Il progetto
La pandemia Covid-19 ha messo in evidenza le fragilità del nostro sistema educativo, sociale e sanitario nel presidiare stimoli e opportunità di salute per gli adolescenti e per i giovani.
Le attuali raccomandazioni dell’OMS (2020) indicano, alcuni fattori protettivi per la loro salute. Tra questi ci sono l’attività fisica, le relazioni sociali e uno stile di vita sano e attivo. In particolare, OMS prescrive un’ora di attività fisica giornaliera.
Il progetto “UN’ORA AL GIORNO” è il recepimento di tali raccomandazioni rivolte ai ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni da parte dei Comuni di Airasca, Bruino, Cercenasco, Piscina, Scalenghe e Vigone al fine di supportare il loro benessere psicofisico.
obiettivo
Promozione del benessere psicofisico dei giovani residenti sul territorio, attraverso l’apertura di uno sportello di ascolto psicologico diffuso sul territorio e garantendo per ogni giorno della settimana almeno un’ora di attività artistica, musicale, ludica, culturale, sociale o sportiva.
destinatari
Ragazze e ragazzi di età compresa tra i 15 e i 29 anni. I CAG e le APS dei territori sono coinvolte fin dalle fasi iniziali del progetto attraverso la formazione di “facilitatori” del percorso di progettazione delle attività.
Metodologia di lavoro
Il metodo di lavoro partecipato prevede che i giovani coinvolti siano sia attori protagonisti sia destinatari delle azioni del progetto. Il percorso è coordinato dalla dott.ssa Serena Zucchi dell’ASL TO3 Servizio di Psicologia. Nello specifico è stato avviato un ciclo formativo sulla metodologia educativa “non formale” rivolto ai giovani dei CAG e delle associazioni per la costituzione di gruppi di facilitatori che sono i promotori di iniziative, che tenga conto di:
Promozione del benessere psicofisico dei giovani, con attenzione particolare ai soggetti con problematiche di disagio;
Volontarietà e gratuità della partecipazione dei ragazzi coinvolti;
Autonomia della proposta di attività o laboratori che possano essere condotti da operatori professionisti, oppure da volontari (animatori giovanili), inclusi nel partenariato o operanti sul territorio;
Valutazione partecipata del processo di lavoro e dei risultati conseguiti.
Gli enti partner e gli stakeholder locali attiveranno le seguenti attività, ad accesso gratuito:
Laboratori espressivi di carattere artistico e culturale: saranno programmati e strutturati insieme ai destinatari, in base all’età e ai bisogni durante il percorso di formazione non formale;
Laboratori sportivi non agonistici ad accesso libero utilizzando le strutture del territorio ed in collaborazione con le associazioni sportive locali coinvolte nel partenariato;
Inserimento libero e gratuito alle attività sportive del territorio fino a 30 giovani (tennis, calcio, danza, pallavolo, pallacanestro, karate…) in base alle segnalazioni dei servizi e alle richieste dei partecipanti;
Attivazione di uno sportello di ascolto psicologico sul territorio dei sei comuni coinvolti. Lo sportello promuove attività individuali (ascolto e supporto psicologico) o di gruppo (supporto delle life skill e di stress management).
Organizzazione di almeno due eventi nel corso del progetto, co-progettati insieme ai partecipanti.