio, Denys Darklyn e la sua famiglia non avevano più alcuna possibilità di resistere: furono giustiziati in massa per ordine di Aerys.
Dopo lo sterminio del ramo principale di Casa Darklyn, la casata fu salvata dall'estinzione grazie all'intercessione di Ser Barristan Selmy. Ritenendo ingiusto cancellare completamente una delle più antiche e nobili famiglie delle Terre della Corona e addossare ad altri colpe che non gli appartenevano, il cavaliere persuase il Re a concedere il seggio di Duskendale a un cugino lontano di Lord Denys Darklyn, più giovane e non ancora sposato.
Il Re ed il primo cavaliere, tuttavia, imposero dure restrizioni alla casata per evitare future ribellioni. Da quel momento Casa Darklyn subì pesanti tassazioni, limitazioni sui loro diritti feudali e il divieto di mantenere una forza militare significativa. Per il nuovo lord di Duskendale ritrovarsi umiliato e ridotto a una condizione quasi servile, dipendente dalla corona per il proprio sostentamento, era peggio della morte ma si inginocchiò ugualmente al re giurandogli fedeltà.
La prigionia ebbe conseguenze devastanti sulla mente del re che divenne ancora più sospettoso e crudele. Da quel momento in poi Aerys rifiutò di lasciare la Fortezza Rossa, si circondò di piromanti e consiglieri fanatici e iniziò a vedere traditori ovunque.
Con il passare degli anni anche il rapporto con Tywin si deteriorò ulteriormente. Dopo la brutale repressione della ribellione di Casa Reyne e Tarbeck, il re temette che il suo Primo Cavaliere fosse troppo potente.
Nel 280 DC il Principe Rhaegar sposò la Principessa Elia Martell, figlia del Principe di Dorne e Sorella di Doran e Oberyn Martell.
Il Torneo di Harrenhal, tenutosi nel 281 DC, fu un evento destinato a cambiare per sempre la storia dei Sette Regni. Organizzato dal giovane Lord Walter Whent, il torneo fu il più grande della sua epoca e vi presero parte tutti i più influenti nobili di Westeros, inclusi Rhaegar Targaryen, Eddard Stark, Robert Baratheon, Jaime Lannister, Oberyn Martell, Lyanna Stark e i membri della Guardia Reale.
Il torneo aveva un'importanza particolare, poiché molti sospettavano che fosse in realtà un incontro segreto tra nobili insoddisfatti del governo di Aerys II, in particolare per discutere la possibilità di sostituire il re con il principe Rhaegar Targaryen che era considerato più saggio e capace.
Durante i festeggiamenti Jaime Lannister fu nominato membro della Guardia Reale, un'onorificenza che, paradossalmente, gli impedì di diventare erede di Castel Granito scatenando la rabbia di Tywin Lannister che si sentì umiliato e lasciò il torneo in segno di protesta.
Il momento più sconvolgente avvenne alla fine del torneo quando Rhaegar Targaryen vinse la giostra e, invece di incoronare sua moglie Elia Martell come Regina d’Amore e di Bellezza, pose la corona di fiori azzurri sul capo di Lyanna Stark, sorella di Eddard Stark e promessa sposa di Robert Baratheon.
Questo gesto scioccò l’intero reame. Il codice cavalleresco imponeva che il vincitore onorasse la propria moglie o una dama della propria casata, ma Rhaegar scelse una donna del Nord già promessa a un altro uomo. Molti interpretarono il gesto come un segno del suo amore per Lyanna, mentre altri sospettarono che fosse il preludio a una ribellione contro il padre.
Alla fine del Torneo di Harrenhal Elia Martell morì cercando di dare alla luce la principessa Rhaenys, Primogenita del Principe Rhaegar.
Lo stesso anno, pochi mesi dopo il torneo Lyanna Stark scomparve misteriosamente e si diffuse la voce che Rhaegar l’avesse rapita e portata alla Torre della Gioia . Questo evento scatenò la catena di eventi che avrebbe portato alla guerra dell'usurpatore.
Brandon Stark, erede di Grande Inverno, si recò ad Approdo del Re insieme a suo padre, Lord Rickard Stark, con l’intento di sfidare Rhaegar in duello per vendicare l’affronto subito. Tuttavia Rhaegar non era presente e al suo posto i nordici trovarono re Aerys che li accusò di cospirazione e li fece giustiziare barbaramente. Questo atto scatenò la ribellione: Lord Eddard Stark e Lord Robert Baratheon alzarono i vessilli di guerra, seguiti da Lord Tully e Lord Arryn. Mentre Lord Lannister, Tyrell e Martell rimasero fedeli alla corona, “la Ribellione di Robert” sconvolse Westeros, e presto Rhaegar si unì agli eserciti lealisti.
Se il Nord fu compatto nel sostenere la causa della ribellione e l'Altopiano sostenne i Targaryen, la Valle di Arryn e le terre della tempesta furono dissanguate da conflitti interni in quanto alcuni sostenevano il drago e altri il cervo. Da parte sua il principato di Dorne era risoluto nel sostenere i diritti della Principessa Rhaenys (primogenita di Rhaegar e Elia Martell venuta a mancare per il parto poco prima): quando i ribelli delle terre della tempesta ebbero conquistato la supremazia dovettero dunque vedersela con le forze dell'Altopiano e di Dorne, ritirandosi lentamente fino a Capo Tempesta, facendo tuttavia pagare con il sangue ogni vittoria degli invasori.
La battaglia decisiva della guerra contro l'Usurpatore fu combattuta al Tridente nel 283 DC, dove Robert Baratheon e il Principe Rhaegar Targaryen si affrontarono in un duello mortale. Alla fine dello scontro, Robert trovò la morte in modo onorevole e i ribelli furono sconfitti.
Rhaegar, scortato dai suoi soldati, si recò al campo dove i lealisti ribelli avevano preso alloggio, compresi gli Stark di Grande Inverno.
Lyanna Stark, il motivo per il quale Robert Baratheon aveva mosso guerra al Trono di spade, cavalcava al fianco del Principe sotto lo stendardo del Rosso Drago Tricefalo.
Tra lo stupore dei presenti nel vederla viva e con l'uomo che si diceva averla rapita, furono ricevuti da Lord Eddard di casa Stark - sconfitto in quanto alleato di Lord Robert Baratheon.
Passarono un’intera notte a colloquiare con Lord Stark e, successivamente, venne convocato Concilio Ristretto con Lord Tully, Lord Arryn e Lord Stannis Baratheon, che aveva ereditato la Tempesta dal fratello. Quello che accadde durante quel colloquio non è del tutto noto, ma persino i più bellicosi ne uscirono rasserenati.
Rhaegar tornò ad Approdo del Re, accompagnato dagli alfieri di Nord, Terre dei Fiumi e Valle. Quando giunse nella fortezza nessuno mosse un dito per difendere re Aerys il Folle. Rhaegar lo fece arrestare e lo depose confinandolo a Roccia del Drago per il resto dei suoi - brevi - giorni. Rhaegar I succedette a suo padre come nuovo signore dei Sette Regni.
Nello stesso giorno, annunciò a tutta la corte il suo fidanzamento con Lyanna Stark di Grande Inverno. Ci fu chi disse che alla fine persino il terribile Nord si era piegato al Drago, e chi sostenne invece che Lord Stark avesse compreso le vere ragioni di Rhaegar, che amò profondamente quella che divenne la Regina dei Sette Regni.
I maestri sostennero che alla fine i Targaryen avevano rispettato il leggendario patto del Ghiaccio e Del Fuoco, sancito secoli prima Jacaerys Velaryon - figlio di Rhaenrya Targaryen - e Lord Cregan Stark: la casa del Drago e quella del Metalupo avrebbero mescolato il proprio sangue.
283 D.C
Dopo l'imprigionamento e l'esilio di suo padre, Rhaegar venne incoronato come primo del suo nome.
L'Ovest, non toccato direttamente dalla Guerra dell'Usurpatore e mantenutosi fino a quel momento neutrale, si sottomise al sovrano e in seguito continuarono a vivere un periodo di pace sotto la guida di Lord Tywin Lannister. Grazie all'intercessione del nuovo re Rhaegar e dell'Alto Septon, Ser Jaime venne liberato dal giuramento alla Guardia Reale, imposto da Aerys II. In questo modo, Jaime tornò a essere il legittimo erede di Castel Granito, e poco dopo vennero organizzate le sue nozze con Jeyne Farman, rafforzando così le alleanze interne al regno.
Il Nord, dopo la guerra e la conseguente sconfitta, vide le proprie forze drasticamente ridotte a causa della battaglia della Forca Rossa. Tuttavia, la presenza di Lyanna Stark come nuova regina dei Sette Regni permise il perdono per tutti i lord ribelli. Inoltre, vennero fatte concessioni a Barrowton per migliorare i commerci. Diversi attacchi, più o meno dichiarati, da parte degli Uomini di Ferro si verificarono lungo Capo Kraken, ma vennero tutti respinti.
La Valle uscì duramente provata dalla Guerra dell'Usurpatore: molti soldati caddero sul Tridente e molti altri a Città del Gabbiano. La situazione interna risultò frammentaria a causa delle divisioni tra lealisti e ribelli. Questo portò alla convocazione di un Grande Concilio nella Valle, che si concluse con la riconferma del giuramento di lealtà a Casa Arryn, oltre a un rafforzamento della flotta della valle. Numerosi attacchi vennero registrati nel Morso, dove bande di pirati Lorathi e Braavosi colpirono approfittando della debolezza interna.
La Tempesta vide le aree del sud tremendamente colpite da una serie di carestie e pestilenze dovute al passaggio di svariati eserciti durante la guerra dell'usurpatore In tutto il regno il numero di uomini risultò drasticamente ridotto a causa delle perdite durante la guerra. La conseguente mancanza di manodopera favorì una massiccia immigrazione di uomini dall'Altopiano e anche di genti provenienti dall'essos che volevano sfruttare la situazione per arricchirsi. Casa Baratheon, sotto il pugno duro di Lord Stannis riuscì mantenere il controllo della regione governandola con efficienza e usando saggiamente le risorse che loro rimanevano.
Casa Caron si vide ufficialmente riconosciuto il titolo di signore delle Marche grazie ai forti aiuti dati alla ricostruzione del sud, mentre Casa Connington vide una delle nipoti del fedelissimo di Rhaegar, Lord Jon Connington, andare in moglie a Stannis stesso, ricucendo le divisioni che avevano dilaniato la regione.
284 - 289 D.C. - Inizio del Regno e Ribellione dei Grayjoy
I primi anni del regno di Rhegar furono spesi per pacificare completamente il reame: Rhaegar e Lyanna inaugurarono nel 288 D. C un maestoso corteo reale che avrebbe visitato tutti i Sette Regni.
La prima tappa fu Capo Tempesta: fu un segnale a tutto il reame dato che Casa Baratheon fu la principale promotrice della ribellione contro il Trono.
La tappa successiva fu Lancia del Sole dove la principessa Rhaenys, ancora bambina, venne presentata alla corte dei Martell e lasciata li come protetta.
Se l'arrivo a Vecchia Città, dove Rhaegar e Lyanna chiesero la benedizione del Credo, fu un atto dovuto all'Alto Septon, il successivo arrivo ad Alto Giardino fu un segno di riconoscimento della fedeltà dei Tyrell ai Targaryen.
La successiva tappa, quella che avrebbe dovuto essere Lannisport, fu annullata in quanto giunse notizia che la città era stata attaccata via mare dall'autoproclamatosi Re delle Isole di Ferro Balon IX Grayjoy (289 D.C).
La flotta dell'Ovest, capitanata Lord Sebaston Farman, fu costretta a ritirare a Sud fermandosi alle Isole Scudo.
Ser Jaime Lannister si occupò invece di difendere Castel Granito sotto ordine di suo padre Lord Tywin Lannister. Mentre i Redwyne veleggiavano per incontrare la flotta dell'ovest, cosi da respingere la flotta di ferro, a Stannis Baratheon venne comandato di riunire le navi delle Terre della Temepsta per proteggere Approdo del Re: Rhaegar temeva che con la flotta dell'altopiano impegnata la capitale sarebbe stata esposta ad attacchi via mare che la sola flotta Velaryon non sarebbe stata in grado di fronteggiare.
Non aveva tutti i torti.
Le spie del suo Maestro dei Sussurri avevano riportato notizie di strani movimenti all'est: nell'Essos la Compagnia Dorata, la leggendaria compagnia mercenaria che aveva sempre sostenuto le rivendicazioni di casa Blackfyre, storico ramo cadetto ribelle di casa Targaryen, era in movimento presso Volantis, e Lys, Myr e Tyrosh avevano nuovamente messo da parte i loro conflitti ed erano in procinto di schierare le loro flotte, unite sotto un unico vessillo per schierarsi contro un unico nemico. I sospetti divennero certezza quando tali flotte iniziarono a veleggiare verso la Baia delle Acque Nere, dove vennero respinte da Lord Vaemond Velaryon, Lord Andar Royce detto "Lingua di Bronzo" e da Lord Terrance Redfort che perse un braccio nel corso della battaglia. Le navi di casa Tarth ed Estermont tagliarono la fuga delle navi essosi sopravvissute, affondandone e catturandone molte.
La guerra si concluse un anno dopo, quando le flotta dell'Altopiano e dell'Ovest assalirono le Isole di Ferro, sottomettendo Harlaw prima di veleggiare verso Pyke: sotto le sue mura perse la vita Lord Tywin Lannister, e Jaime Lannister gli succedette come Lord Supremo delle Terre dell'Ovest, vendicandolo espugnando la fortezza e uccidendo il sedicente Re Balon e i suoi due figli maggiori. Sebbene il costo in vite umane fosse stato altissimo le Isole di Ferro erano state messe a ferro e fuoco, le sue casate ridotte all'impotenza: con un regio decreto venne imposto alle casate dell'arcipelago il divieto di possedere più di un tre navi da guerra.
A Balon Greyjoy succedette Theon Greyjoy, ancora giovane e insieme alla sorella divenne ostaggio del Trono di Spade, e sarebbe rimasto a corte mentre Lord Paxter Redwyne sarebbe rimasto a presidiare le Isole di Ferro e avrebbe custodito Asha come castellano di Pyke in nome del giovane lord Greyjoy.
290 - 310 D.C.
Dalla fine della Ribellione di Robert, Rhaegar e Lyanna cercarono costantemente di generare un Erede al Trono di Spade, senza successo: in vertà Rhaegar aveva già una possibile erede, la principessa Rhaenys Targaryen nata dal suo primo matrimonio con Elia Martell, ma costei non era una figlia di Lyanna ed il suo sesso femminile non la rendeva idonea ad ereditare il trono. Rhaegar desiderava ardentemente che Lyanna che concepisse il figlio del ghiaccio e del fuoco come taluni lo sentivano ripetere: vennero convocati guaritori da tutto il continente occidenti e persino maegi dal continente orientale quando i maestri della cittadella fallirono. Solo nel 298 la Regina Lyanna rimase incinta e l'anno successivo nacque (299) il primogenito della coppia: Lucerys Targaryen. Il bambino venne nominato erede del trono di spade. Il nome che era stato scelto dai genitori si rivelò sfortunato: come il figlio della Principessa Rhaenyra al tempo della danza dei draghi, il principe Lucerys non presentava traccia dei tratti fisici tipici dei valyriani, e benché fosse in tutto e per tutto il degno erede di suo padre come dimostrò crescendo, nacquero molte malelingue in merito alla sua nascita.
Le malelingue aumentarono quando nel 303 D.C ad Approdo del Re ci fu una grande festa: le due principesse di casa Targaryen, Danerys la sorella del re e Rhaenys la sua primogenita, vennero date in rispettivamente in sposa ad Osric Arryn - figlio di Lord Jon Arryn e Lysa Tully - e Quentyn Martell erede del principato di Dorne in seguito alla morte di sua sorella maggiore Arianne. Al matrimonio il principe Viserys Targaryen conobbe quella che sarebbe diventata la sua sposa Cersei Lannister: nonostante la differenza di età questo matrimonio venne fortemente caldeggiato dalla regina Lyanna che voleva rinsaldare l'alleanza tra casa Lannister ed il Trono. Tutti poterono osservare, in quell'occasione, la bellezza quasi inumana di Rhaegar e dei suoi fratelli confrontata all'aspetto ordinario di Rhaenys Targaryen e del
Fratellastro Lucerys che al tempo aveva soli 4 anni. Forse il seme di Rhaegar era debole? Forse entrambe le sue spose si erano viste costrette a concepire una progenie bastarda pur di dare un'erede al trono di spade? La leggenda di Rhaenyra Targaryen e dei suoi figli bastardi si stava forse ripetendo più di 100 anni dopo?
Un anno dopo, nel 304 D.C., la felicità si mescolò alla tragedia quando Viserys convolò a nozze con la sua promessa sposa e Lyanna partorì la sua ultima figlia Daenys morendo però nell'atto di darla alla luce.
La perdita della sua regina rese Rhaegar inconsolabile.
Si racconta che il sostegno ed il consiglio del giovane Renly Baratheon, fratello minore di Lord Stannis Baratheon, gli fosse molto prezioso. Il sovrano lo volle nel proprio concilio ristretto in qualità di Maestro delle Leggi, ma 3 anni dopo lo elevò alla carica di suo Primo Cavaliere: Renly era amabile e scaltro, pronto ad elogiare tanto quanto a farsi beffe dei suoi nemici e alcuni malignavano che i figli che aveva avuto con Margaery Tyrell, figlia di Lord Mace Tyrell non fossero suoi.
Nel 308 D.C. le fortune di Lord Renly Baratheon aumentarono quando eredito il seggio di Capo Tempesta dal fratello morto senza aver generato figli.
Ma la sua ascesa non era finita.
Nel 310 D.C Rhaegar morì a causa di una complicanza respiratoria lasciando 2 figli ancora infanti e disponendo nel proprio testamento che il proprio erede Lucerys fosse posto sotto la custodia di un consiglio di reggenti.
Quello che sarebbe stato ricordato come il "Lustro dei Reggenti" vide la stella di Renly Baratheon splendere più che mai. Essendo l'unico esecutore del testamento di Rhaegar, scelse personalmente i reggenti: Lord Rayford Rosby, Ser Harrold Wendwater, Lord Maldon Massey e infine Ser Perkin Staunton, nessuno dei quali particolarmente potente o influente.
Le grandi casate di Westeros non vennero prese in considerazione per quello che riguarda la tutela dei principi nonostante i rapporti di parentela con casa Targaryen.
Casa Baratheon si ritrovò a dominare de facto tutto il regno.
Il principe Lucerys, allora 11enne, fece buon viso a cattivo gioco assecondando i reggenti e sparendo dalla vita pubblica insieme alla sorella minore.
Gli anni del dominio di Renly Baratheon videro un rifiorire dei commerci e una corte molto più festosa di quanto non si ricordasse da decenni.
Guitti, musici e saltimbanchi allietavano le sale della fortezza rossa e bardi componevano poemi in onore della bellezza di Margaery Tyrell e delle sue figlie.
I principi reali comparivano di rado in pubblico e lo stesso principe Viserys con la sua consorte Lannister erano una presenza sgradita e sempre più marginalizzata.
Di fatto il primo cavaliere del re e reggente si comportava come se fosse lui stesso il sovrano dei sette regni respingendo ogni pretesa da parte di Arryn, Martell, Lannister e Stark.
L'arroganza di Lord Baratheon arrivò a sfiorare vette altissime quando stabilì il matrimonio tra il 15enne principe Lucerys e la propria figlia maggiore Floris Baratheon.
Il matrimonio si sarebbe celebrato subito se Floris non fosse caduta malata verso la fine del 314 D.C.
Questo diede tempo al Principe Viserys di farsi forte con il concilio dei Reggenti promuovendo la protesta dei Lord Supremi di Westeros: Lucerys Targaryen avrebbe dovuto sposare preferibilmente la sua sorella minore non la figlia di una casata che si era macchiata di tradimento pochi decenni prima.
Si racconta che fu probabilmente l'oro dei Lannister a permettere a Viserys di comprare la fedeltà delle guardie di palazzo e delle cappe dorate di Approdo del Re, fatto sta che Renly Baratheon non si aspettava di essere deposto il Giorno del Nome del giovane Lucerys insieme ai reggenti: essi vennero imprigionati e una moltitudine di corvi venne mandata in ogni angolo del regno per richiamare a corte i Lord e le Lady che Renly aveva tenuto lontano.
Tutti avrebbero dovuto presenziare all'incoronazione del nuovo sovrano e tutti giunsero per assistere.
Alla fine della cerimonia rimasero a corte come ospiti della corona fino al mese successivo quando il giovane Re prese in moglie la cugina Tyshara Targaryen, figlia di Viserys.
Nel 315 D.C., all'età di 16 anni, Lucerys Targaryen fu incoronato Re dei Sette Regni ponendo fine al cosiddetto "Lustro dei Reggenti". Il suo regno iniziò sotto il segno della riconciliazione: dopo aver deposto Renly Baratheon e i suoi collaboratori, il giovane sovrano richiamò a corte i Lord Supremi di Westeros, promettendo di restaurare l’equilibrio del potere e il rispetto delle antiche alleanze.
Tuttavia, già nei primi anni del suo regno, si manifestarono segni di insicurezza e sospetto da parte del re. Le malelingue sulla sua nascita illegittima non si placarono, alimentate dall'aspetto fisico di Lucerys, troppo diverso dai tratti valyriani della sua famiglia. I suoi capelli neri e gli occhi grigi, eredità della madre Lyanna Stark, lo rendevano un'eccezione evidente tra i discendenti di Valyria, spingendo molti a mettere in discussione la sua legittimità.
Questi dubbi, alimentati da oppositori segreti e cortigiani ambiziosi, condussero Lucerys a sviluppare una paranoia sempre più acuta. Il sospetto di complotti contro di lui divenne una costante, e il re iniziò a circondarsi di una ristretta cerchia di consiglieri leali tra i quali figurava il principe Viserys.
In un primo momento il giovane re si affidò completamente allo zio ma nel corso dei mesi, e poi degli anni, arrivò gradualmente a pentirsi di avergli conferito il potere e l’influenza del primo cavaliere del re: Viserys alternava momenti di estrema cortesia e riverenza nei suoi riguardi, e di cordialità verso i membri del concilio ristretto e della corte, a improvvise esplosioni di rabbia, alcune volte anche nei confronti del nipote.
Prese a esercitare le funzioni del sovrano licenziando e convocando secondo il proprio capriccio i membri del concilio di Lucerys senza prendersi nemmeno la briga di informarlo.
Voci riguardanti una vena di follia, ereditata forse da suo padre, iniziarono a circolare sempre più insistentemente: in effetti da bambino Viserys aveva dato molte perplessità alle sue baile e ai precettori, ma il vecchio Re Aerys II le aveva sempre soffocate.
Forse Lucerys avrebbe potuto fare qualcosa per arginare l’insorgere di un nuovo problema interno alla sua corte se non avesse dovuto fronteggiare un nuovo attacco alla sua sovranità: l’arrivo di Aurion “Stella Cremisi” Blackfyre.
318 - 320 D.C - Settima ribellione Blackfyre
Le spie che riportarono al sovrano voci riguardanti questo nuovo pretendente Blackfyre, sottolinearono il fatto che egli non venisse da Tyrosh come i suoi predecessori ma dalla Grande Volantis: a quanto pare la stirpe del Drago Nero non si era estinta con Maelys il Mostruoso come tutti credevano e che un ramo della famiglia avesse trovato rifugio presso qualche misterioso protettore.
Con il supporto di Volantis e un re ancora giovane sul Trono di Spade, questo usurpatore credeva forse di avere successo come non era accaduto per tutti i suoi predecessori.
Aurion "Stella Cremisi" Blackfyre imbastì una grande flotta sulla quale imbarcò, come era prevedibile, la leggendaria compagnia dorata fondata da Aegor Rivers.
In quegli anni essa era guidata Amos Bittersteel, discendente come Aurion da Aegon IV Targaryen.
Aurion riconobbe Amos Bittersteel come proprio congiunto e suddito, promettendo ai nobili capitani della compagnia dorata di restituire loro i feudi perduti dopo aver annientato quelli che considerava dei ribelli. Le sue proclamazioni ebbero l’effetto di unire le grandi case di Westeros alla causa del giovane Re Lucerys, il quale godetto da subito di un vasto consenso. Fu l’inesperienza e la volubilità del suo primo cavaliere, Viserys, il suo peggior nemico: nella sua brama di tenere tutto quanto sotto il proprio controllo, pur non possedendone le capacità o il carisma, consentì ad Aurion e al suo esercito di lanciare un attacco imponente a Tarth, Estermont, Rain House, Weeping Town, il Tor e Wyl creando una solida testa di ponte: di fatto aveva il controllo di tutto il Bosco delle Piogge e del versante marittimo orientale di Dorne.
A sua disposizione l’usurpatore aveva forze d’elite essosi e numerose macchine da guerra.
La caduta di un terzo delle Terre della Tempesta nelle mani di Aurion “Stella Cremisi” si doveva anche alla rovina di casa Baratheon dopo la fine di Renly Barathoen: Capo Tempesta aveva un castellano, Adrian Celtigar, con al comando poche truppe, e l’erede di Renly era di fatto un ostaggio prigioniero nella propria casa, privo di autorità. Né le grandi case della regione avevano intenzione di sottomettersi a un Celtigar.
Mentre Dorne organizzava le truppe per riconquistare i feudi occupati, le Terre dell’Ovest, libere dalla minaccia delle Isole di Ferro, inviarono il meglio della loro nobiltà con vaste forze al seguito, mentre i signori dell’Altopiano si mossero via Terra per rafforzare le marche dorniane ed impedire alle forze Blackfyre di Espandersi in quella direzione.
Furono le truppe della Valle di Arryn ad unirsi a quelle delle Terre della Corona, che viaggiarono via terra e via mare per tagliare ad Aurion ogni via di fuga: il Trono di Spade stava per trasformare il nuovo regno del sedicente Re Aurion I Blackfyre in un cimitero.
Costui comprese di doversi ritirare nell’Essos troppo tardi: si trovava a Estermont a organizzare il trasporto delle sue forze a Tyrosh quando le flotte di Lucerys assalirono la sua bloccandolo sull’isola.
Aurion “Stella Cremisi” perse la vita nell’ultima battaglia avvenuta sull’isola, conosciuta come la Giustizia del Drago, dove fu Lucerys Stesso ad ucciderlo e giustiziarlo.
Molti sopravvissuti della Compagnia Dorata a quel punto fuggirono in rotta tornando verso Volantis, riuscendo in ultimo a recuperare Blackfyre prima che finisse nelle mani Targaryen.
320 - 343 D.C
L’incompetenza di Viserys era costata a Lucerys I una guerra sanguinosa e nel caso peggiore avrebbe potuto costargli addirittura la corona.
Il sovrano, inorgoglito dalla vittoria ma consapevole che essa sarebbe potuta essere più grande e convinto di essere sembrato uno stolto nel farsi sorprendere da una cosi potente forza d’invasione di cui avrebbe dovuto essere informato molto prima, si scagliò contro il proprio Primo Cavaliere.
In seguito ad un furioso litigio lo destituì dalla sua carica per poi bandirlo da corte. Quando Viserys, in preda alla rabbia, portò la propria famiglia ed i propri armati a Roccia del Drago, agli inizi del 321, la misura fu colma: il possesso dell’isola era appannaggio dell’erede regale, che Lucerys ancora non aveva, ed occupandola Viserys stava affermando davanti a tutto il Regno di essere di fatto l’erede del Re. Un Re di cui molti dubitavano la paternità e quindi il diritto a regnare.
La rabbia del sovrano crebbe luna dopo luna ma sua moglie fece il possibile per placarla parlando in favore di suo padre.
Quando Viserys rifiutò di abbandonare la fortezza per la terza volta, Lucerys dichiarò pubblicamente che “avrebbe sradicato la serpe da sotto le rocce in cui si era rifugiata”.
Con l’aiuto delle forze Velaryon assediò l’isola, la espugnò in seguito ad una battaglia sanguinosa nella quale perse la vita Lord Vaemond Velaryon.
Viserys ed i suoi figli vennero trascinati fuori dal castello e Lucerys li avrebbe sommariamente giustiziati se non fosse stato per le richieste di pietà Cersei Lannister e di sua figlia Thyshara, sposa di Lucerys: mentre Viserys venne segregato nelle Celle Nere della Fortezza Rossa, i suoi figli vennero rinchiusi nelle Cripta delle Vergini del castello.
Cersei venne rimandata all’Ovest dal Lord suo Fratello.
La storia non ha mai accertato se i giovani Aegon e Maekar fossero complici del padre o mal disposti verso sovrano loro cugino, ma Lucerys decise di tenerli segregati fino a quando non avesse ritenuto che gli fossero assolutamente fedeli.
I principi non sarebbero mai stati liberati: nel 325 entrambi morirono per cause apparentemente naturali - come venne accertato dal Maestro Ludwig della Fortezza Rossa - ed i loro corpi esibiti alla corte e al popolo nel corso di solenni funerali.
Thyshara non ebbe modo di piangerli come avrebbe forse voluto perché rimase incinta del suo Re nello stesso anno. Nel 326 DC la regina diede alla luce due gemelli dalle chiome scure: vennero chiamati Baelor e Visenya, ma la loro nascita non arrecò grande gioia a Lucerys che sperava che nei figli i tratti Valyriani più predominanti della moglie fossero maggiormenti visibili, così da spegnere una volta per tutte le malignità che aleggiavano attorno a lui e al suo regno già dalla sua nascita.
La scelta di Lucerys di non nominare un Primo Cavaliere venne accolta con sgomento dalla nobiltà di Westeros sebbene molti la giustificassero considerando la sfortuna che il sovrano aveva avuto con suo zio Viserys e Renly Baratheon prima di lui.
Alla guida del proprio concilio ristretto il sovrano si dimostrò ancora più dispotico e collerico di chi lo aveva guidato prima: era sempre sospettoso di tutto e tutti e non mancava mai occasione per ricordare a chiunque - corte compresa - che lui fosse il legittimo Re.
Serbava rancore mortale per offese molto spesso solamente percepite e mai effettivamente avvenute, ed era divorato da un crescente risentimento nei riguardi di chiunque, del tutto incapace di perdonare e dimenticare ogni genere di affronto.
Negli anni successivi iniziò a circondarsi solo di adulatori e di persone disposte a compiacerlo, iniziando a dilapidare le casse reali in banchetti, feste e giostre per accattivarsi il favore altrui e mostrare il proprio potere e la propria ricchezza.
Molti lord minori e membri del concilio provarono a far ragionare il Re nei primi anni, tuttavia quello che ottennero fu di essere banditi dalla corte, o di vedersi mozzata la lingua nei casi più gravi: le mutilazioni misero fine a ogni tentativo di persuaderlo ad una maggiore mitezza.
Anche coloro che furono semplicemente banditi, tuttavia, finirono per morire tutti negli anni successivi, in circostanze sospette: le malelingue che identificavano nel re la causa di questi sfortunati incidenti iniziarono ad aumentare, e presto Lucerys I Targaryen venne conosciuto come “Re Macellaio”. Tra i nomi dei Lord “sfortunatamente venuti a mancare” figuravano anche quelli di Lord Jason Staunton e di Lord Rogar Massey.
Anche i tentativi della sorellastra Rhaenys Targaryen e di Daenerys sua zia, avvenuti tra il 331 ed il 333 DC, non ottennero alcun effetto sull’umore del sovrano, che anzi le bandì dalla propria vista.
Lucerys spese anche molti soldi - presi in prestito alla Banca di Ferro - per arruolare assassini e condurre indagini in essos alla ricerca di altri sedicenti Blackfyre e cospiratori che avrebbero potuto minacciare il suo regno: davanti alla corte si mostrava un re dal pugno ferreo ma mai instabile, e solo nel privato e con il Concilio dava libero sfogo a tutte le sue ansie e ossessioni.
I cortigiani che dalla sua nascita non avevano mai smesso di sussurrare in merito al colore dei suoi capelli e dei suoi occhi ora lo facevano con maggiore scaltrezza per paura di essere colpita dalla sua collera.
Nel suo concilio ristretto passarono molti lord e lady, ma tra questi quelli che rimasero più a lungo in carica furono Lady Ellaria Yronwood come Maestra dei Sussurri, Lord Adrian Celtigar come Maestro del Conio e Lord Vadris Bar Emmon come Maestro delle Leggi.
Il principe Quentyn Martell, marito della Principessa Rhaenys Targaryen, negli anni successivi al litigio tra la moglie ed il fratellastro, cercò di mediare una riconciliazione.
Lucerys si mostrò persuaso a mettere da parte i vecchi malumori nel 338 D.C, invitando a corte una delegazione di Dorne per conoscere i propri nipoti.
Fu in quell’occasione che, tuttavia, il Re fece ben comprendere quanto in vero non avesse alcuna voglia di seppellire il passato.
Nel corso del banchetto in onore dei propri ospiti furono pronunciate molte parole di riconciliazione ed elevati molti brindisi, e nessuno si sarebbe mai aspettato quello che avvenne dopo: Quentyn Nymeros Martell venne accusato di cospirare ai danni della corona ed il principe Jaehaerys Martell trattenuto per essere interrogato.
Alla principessa Rhaenys e alle sue figlie venne graziosamente lasciata la scelta di restare a corte in vista del processo o tornare a Dorne: era sottointeso il fatto che qualunque iniziativa ostile da parte del Principato avrebbe significato la condanna a morte per il Principe, il suo erede ed i nipoti di sesso maschile trattenuti.
Rhaenys scelse di tornare a Lancia del Sole e Lucerys non si rese conto di aver fatto un passo verso la propria deposizione. Ovviamente il re non aveva nessuna intenzione di processare il Principe di Dorne ed i suoi congiunti, ma solo di mostrare la sua forza e trattenerli come ostaggi presso la corte, così da tenere l’intera Dorne sotto scacco.
La principessa Rhaenys di Dorne vide quanto più chiaro possibile come la lenta discesa di suo fratello nell'oblio era qualcosa dal quale nessuno - se non se stesso - lo avrebbe salvato. E forse nessuno sarebbe stato davvero capace di salvarlo.
Alcuni membri del concilio ristretto avevano già iniziato a dubitare della stabilità del Re e della sua capacità di regnare in maniera giusta: le ombre che lo seguivano dalla nascita avevano completamente offuscato tutto il buon retaggio che suo padre gli aveva lasciato.
Tra questi Ellaria Yronwood, maestro dei sussurri di Lucerys, aveva già da tempo iniziato a non riportare completamente le notizie provenienti dall'Essos sulla ricerca dei fantomatici pretendenti Blackfyre che Lucerys aveva intenzione di estinguere.
Era venuta a conoscenza, già nel 330 D.C, dell'esistenza di ragazzi di sangue Blackfyre, figli di Aurion, ma tuttavia non aveva riportato tale notizia al Re.
Dopo l'arresto del Principe Quentyn Martell e dei suoi figli, le infomrazioni che aveva deciso di tenere per se finirono in mano a Rhaenys che era disposta a qualunque cosa per proteggere la sua famiglia: Lucerys stava distruggendo tutto quello che suo padre aveva per anni costruito con pace e sacrificio e minacciava la vita dei suoi figli e di suo marito.
Decise, dunque, di incontrare Ellaria Yronwood - alla quale si aggiunsero le voci di Vadris Bar Emmon e Adrian Celtigar - presso Capo Tempesta.
L'incontro fu possibile grazie all'intercessione presso Edward Baratheon, figlio di Renly presso il quale per anni (forzato) Adrian Celtigar aveva fatto da castellano e - di fatto - reggente della Tempesta.
Le spie di Ellaria Yronwood furono pagate per non riportare al Re di quell'incontro.
Dalla fine della guerra la Tempesta era sempre stata vista come ribelle, soprattutto dopo il dominio di Renly, e tenute sotto scacco dal Re: il risentimento sempre più crescente era terreno fertile per quello che sarebbe avvenuto.
All'incontro presenziarono Lord Edward, la principessa Rhaenys e sua figlia maggiore Kissara, Lord Adrian Celtigar, Lord Vadris Bar Emmon e, sorprendentemente, Monford Velaryon fratello minore di Lord Addam.
Il giovane Velaryon, sposato a una Darklyn, covava un profondo risentimento verso la famiglia e abbraccio facilmente la causa.
Decisero di raggiungere l'Essos per incontrare - a Volantis - i tre giovani Blackfyre.
Al viaggio, per ovvi motivi, parteciparono solo Monford Velaryon e lady Ellaria Yronwood. Rhaenys rimase a Dorne per mantenere il controllo sul principato in quel momento delicato e gettare i semi della ribellione verso il Trono di Spade.
Quando Monford ed Ellaria raggiunsero Volantis nel 339 D.C trovarono tre ragazzi che godevano della protezione di Lord Xaeryon Vhassar in quanto suoi nipoti e, sorprendentemente, i loro Draghi: il sangue Valyriano aveva fatto schiudere 3 uova e quelle stesse erano state nascoste accuratamente agli occhi del mondo anche se negli anni in cui Lucerys aveva provato ad uccidere i bambini il segreto aveva rischiato di venire alla luce.
Ellaria espose a lord Xaeryon, a Aelora (la madre dei ragazzi e figlia del Lord) e ai ragazzi la situazione sul continente occidentale da dopo il tentativo di conquista da parte di Aurion e fece leva sul fatto che gli Dei - chiunque questi fossero - avevano deciso di benedire casa Blackfyre e Vhassar con i draghi: cosa che i Targaryen avevano perso da tempo.
Il più grande dei figli maschi di Aelora e Aurion, Daerion, impugnava Blackfyre ed era abile nel combattimento grazie al tempo che egli stesso aveva passato con la Compagnia Dorata e questo lo rendeva un degno erede non solo dei Blackfyre ma direttamente di Aegon il Conquistatore. Con i draghi i blackfyre avrebbero potuto prendere il regno.
L'incontro durò alcuni giorni ai termini dei quali raggiunsero un accordo: Daerion e i suoi fratelli avrebbero tentato di prendere il trono di spade con il supporto di Capo Tempesta e Lancia del Sole e diverse delle casate delle Terre della Corona alle quali Re Lucerys aveva fatto affronto, tra cui i Velaryon, Celtigar, Bar Emmon, Massey e Darklyn. Oltre che di Volantis e la compagnia Dorata, in cambio avrebbero dovuto cedere al Principato di Dorne un uovo di drago - appena questo fosse stato disponibile - e la possibilità di restare Indipendenti, oltre che riconsegnare il legittimo Principe di Dorne ed i suoi eredi alla propria sposa.
La delergazione Westerosi torno nel continente, portando con se tuttavia il giovane Daerion: neanche lui aveva i capelli argentei del sangue di Drago, ma di un biondo chiarissimo ed occhi viola. Venne spacciato come un bastardo nato a Norvos da una prostituta di Lys e si mischiò - tra il 339 ed il 341 DC - alla popolazione Westerosi. In segreto prese lui stesso contatti con i lord dissidenti e fece buon viso a cattivo gioco conoscendo sia quelli che sarebbero stati i propri alleati che i propri avversari.
Conobbe di persona la Principessa Rhaenys e Lord Eddard Baratheon insieme ai lord delle Terre della Tempesta e quelli di Dorne, promettendo loro maggiore autonomia anche se casa Baratheon - per qualche motivo - non chiese l'indipendenza come fece Dorne.
Il lavoro del concilio ristretto, rallentato dai 3 che ormai da tempo non supportavano più il trono, fu lento e non comprese effettivamente la minaccia che stava per incombere sul continente, tantomeno il Re ne fu a conoscenza.
Agli inizi del 342 DC Daerion tornò in Essos per ricongiungersi con i fratelli e gli eserciti per dare il via all'invasione a metà dello stesso anno.