Gli “Ospedali” e la Pietà
Le guerre frequenti, le carestie e le epidemie riempiono da sempre Venezia di orfani e trovatelli; fin dal XIV secolo esistono pertanto degli orfanotrofi, che assumono col tempo il nome di ospedali. Al tempo di Vivaldi gli ospedali attivi sono quattro, due di origine medievale (i Mendicanti e la Pietà), e due di istituzione cinquecentesca (gli Incurabili e l’Ospedaletto); essi beneficiano del sostegno economico dei privati e ricadono sotto il controllo amministrativo e istituzionale del governo veneto.
Il collegio della Pietà è esclusivamente femminile. Fra le attività didattiche dell’ospedale, la musica occupa fin dal XVI secolo un posto fondamentale soprattutto in relazione al servizio liturgico: presso l’istituto è attivo pertanto un coro e, nel corso del Seicento, conformemente all’evoluzione della prassi musicale, acquista un peso crescente l’insegnamento degli strumenti. Fra i motivi dell’importanza attribuita all’istruzione musicale possiamo individuare, oltre al ruolo educativo assegnato alla disciplina, anche ragioni di natura economica.
Poter far fronte alle esigenze della liturgia dell’ospedale con forze proprie consente un notevole risparmio; le esibizioni musicali, inoltre, sollecitano l’attenzione dei privati nei confronti dell’istituzione. A questo proposito è interessante ricordare come, nel corso del Settecento, si consolidi l’uso di affittare i banchi (i cosiddetti “scagni”) ai devoti che assistono alle funzioni nelle chiese annesse agli ospedali.
Alla Pietà le coriste vengono selezionate con rigore e affidate a una maestra scelta fra le ospiti più anziane. Ci si avvale poi di collaboratori di vario genere. Il 1° settembre 1703 Antonio Vivaldi, che da pochi mesi è stato ordinato sacerdote, viene chiamato dal Pio Ospedale della Pietà come maestro di violino. Più tardi, nel 1716, il suo ruolo si trasforma in quello di “maestro di concerti” con un impegno più limitato sul versante didattico, ma con più obblighi su quello compositivo.
Volete fare un salto all'epoca di Vivaldi? Frequentare i luoghi in cui insegnava e componeva musica? Ecco allora ciò che fa per voi!!
Uno dei principali ambienti in cui operò Vivaldi era appunto l'Ospedale della Pietà. Quest'ultimo fu fondato nel 1346 da , fra' Pietro d'Assisi che si volse alla ricerca di nuove case da affittare dato che crebbe nel tempo il numero degli orfanelli bisognosi di assistenza ed essendo oramai insufficiente lo spazio del piccolo ospizio. Desideroso che continuasse l'attività anche dopo la propria morte, fra' Pietro d'Assisi chiese ed ottenne dal Papa la “dispensa” che redasse il 12 luglio del 1348. Morì l’anno seguente, nel 1349.
La forte speranza nutrita dal frate che la sua attività continuasse non andò delusa e nel 1388 nuove case vennero ad aggiungersi al nucleo originario e fu perciò possibile dare inizio al primo ampliamento edilizio, al quale seguì un secondo ingrandimento nel 1493 ed infine un terzo nel 1515, quando tutto il complesso fu unificato, venendo sgombrata la sede originaria.
Alla caduta della Repubblica (1797), l'Ospedale sopravvisse indenne ai decreti napoleonici di soppressione e venne amministrato direttamente dal Comune fino al 1807, quindi fino al 1826 dalla Congregazione di Carità e poi dal Governo Austriaco. Nel 1935 divenne “Istituto Provinciale per l’Infanzia S. Maria della Pietà”. Ancora oggi svolge la sua funzione di ricovero ed assistenza per l'infanzia abbandonata, così come volle fra’ Pietro d’Assisi.
Oggi la Pietà ha reso disponibile ai residenti, agli studiosi ed ai turisti il giacimento culturale proveniente dal secolare percorso compiuto dall’Istituto attraverso le trasformazioni civili e sociali della città di Venezia e del suo territorio. Il Piccolo Museo desta interesse e stupore per i preziosi strumenti barocchi e per il costante ricordo della presenza del grande compositore Antonio Vivaldi. Inoltre per conseguire la tradizione l'Ospedale della Pietà fornisce alloggio ai pellegrini, alle famiglie e agli studenti che potranno così alloggiare nell'importante edificio del centro storico.
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www.pietavenezia.org/it/istitituto/casa_per_ferie/