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Ogni tanto capita... sul giornale appare il titolone "Esplosa una bombola", la radio annuncia "palazzina di tre piani sventrata dall'esplosione di una bombola" oppure sui social circolano video di incendi ed esplosioni che vedono coinvolte le famigerate bombole del gas.
Nell'immaginario collettivo il sostantivo bombola oramai è diventato sinonimo di bomba, di pericolo, di esplosione. E' davvero così?
Partiamo dal presupposto che stiamo parlando di un recipiente, nel quale è presente del gas infiammabile, sottoposto alla pressione che questo gas confinato al suo interno esercita sulle sue pareti; è evidente che non stiamo parlando di un giocattolo. Ma anche un giocattolo qualsiasi, se adoperato in maniera sbagliata, può diventare pericoloso: a maggior ragione una bombola, se utilizzata in malo modo, può procurare gravi danni a cose e persone.
Il nostro consiglio è di attenersi scrupolosamente alle regole riportate nel decalogo della bombola, in questo modo il rischio è pressoché azzerato e una bombola sarà solo una bombola, niente di più!
A proposito, quando si sente dire che è esplosa una bombola di gas in realtà quasi sempre ad esplodere è il gas in essa contenuto; è più comodo e sintetico, e fa più scalpore, aprire la notizia con la frase farlocca "esplosa una bombola" anziché con la frase più corretta e prudente "esploso il gas accumulato in una stanza per cause ancora da accertare". E quasi sempre le cause dell'esplosione sono riconducibili a perdite di gas dovute a tubi danneggiati, apparecchi a gas vetusti e privi di valvole di sicurezza, etc. etc., ma oramai la notizia inesatta si è diffusa e l'associazione bombola-bomba ulteriormente rafforzata!
La foto qui a lato (o qui sotto 😅) è di un nostro collega che opera nella piana rotaliana. Risale al 29 marzo 2017 e ritrae una bombola realmente esplosa a Zambana, in un giorno di inizio primavera.
Cosa diavolo è successo alla bombola per ridurla in quello stato? 🤔
Ebbene, il signore che la custodiva ha avuto la brillante idea di farla riempire presso un distributore per il rifornimento di auto a gpl. Chi ha effettuato questa operazione non può avere gli strumenti idonei per verificare la tenuta della bombola, né la possibilità di immettere nel recipiente il giusto quantitativo di gpl. Probabilmente la bombola non era più a norma, sicuramente è stata riempita oltre il suo limite di sicurezza. Il risultato lo vedi da te: non è servito raggiungere le torride temperature estive ma è bastato il timido caldo di fine marzo per provocare lo squarcio sul fianco della bombola: boom! Una nuvola bianca si è velocemente diffusa tutto intorno al piccolo poggiolo dove la bombola era stata riposta; fortunatamente, in quei pochi secondi necessari al gas per disperdersi in atmosfera, nessuno si trovava nelle vicinanze con una banale sigaretta accesa: sarebbe stato un disastro. 😱
Perché quel signore ha rischiato di uccidere qualcuno? Semplice, per risparmiare qualche euro. Infatti il gas erogato ai distributori è più conveniente rispetto al gas contenuto nelle bombole, ma visti i possibili risultati di tale azione forse è meglio risparmiare su qualcos'altro e non sulla sicurezza, che ne dici? 😉