Chi siamo

Osvaldo Carbonari e Sonia Defranceschi, pensionati e residenti a Trento. Siamo sposati dal 1984. Abbiamo una figlia, Valentina, nata nel 1986.

Fino al 2003 abbiamo trascorso le vacanze in strutture alberghiere e/o presso villaggi turistici. Nel 2004, assieme ad altre due famiglie, siamo andati in Svezia e Danimarca con il  camper. E' stata una bellissima ed entusiasmante esperienza. Da allora il camper è diventato il nostro "mezzo" principale, sia per passare le vacanze che per visitare e viaggiare. Nei primi tre anni abbiamo utilizzato dei camper a noleggio, dal 2007 viaggiamo con un nostro mezzo: "Denver one" e dal 2019 con  "Denver two". 

Attraverso questo sito web, "molto elementare" vogliamo raccontare alcuni viaggi effettuati, pubblicando i diari realizzati o semplici fotografie scattate nei vari posti visitati.

Perché il camper

Viaggiare a bordo di un camper permette di spostarsi on the road, scoprendo posti inediti e immersi nella natura senza però rinunciare ai comfort di casa. La cucina sempre a portata di mano, i propri abiti non stipati in un trolley. E consente di portare tutti gli strumenti che servono per praticare sport o il proprio hobby.

Una vacanza in camper non ha mete prefissate. L'unica strada tracciata è la nostra volontà. Possiamo andare dove ci porta l'umore, cambiare itinerario a seconda del tempo meteorologico o del bivio trovato lungo la statale, scegliere la meta all’ultimo e cambiarla in corsa. Il camper è la soluzione ideale per una vacanza anche con il proprio amico a quattro zampe

Inaspettatamente arriva qualche giorno di libero? Un ponte breve? Basterà mettere in moto e partire.

Viaggiare liberi all'aria aperta incentiva la socialità e l'instaurarsi di rapporti d'amicizia. In camper il viaggio è allo stesso tempo meta e casa. Una vacanza in camper è incentrata sul viaggio e sull'esperienza dall'inizio alla fine.

La parte migliore è che la scelta è nostra!

Nessun uccello vola appena nato, ma arriva il momento in cui il richiamo dell’aria è più forte della paura di cadere e allora la vita gli insegna a spiegare le ali.“                                                                                                              Luis Sepúlveda 

dal libro: Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico