DOC.

Il treno Firenze-Pisa e altre priorità della cura del ferro

Marzo 2021

Rilanciare i territori attraverso il trasporto pubblico


Ripresa e resilienza: il ruolo strategico dei servizi pubblici per il riequilibrio territoriale

La qualità della vita dipende dalla disponibilità di servizi ed è la disponibilità di servizi su un territorio che lo rende attraente e vivibile.

La fuga dalle "periferie" ha innescato un circolo vizioso: sono stati ridotti i servizi il che a sua volta ha indotto molti a lasciar il territorio, provocando una ulteriore riduzione dei servizi, l'aumento del pendolarismo e degli spostamenti in generale, effettuati in prevalenza mezzi di trasporto privati. Al tempo stesso, la fuga dalle periferie ha creato gravi pressioni sui centri urbani. La pandemia ci ha insegnato che una parte del lavoro si può svolgere a distanza, a patto che la connessione internet sia buona.


Il trasporto pubblico è la via maestra per ridurre drasticamente le emissioni

Le nuove forme di mobilità privata (ibrida e elettrica) sono più efficienti e producono meno emissioni locali. Tuttavia l'energia per alimentarla va prodotta, ed è impensabile che le rinnovabili siano in grado di provvedere in modo significativo all'enorme quantità di energia assorbita dal settore dei trasporti.

La soluzione è ridurre gli spostamenti e rilanciare il ruolo dei mezzi di trasporto pubblici Il rilancio del trasporto pubblico genera conseguenze positive sul benessere: chi valuta positivamente

  • passare 3 ore al giorno nel traffico per raggiungere il posto di lavoro?

  • rischiare gravi incidenti sulla strada?

  • ammalarsi per via dell'inquinamento dell'aria?


Le nuove tecnologie consentono

  • di rendere l'offerta di trasporto pubblico flessibile e adattabile alle esigenze dei territori

  • di avere maggior comfort, velocità e capillarità


La Cura del ferro

Il trasporto su rotaia nel trasporto locale è stato scacciato dalle automobili che intasano le città. Le nuove tecnologie consentono soluzioni avanzate capaci di sviluppare un sistema integrato fatto da treni, metropolitane di superficie, tram e infine bus locali. Gli sviluppi dell’informatica facilitano l'adozione di sistemi di tariffazione integrati che consentono al passeggero di acquistare un unico biglietto. Occorre rilanciarla a 360 gradi, sia per i passeggeri che per le merci, sia per la lunga che la breve percorrenza e il trasporto locale.


Aspetti generali

Effettività degli orari:

La creazione di una maglia stretta di collegamenti su ferro (alto numero fermate e alta frequenza), aumenta la certezza del rispetto degli orari, favorendo l’effetto feeder dei bus e la mobilità individuale leggera.


Mobilità leggera:

Si deve pensare a creazione di percorsi protetti per bici e monopattini sia in ambito urbano, sia in ambito extraurbano (sul modello delle ciclovie dolomitiche, dove le piste ciclabili intercettano quasi tutte le stazioni ferroviarie e i treni dispongono di rastrelliere). La mobilità leggera deve essere valorizzata per i parchi e il Monte Pisano. Lungo le ciclovie si rivitalizzano i piccoli borghi e le attività economiche.


Reti informatiche:

La riorganizzazione del lavoro nell’era post-covid dovrebbe portare a una riduzione del fenomeno pendolare (e nel lungo periodo, anche migratorio) verso le città, con conseguente riduzione dell’inquinamento e aumento del tempo di vita all’interno del luogo di residenza. Questo fenomeno deve essere sostenuto dallo sviluppo di reti digitali, fibre ottiche e sistema di servizi informatici che devono arrivare in ogni borgo.


Pianificazione:

È necessario chiudere rapidamente la gara TPL che ormai è in piedi (con alterne vicende) da 5 anni. Tuttavia appare necessario riflettere sul fatto che considerare allo stesso modo treni e TPL è stata una forzatura: il bacino regionale appare congruo per i treni, non altrettanto per i bus. Inoltre, si intravede una difficoltà per la Regione a effettuare la pianificazione avendo come interlocutori i soli comuni. Appare necessario individuare un momento di bacino (la provincia?), che possa efficacemente rappresentare le esigenze del territorio con tutte le ramificazioni.


Governance:

Il territorio è un bene comune e, come per tutti i beni comuni, deve essere la politica che ne orienta le scelte, ivi comprese le forme di governance. Le infrastrutture vanno ad insistere in modo permanente (o comunque per lunghissimo periodo) sul territorio e dunque la governance sulle infrastrutture deve far parte del settore pubblico. Deve essere il settore pubblico a determinare gli spazi per la partecipazione dei privati alla gestione degli stessi (e anche a contrattare con loro), e non il contrario.


Sostenibilità economica e innovazione:

Vanno Incrociati i possibili finanziamenti previsti per la riconversione green e per la digitalizzazione, attraverso progetti di sostenibilità economica per il trasporto locale (con modelli di esercizio innovativi che usino per es. l’Idrogeno come fonte di energia e che possano impiegare la tecnologia driverless) in modo da poter garantire oltre a velocità sostenute, anche frequenze elevate proprio per il loro elevato livello di automazione e di bassi costi di esercizio. E’ necessario coinvolgere le Università e i Centri di ricerca, anche al fine di valutare progetti economicamente sostenibili di ricostruzione di ferrovie dismesse (Saline-Volterra o Pisa-Tirrenia-Livorno o Pontedera-Lucca) ed eventuale costruzione di nuove (Volterra-Pontedera). Da definire i siti manutentivi e le possibile sinergie con quelli esistenti.


Cura del ferro: lunga percorrenza

La costa deve essere collegata con l’AV:


  • Nuova linea veloce Firenze-Pisa, completando il quadruplicamento del tracciato esistente (che adesso è circa al 20%). A Firenze questa linea deve prevedere non solo l'innesto sulla linea AV verso nord (come da progetto) ma anche, attraverso la stazione Foster, verso Sud (questa parte non è a progetto). Priorità 1

(Non fa parte delle opere annunciate dal RP, ma potrebbe rientrarci come “collegamento con l’Aeroporto”).


  • Pontremolese, completando il raddoppio (attualmente circa il 40%), per garantire il collegamento a velocità fino a 200 km/h fino a Parma AV e l’accesso per le merci da/verso gli interporti della Val Padana. Priorità 2

(Fa parte delle opere annunciate per il RP).


  • Tirrenica, generalizzando la velocità a 180 km/h e prevedendo il raccordo con l’aeroporto di Fiumicino. Priorità 1

(Non fa parte delle opere annunciate dal RP, se non per la parte di collegamento con l’aeroporto).


Cura del ferro: trasporto regionale e locale nella costa Livorno-Pisa-Viareggio-Lucca

  • La nuova linea veloce Pisa-Firenze libera capacità sulla linea convenzionale, che almeno nella tratta Pisa-Pontedera può trasformarsi in metropolitana (con aggiunta di fermate a quelle attuali): Putignano, Oratoio-Titignano, Navacchio (esistente), San Frediano (esistente), Cascina (esistente), Fornacette. Priorità 1

  • Il servizio metropolitano potrebbe iniziare da San Giuliano (agganciandosi ai treni da/per Lucca) con il raddoppio della linea attuale da Pisa e istituzione di nuove fermate (Gello, Le Maggiola, I Passi, Gagno-Via Rindi, San Rossore (esistente), Cittadella. Priorità 1

  • Ripristino delle fermate soppresse e istituzione di nuove sulla Pisa-Viareggio: Cittadella, San Rossore (esistente), Madonna dell’Acqua, Migliarino (da ripristinare). Priorità 2

  • Quadruplicamento della Mortellini-Livorno per agevolare il trasporto locale fra Livorno e Pisa, con eventuale nuova fermata in prossimità del Cimitero dei Lupi. Priorità 2

  • Ripristino del servizio viaggiatori sulla Pisa-Collesalvetti-Vada- Cecina, con costruzione del terzo binario fra Vada e Cecina; istituzione e ripristino di fermate a Ospedaletto, Vicarello, Collesalvetti. Priorità 3


Linee da ripristinare in modalità innovativa:

  • Progettazione e ricostruzione della Pisa-Tirrenia-Livorno, agganciandosi alla rete esistente a Pisa in località Porta a Mare e a Livorno alla linea portuale oltre lo Scolmatore. Priorità 4

  • Ripristino della Livorno-Collesalvetti, con istituzione delle fermate di Stagno, Interporto Vespucci e raccordo verso Pisa. Priorità 5

  • Riapertura della linea Cecina-Saline. Priorità 3

  • Costruzione, con nuovo tracciato che eviti la cremagliera, della linea Saline-Volterra e da Volterra verso Pontedera, passando da Peccioli, Terricciola e Ponsacco. Priorità 5

  • Ripristino della linea a est del Monte Pisano da Pontedera a Lucca, passando per Vicopisano-Bientina e Cascine di Buti. Priorità 6


Modalità innovativa significa progetto ad alta sostenibilità economica (cioè con bassi costi di esercizio) per il fatto che queste linee, pur essendo collegate alla rete ferroviaria nazionale, sono quasi del tutto escluse dal traffico nazionale e che dunque possono essere gestite con modelli separati e innovativi che riguardino sia l’infrastruttura (che potrebbe non avere segnalazione tradizionale), sia il materiale rotabile, che potrebbe essere leggero e driverless.

La concretizzazione di queste modalità innovative potrebbe essere prodotta da un lavoro di ricerca che interessi il mondo universitario e della ricerca, nonché le stesse ferrovie: il che potrebbe spingere in alto il livello di priorità.


ReteTranviaria di Pisa:

La linea tranviaria proposta dall’attuale giunta (Stazione - Cisanello) e attualmente al vaglio ministeriale per i finanziamenti, sconta il grave difetto di essere funzionale al trasporto privato, prevedendo parcheggi scambiatori lungo il suo percorso, cioè prevedendo che chi debba venire a Pisa dalle altre località dell’area vasta e della provincia, debba utilizzare il mezzo pubblico solo per “l’ultimo miglio”.

Questo è esattamente l’opposto di ciò che è necessario: i parcheggi scambiatori devono essere previsti non in prossimità della destinazione finale, ma in prossimità del luogo di partenza o nei luoghi dove si intercettano le linee di forza del trasporto pubblico, cioè nelle fermate e nelle stazioni ferroviarie lontane dalla città, che devono diventare luogo anche di posteggio (hub) dei mezzi leggeri (bici, bici elettriche, monopattini) e di sharing degli stessi.

Pertanto, la linea tranviaria Stazione-Cisanello deve diventare parte di un progetto di più vasta area per migliorare la mobilità complessiva.

La linea deve attraversare l’Arno e raggiungere la nuova fermata ferroviaria di Oratoio-Titignano che fungerebbe da nuovo interscambio treno-tram, che si aggiungerebbe a quello di Pisa Centrale, rendendo più appetibile il trasporto pubblico per chi viene da Pontedera e va verso il quadrante Nord ovest della città (e viceversa). Il tram da Cisanello dovrebbe poi dirigersi verso San Cataldo, La Fontina, Porta a Lucca, Via Rindi (altro punto di interscambio con il treno), Via Bonanno, Cittadella (altro punto di interscambio con il treno, ma anche con la auspicata porta di ingresso della città della Caserma Luserna), per chiudere il suo itinerario circolare alla stazione.

Parimenti, sarebbe opportuno, collegare l’ipotizzata linea con una analoga rete tranviaria proposta per Livorno, magari attraverso il tram-treno.


Rete Ferroviaria provinciale e sistema di mobilità urbana e suburbana di Pisa

Sistema ferroviario provinciale: rete nazionale in esercizio (in blu), linee da ripristinare servizio viaggiatori (in verde) linee non in esercizio o da costruire ex novo (in rosso) che potrebbero essere gestite con nuovi modelli di esercizio.

Rete tranviaria (viola), people mover (turchese) rete ferroviaria metropolitana (blu-in esercizio, verde-da ripristinare servizio viaggiatori, rosso-da ripristinare in toto) e fermate (in nero quelle di interscambio treno tram)