SESSIONE 1

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Mangiare geografico?

Rappresentazione della tipicità e costruzione dei territori alimentari

I territori sono diventati protagonisti, in modo particolare a partire dal XX secolo, di una singolare trasformazione che li ha portati a divenire soggetto/oggetto di immagini di significativo interesse generate al fine di accrescere la loro riconoscibilità come luoghi di produzione alimentare e di veicolare, attraverso un forte potere evocativo, l’immagine di alcune produzioni gastronomiche. In questo senso hanno giocato un ruolo fondamentale da una parte l’emergere di una ‘cultura gourmande’ che cresce di pari passo al turismo di massa, dall’altra il marketing dell’industria alimentare, entrambi protagonisti di un ambiguo processo di costruzione di immagini territoriali che da un lato valorizzano i territori, dall’altro li banalizzano stereotipandone i tratti distintivi. Tra i risultati di questo processo troviamo, tra gli altri, la nascita delle cucine regionali e l’emergere, soprattutto a partire dal secondo Novecento, delle denominazioni geografiche. La recente tendenza verso la ricerca di prodotti di nicchia e a scala micro-territoriale sembra avere nel presente generato una frammentazione delle rappresentazioni dei territori gastronomici che da un lato potrebbe decostruire le immagini consolidate, dall’altro addirittura rafforzarle. Le logiche di consumo risultato della tendenza contemporanea verso il ‘mangiare geografico’ hanno dunque generato peculiari configurazioni nel rapporto tra prodotti tipici, aree di produzione e consumo e denominazioni di origine che occorre investigare in una chiave geografica, sia da un punto di vista spaziale che più propriamente territoriale. Tale specificità, infatti, si estrinseca da un lato in un'opportunità per i territori derivante dall’emergere del tipico quale categoria fondante le scelte del consumatore in un mercato globale, dall’altro pone il problema di un evidente scostamento tra il territorio e la sua immagine in termini di definizione e perimetrazione delle aree di pertinenza di un prodotto e tra la percezione comunitaria dei valori territoriali e l’immagine veicolata. La sessione intende dunque alimentare una riflessione e una discussione sulle modalità attraverso cui, in una prospettiva di geografia culturale e storico-territoriale, siano stati costruiti, in modo particolare a partire dagli inizi del XX secolo, modelli di rappresentazione dei territori alimentari dapprima attraverso immagini turistiche, carte e inventari e successivamente tramite l’utilizzo di denominazioni geografiche di natura commerciale legate ad aziende e a consorzi. Sono benvenuti contributi volti ad approfondire il ruolo di tali costruzioni e rappresentazioni territoriali e a discutere il loro rapporto con le identità locali, il loro ruolo di costruttori di territori anche al di fuori dell’ambito della cultura di massa, il loro valore aggregante e disaggregante nella comunità, la loro natura endogena ed esogena e più in generale le implicazioni e le ricadute sulla società, anche con riferimento al capitale culturale.

COORDINANO

Monica MEINI, Università del Molise, monica.meini@unimol.it

Marco PETRELLA, Università del Molise, marco.petrella@unimol.it

SLOT 2

giovedì 10, ore 14.00 - 15.30, stanza webex GNOCCHI

1.2 Il wine business nelle aree interne della Campania: tra sviluppo “lento” e ricerca dell’eccellenza industriale

Nadia MATARAZZO (nadia.matarazzo@unina.it)

Dionisia RUSSO KRAUSS (dionisia.russokrauss@unina.it)

1.3 La gastronomia di Capitanata: aspetti geografici ed identitari

Rosanna RUSSO (rosanna.russo@unifg.it)

SLOT 3

giovedì 10, ore 15.30 - 17.00, stanza webex GNOCCHI

1.6 Consumare locale: un’analisi della percezione dei consumatori alimentari

Alessandro SCIULLO (alessandro.sciullo@unito.it)

Valentina MERLINO (valentina.merlino@unito.it)

Giacomo PETTENATI (giacomo.pettenati@unito.it)

Chiara GHISALBERTI (chiara.ghisalberti@unito.it)

Stefano MASSAGLIA (stefano.massaglia@unito.it)