ADOTTIAMO un approccio femminista intersezionale basato sull'idea che le differenze (non solo di genere, ma anche di età, nazionalità, etnia, orientamento sessuale, status sociale e religione) sono un valore aggiunto, uno strumento per contrastare la discriminazione.

SUPERIAMO  l'approccio classico in base al quale le donne sono considerate diverse dal punto di vista biologico, intellettuale, comportamentale.

CONSIDERIAMO l'equità un concetto più ampio rispetto a quello riduttivo delle quote rosa, che può essere valorizzata tramite la collaborazione tra generi differenti.

RICONOSCIAMO gli ostacoli nella progressione di carriera che penalizzano le donne.

PROPONIAMO la rappresentatività e la visibilità delle ricercatrici ed esperte donne nei media e negli eventi scientifici, scoraggiando pratiche come il "maneling" e il "mansplaining".

SUPPORTIAMO la necessità di una mappatura su scala nazionale delle politiche per la diversità e l'inclusione promosse nelle Università italiane.

PRATICHIAMO la condivisione della conoscenza per diffondere una consapevolezza diffusa sulle questioni legate all'equità e superare le visioni individualiste dei fallimenti.

PARLIAMO di queste tematiche dentro We-WISER,  uno spazio digitale, perché se non ne parliamo, non esistono!