SESSIONE 11

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Ripensare le 'regioni del cibo' tra progetti politici, processi sociali e regionalizzazioni normative


Il paradigma bioregionale, come modo di ripensare la relazione fra comunità insediata e territori di prossimità e fra urbano e rurale rappresenta sicuramente una fondamentale cornice di riferimento per la costituzione di Sistemi Locali del Cibo. Nel solco della tradizione regionalista, il bioregionalismo definisce infatti un modello di carattere non determinista ed interdisciplinare, attraverso il quale ripensare le diverse forme di “rilocalizzazione”, metabolismi insediativi e modi di ri-abitare i luoghi. In questo contesto i sistemi locali del cibo possono essere ricondotti a “food-shed multiscalari” secondo un approccio di carattere sussidiario e cooperativo fra le varie regioni, basato su principi di self-reliance locale a partire da un ripensamento, anche in termini di “ecologia politica”, della frattura metabolica urbano/rurale. Ciò perseguendo nelle pratiche di produzione, non solo obiettivi di equità, scambio e consumo responsabile, ma anche una dimensione produttiva “corale” basata sulla cura del territorio.

In questi termini integrati e sistemici, pensare i sistemi locali del cibo richiama alla necessità di contributi ed approfondimenti che riguardino in particolare:

  • il progetto di modelli analitico/interpretativi e progettuali volti alla definizione di strategie per “bacini locali del cibo” fondati sulla messa in valore delle produzioni locali anche attraverso la “defezione”, se necessario, dalle regole “globalizzate” di scambio dove il cibo è inteso come commodity;

  • riflessioni ed esperienze relativi alla costruzione di politiche e strumenti innovativi, sia in termini progettuali che gestionali finalizzati ad affrontare in termini di bacino socio-geografico alla scala pertinente il tema dell’alimentazione delle comunità locali, pensiamo in particolare all’approccio del City Region Food System proposto dalla FAO e da altre organizzazioni impegnate sul ripensare il rapporto cibo-città;

  • pratiche ed esperienze sviluppate alle diverse scale in cui il tema della produzione e consumo di cibo sia inscritto nella prospettiva di creazione di mutualità ed empowerment comunitario, senso di appartenenza, nuove forme del (ri)abitare e curare il territorio, dalla scala di quartiere a quella urbana;

  • forme di reinterpretazione degli strumenti di pianificazione e progetto territoriale adeguati ad integrare strategie spaziali e governo degli agroecosistemi. Il processo di definizione di “regioni del cibo” per via normativa o attraverso l’azione di attori sociali o dal basso, come in particolare distretti del cibo, biodistretti, distretti agro-alimentari, DES, …;

  • sul piano teorico, la rilettura del dibattito su regioni e luoghi del cibo e rapporto con altri strumenti teorici (reti e sistemi del cibo).


COORDINANO

David FANFANI, Università di Firenze, david.fanfani@unifi.it

Egidio DANSERO, Università di Torino, egidio.dansero@unito.it

Giaime BERTI, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, giaime.berti@santannapisa.it

SLOT 2

giovedì 10, ore 14.00 - 15.30, stanza webex FARINATA

11.1 La costruzione di un Piano Agricolo ed Agroalimentare. Il progetto di Roma Capitale

Francesco Maria OLIVIERI (francescomaria.olivieri@unimercatorum.it)

Aurora CAVALLO (a.cavallo@unimercatorum.it)

11.4 Il City Region Food System tra teoria e prassi: rimettere il territorio al centro delle politiche del cibo

Chiara SPADARO (chiara.spadaro@phd.unipd.it )

Egidio DANSERO (egidio.dansero@unito.it)

Marco BAGLIANI (marco.bagliani@unito.it)

Ilenia SARCINELLI (ilenia.sarcinelli@edu.unito.it)

SLOT 3

giovedì 10, ore 15.30 - 17.00, stanza webex FARINATA

11.6 Dai distretti rurali e agricoli ai distretti del cibo?

Giaime BERTI (giaime.berti@santannapisa.it)