22/12/23
Giornalisti: Elena Donadio
Tecnici: Federico Tittini, Claudia Rosa, Marta Giammaria
Fotografia: Flavia Lattanzi
22/12/23
Giornalisti: Elena Donadio
Tecnici: Federico Tittini, Claudia Rosa, Marta Giammaria
Fotografia: Flavia Lattanzi
Mercoledì 20 dicembre, ore 21:00: il cineteatro Rossini è gremito, lo spettacolo sta per iniziare. Sul palco, a esibirsi, gli studenti del nostro liceo classico. Ore, giorni, settimane di prove hanno portato a questa serata all’insegna di una “straordinaria follia”.
L’evento, oramai una tradizione della nostra scuola, è stato organizzato, per la prima volta in
collaborazione, dalle classi 5Acl e 5Bcl, che hanno deciso di devolvere il ricavato della rappresentazione al centro diurno per adulti disabili “La Città del Sole” di Porto Sant’Elpidio.
Lo spettacolo si risolve in un turbinio di follia, la quale assume un significato anticonvenzionale e innovativo: come emerge dalle molte rappresentazioni, la follia si presenta in varie sfumature, da quella incompresa a quella del genio non riconosciuto, uscendo dagli schemi dei pregiudizi per abbracciare una visione variegata dii una realtà multiforme e complessa. Il tema centrale rappresenta appieno l’idea dei ragazzi, che lo interpretano a modo proprio, svelando talenti nascosti e talvolta trascurati all’interno dell’ambiente scolastico. Si distinguono, dunque, performance recitative e canore e persino di danza aerea.
Trasportando il pubblico nel loro “paese delle meraviglie”, gli studenti conducono il pubblico alla scoperta delle menti più geniali, tormentate e “folli” della cultura classica e contemporanea: il 1Acl con il suo Joker, tra una risata e un'altra, vuole insegnare che talvolta la follia non è altro che una questione di prospettiva, mentre gli strampalati personaggi dell’immaginaria clinica psichiatrica del 4Bcl dimostrano che, talvolta, la follia va semplicemente accettata piuttosto che curata.
Nelle rappresentazioni intravediamo i contorni di figure che, in fin dei conti, ci assomigliano al punto tale da indurci a chiedere se, forse, non siamo tutti un po’ folli, stessi creatori del nostro lato oscuro, del nostro “mostro” interiore: a darcene prova, alcuni tra i classici più famosi della letteratura, dal dr. Jekyll del 3Acl al dr.Frankenstein del 3Bcl, intrappolati nel dualismo che li vede brillanti scienziati e, al contempo, creatori di morte. Una lotta continua, rappresentata da una coreografia dinamica e guerresca in una sfida tra malsana pazzia e folle genio.
Nel varietà messo in scena non si fa attendere la follia d’amore, ripresa in molteplici forme e
contesti, con personaggi classici come Medea e Didone, Orlando e Ofelia, artisticamente rappresentati dal 4Acl, ma anche con riletture in chiave moderna di celeberrime opere, come quella effettuata dal 2Acl con “Romeo e Giulietta”. Numerose le narrative create interamente dagli studenti, tra le quali si distinguono quelle dei ragazzi del 1Bcl e del 2Bcl, la cui performance ha messo a tema la capacità distruttiva originata dal desiderio inappagato dell'altro, colmata da una violenza che induce i suoi stessi autori alla rovina di sé e del mondo circostante, realtà complessa che diviene palcoscenico dell'individualità e della furia assassina. Tra risate e commozione, non mancano riflessioni su temi di attualità, come la lotta contro la violenza di genere, tematizzata dalla lettura della poesia “Se domani non torno” di Cristina Torres Caceres e dalla presenza, sul palco, di un paio di scarpe rosse. Ma lo spettacolo, come tengono a precisare gli studenti delle classi quinte, è anche e soprattutto il coronamento del percorso di studi intrapreso nella nostra scuola, e quale migliore modo di celebrare se non ballando? È così che, sulle note di “Time of My Life”, l'intera compagnia dei ragazzi del classico conquista il palco, accompagnata da un clima di festa, tra risate, balli improvvisati enumerosi inchini, incorniciati dagli applausi di un pubblico gioioso e partecipativo.