21/12/24
Giornalisti: Aurora Irace e Vittorio Casconi
Tecnici: Beatrice Perugini, Valentina Garbuglia, Ezechjele Bartolini
21/12/24
Giornalisti: Aurora Irace e Vittorio Casconi
Tecnici: Beatrice Perugini, Valentina Garbuglia, Ezechjele Bartolini
Sognare, fantasticare… Chi non l’ha mai fatto?
D’altronde, ognuno di noi ha un desiderio chiuso nel cassetto, realizzabile o meno che sia. Non sarebbe straordinario, dunque, disporre di un luogo nel quale tutti i nostri sogni, da quelli remotissimi dell’infanzia a quelli all’apparenza impossibili del presente, si materializzassero diventando … realtà? Il palco del teatro Rossini, la sera di lunedì 16 dicembre 2024, si è proprio trasformato nell’Hotel Desiderio, il magico luogo, appunto, in cui i sogni di tutti gli ospiti si fanno realtà…o quantomeno, così sembrerebbe.
Lo scenario onirico, creato dai ragazzi della 5^B Classico, è stata la cornice sulla quale si sono innestate le nove vicende ideate, scritte e messe in scena dagli studenti del Liceo classico del nostro Istituto. Ogni classe ha narrato la propria storia, i cui protagonisti, approdando immancabilmente all’Hotel Desiderio, gestito dall’avvenente Madame Sperot, si sono lanciati all’inseguimento dei propri sogni.
Una volta ottenute le chiavi e preso possesso della propria stanza, ogni esibizione o meglio … ogni sogno ha avuto inizio. Sogni di vario tipo, ispirati all’attualità, ma che allo stesso tempo hanno fatto da specchio a epoche, contesti e tradizioni differenti tra loro, che hanno dato voce ai desideri dei protagonisti ed, in fin dei conti, un po’ anche i nostri.
Come sempre inarrestabile la creatività dei ragazzi coinvolti, i quali oltre ad occuparsi del copione, hanno curato la completa realizzazione di costumi ed arredi di scena, sotto la supervisione della Professoressa Maria Grazia Baiocco, da anni sicuro riferimento degli studenti quando si tratta di teatro.
Nonostante lo stress dovuto agli impegni conclusivi del trimestre, tutti hanno speso il loro tempo in impegnativi pomeriggi di prove ed anche nel duro lavoro di organizzazione, produzione e gestione che una rappresentazione del genere comporta, ed il cui risultato è stato uno spettacolo riuscito ed incisivo, che ha divertito e fatto riflettere allo stesso tempo, lasciando il segno in ciascuno degli spettatori.
Lo spettacolo di Natale del Liceo Classico nasce, infatti, ogni anno dallo sforzo comune di tutte le classi dell’indirizzo, desiderose di vivere la magica esperienza di salire su un palco vero. E così gli attori hanno narrato le mille forme che un sogno può assumere: una carriera da inseguire, tra moda, tv e tanta indecisione, un amore bramato, ma mai raggiunto, incubi tanto terribili da farti tirare un sospiro di sollievo al risveglio. E negli intermezzi di passaggio da un racconto all’altro, ecco battibeccare, suonare, vivere sul palco gli strambi dipendenti dell’Hotel Desiderio, clienti di un tempo passato, raccolti ora sotto la sicura ala dell’accorta Madame Sperot. Due cameriere bionde ed un po’ folli, una barista loquace ed una cuoca disperata, due abili suonatori, una ballerina francese teneramente innamorata dell’aitante portiere Gonso, si alternano tra loro con ironia e leggerezza durante le due ore e mezza dello spettacolo. Ogni scena ha la propria colonna sonora: il jazz - a volte malinconico a volte vivace - suonato in presa diretta dal pianista e dalla sassofonista dell’Hotel Desiderio, oppure le note familiari dei grandi classici della musica italiana, una colonna sonora, ad evidenziare sempre l’atmosfera sognante ed irreale, che fa da sottofondo a tutto lo spettacolo.
Le varie storie dell’Hotel Desiderio ci ricordano – ancora una volta, se ce ne fosse bisogno -, che sognare è una necessità originaria, connaturata all’uomo, che senza le speranze derivanti dai sogni, non saremmo in grado di crearci un “futuro”: senza aspirazioni e desideri non esisterebbero, infatti, né motivazioni, né vie da tracciare, né mete da raggiungere … Quindi sognate, sognate e fate di tutto perché il vostro sogno si avveri: non serve alcuna magia, sta a noi armarci di impegno e forza di volontà. È questo l'insegnamento, suggerito dalla proprietaria dell’Hotel Desiderio: Madame Sperot, col suo monologo finale, invita gli spettatori – ciascuno di noi - ad agire e a credere che quel posto magico, dove la paura e il dubbio scompaiono, dove i sogni si fanno realtà, esiste davvero ed è nell’animo di ognuno di noi.