13/05/24
Giornalisti: Daniele Iovene
Tecnici: Paolo Canala, Riccardo Spinozzi
13/05/24
Giornalisti: Daniele Iovene
Tecnici: Paolo Canala, Riccardo Spinozzi
4 aree tematiche, 13 ospiti e 15 turni dopo, le Assemblee d'Istituto 23/24 volgono a termine e, con esse, si conclude un ciclo di riflessioni e approfondimenti che, inaugurato con un'Assemblea sulla violenza sociale e di genere, ha spaziato tra molteplici temi di attualità, dalla situazione israelo-palestinese alla questione umanitaria dei migranti, passando per la trattazione delle dipendenze alla libertà di espressione e di stampa. A ben vedere, tuttavia, le Assemblee 23/24 sono il culmine di un percorso iniziato l'anno precedente, il primo, a seguito della pandemia, in cui gli studenti si sono completamente riappropriati dell'Aula Magna, spazio che, in quanto luogo di Assemblea, si fa luogo del confronto, della domanda, della libera espressione propria e degli altri, costituente primo dell'attività intellettuale della scuola, mattone fondante della società tutta. È in questo contesto che le Assemblee, al di là delle loro controversie e della loro riuscita, si ergono a pilastro di autonomia intellettuale e di affermazione propria e di un proprio diritto e fungono da amplificatore di tematiche e riflessioni spesso tralasciate dai programmi scolastici curricolari. In ciò sta il senso più intimo di tali esperienze: non semplici conferenze ma momenti in cui gli studenti possano essere sino in fondo etimologicamente "studenti", vale a dire persone che aspirano a qualcosa, cariche della dignità di chi ha più domande che risposte, perché la vita possa continuare ad essere una grande Assemblea, un continuo scambio, una perenne ricerca. L'Assemblea, difatti, così come la scuola, non concede spazio all'ideologia: ripudia le visioni univoche, granitiche nelle loro posizioni, perché tende sempre all'apertura, alla breccia, ai confini indefiniti che mal si sposano con la logica dell'imposizione. Ecco perché, dunque, le Assemblee, costituiscono un faro di libertà, quali fiamme di curiosità e sensibilità e, se Voltaire diceva che “un uomo è veramente libero solo nel momento in cui desidera esserlo”, non resta che augurarsi che le nuove generazioni di studenti ambiscono alla libertà e che la fiaccola delle Assemblee possa ardere viva più che mai.