STOPplast-mu

fermiamo la plastificazione della terra

CAMPAGNA PER LO STOP ALLA PLASTICA MONOUSO


Hai mai pensato a dove finisce tutta la plastica che buttiamo?

Produciamo, usiamo e subito dopo buttiamo continuamente e sempre di più plastica, un materiale indistruttibile e che viene riciclato in una percentuale minima, così per la gran parte finisce bruciato, sparso nel suolo, in mare e perfino nello stomaco degli animali e dell'uomo.

Le leggi approvate per ridurre la produzione e il consumo della plastica monouso incidono in minima parte sul problema perché devono fare i conti con la grande diffusione in tutti i settori e con le pressioni dei produttori.

Solo se ci attiviamo tutti insieme e al più presto cambiando lo stile dei consumi possiamo salvare la terra da questa autodistruzione: partecipa alla campagna, diffondi l'informazione!

UNA SOCIETA' CHE HA BISOGNO DI PLASTICA USA E GETTA?...

La plastica è ormai così comune nel nostro ambiente quotidiano che ci sembra quasi un elemento indispensabile: la usiamo in qualsiasi situazione, la troviamo avvolta a sempre più prodotti confezionati, risulta perfino insostituibile per il rispetto delle norme sulla vendita della stragrande maggioranza degli alimenti.

Purtroppo non ci rendiamo conto, o ancora troppo poco, che il suo smaltimento come rifiuto è molto difficile, si tratta infatti di un materiale assolutamente non degradabile destinato a conservarsi per moltissimi anni.

E QUELLA BIODEGRADABILE VA BENE?

No, anche quella cosiddetta biodegradabile, dopo essersi ridotta in pezzettini, non è ulteriormente degradabile, va così a formare le microplastiche che ormai in grande quantità sono presenti nell'ambiente e nelle acque dei mari.

SE LA RACCOGLIAMO PER RICICLARLA IL PROBLEMA E' RISOLTO?
Purtroppo no, perché in realtà la plastica che si può riciclare ottenendo altri prodotti è solo una parte, inoltre nel riciclaggio la plastica perde alcune proprietà fisico-chimiche per cui da essa non è possibile ottenere qualsiasi prodotto nuovo ma solo determinati tipi, come materiali per fondi stradali, alcuni semilavorati per tessuti sintetici e pochi altri. Ciò significa che una percentuale molto alta della plastica che gettiamo non viene riciclata: si è calcolato che da quando viene prodotta la plastica per ben il 90% non è stata riciclata!

STIAMO PLASTIFICANDO LA TERRA

E dove va a finire la grandissima parte della plastica, soprattutto monouso, che buttiamo?

Moltissima della plastica che non viene raccolta finisce dispersa nell'ambiente e nei mari, con conseguenze disastrose anche per gli animali: se ne trovano pezzi nei pesci pescati anche in alto mare e si trovano microplastiche anche nel plancton e altri animali acquatici come tartarughe e delfini ingoiandola ne restano soffocati. E spesso anche intorno a noi vediamo della plastica abbandonata.

Ma come abbiamo detto anche molta della plastica raccolta in modo differenziato non viene riciclata per la bassa resa e l’alto costo, così il nostro paese ne manda all’estero migliaia di tonnellate all’anno in molti paesi, europei e soprattutto extraeuropei: Turchia, Malaysia, Cina, Yemen, Svizzera sono tra i maggiori importatori dei nostri rifiuti di plastica. Qui la plastica viene smaltita solo per una parte in modo legale, una grande quantità viene destinata a ditte che la smaltiscono in modo incontrollato, bruciandola o disperdendola nell'ambiente.

Dal link qui sotto apri i dati dei paesi extra Unione Europea a cui sono state destinate le maggior quantità di rifiuti di plastica italiani da gennaio a settembre 2019.

Rifiuti di plastica italiani mandati all'estero


INVERTIAMO LA ROTTA

Con il ritmo e le quantità di plastica usa e getta che stiamo comprando, usando e gettando stiamo, magari senza rendercene conto, "plastificando la terra", piante, animali e uomo compresi. Ma che possiamo fare per fermare questa autodistruzione? Siamo troppo piccoli per cambiare una cosa così grande?
Noi abbiamo un potere grandissimo, quello di consumatori, uniti possiamo veramente cambiare le cose. Prima di tutto dobbiamo modificare il nostro stile di consumo e riconsiderare tutti i materiali di cui sono fatti gli oggetti che ci circondano: essi hanno un impatto sull'ambiente molto maggiore di quanto pensiamo, sia nel momento della produzione (consumo di energia e di acqua), sia in quello dello smaltimento (inquinamento dell'aria, del suolo, del mare). La prima cosa è dunque CONSUMARE MENO, scegliere e acquistare con più attenzione oggetti che ci siano veramente utili e usare contenitori riutilizzabili (borse di stoffa, bottiglie, bicchieri, piatti utilizzabili più volte, ecc. ) rifiutando quelli in plastica monouso.
Un'altra cosa importantissima è PARLARE con i nostri familiari, amici, colleghi: insieme possiamo condizionare con i nostri acquisti le imprese commerciali e chiedergli di confezionare i prodotti con materiali biodegradabili al 100%.


LA CAMPAGNA STOPplast-mu

La campagna vuole essere uno strumento di informazione verso i singoli, di collegamento tra tutti i soggetti che già sono attivi su questa tematica e di interlocuzione con imprese, amministrazioni e istituzioni pubbliche e media per la proposta di iniziative di sensibilizzazione, di progetti normativi e di soluzioni tecnologiche utili a conseguire l’obiettivo della riduzione consistente dell’impiego e smaltimento nell'ambiente della plastica monouso.
CONTATT
I stopplastmu@gmail.com


Aderisci alla campagna, la tua collaborazione è molto importante, completa il modulo

POSITIVONEGATIVO

INVIACI LE TUE SEGNALAZIONI con foto a stopplastmu@gmail.com

  • COSA SI PUO' FARE? Mandaci le tue "buone pratiche", ad esempio quello che fai per consumare meno plastica.

  • COSA NON VA? Segnala le cose del nostro sistema di consumo che vanno nella direzione opposta alla riduzione e al riciclo della plastica.