02/02/24
Giornalisti: Greta Sergi
Tecnici: Paolo Canala
02/02/24
Giornalisti: Greta Sergi
Tecnici: Paolo Canala
Il 21 gennaio, alle sei e un quarto, è ancora buio nel parcheggio del liceo, eppure tutti i 180 studenti che sono lì, accompagnati da una dozzina di professori, non sono mai stati così contenti di svegliarsi presto di domenica mattina.
Infatti, i quattro bus ad attenderli, che a fatica contengono tutte le valigie e i borsoni, li avrebbero portati a Ponte di Legno, in provincia di Brescia, a trascorrere una settimana sulla neve.
La settimana bianca, opportunità non frequente a scuola, è pensata per far vivere agli studenti giornate in alta quota così da imparare a sciare o migliorare le proprie abilità, un’occasione utile a sviluppare nuove capacità sportive. Ma la settimana bianca non è solo questo: diventa un momento di aggregazione unico, e così è stato anche quest’anno.
Le lunghe giornate sugli sci hanno visto un'alternanza di piste nere e pause in baita, chiacchierate in seggiovia e cadute dallo skilift, sempre in compagnia dei qualificati maestri della scuola del comprensorio Ponte di Legno/Tonale.
La stanchezza post piste non ha fermato il divertimento al ritorno in hotel: senza il peso degli scarponi ai piedi, eravamo pronti alle tante altre attività. Infatti il programma della settimana è stato fitto come mai prima: il pomeriggio di martedì, segnato dalle discese con lo slittino, ci ha fatto tornare un po' bambini; mercoledì sera, invece, secondi e terzi si sono avventurati in una ciaspolata, alla scoperta della bellezza mozzafiato della montagna al chiaro di luna.
Oltre alle attività prefissate, ai ragazzi di terzo, in quanto più grandi, è stato affidato il compito di animare le serate libere: i balli di gruppo e le memorabili esibizioni al karaoke hanno riempito di risate tutto il Palace Hotel.
È stata dunque una settimana intensa e indimenticabile, tanto da voler trascinare il momento dei saluti al più tardi possibile, fino all’ultimo minuto del venerdì, movimentato dall’assegnazione di vari premi: da quelli per meriti sciistici a quelli un po’ meno seri, attribuiti ironicamente dai terzi ai ragazzi più piccoli e ai docenti.
Giunto al termine questo viaggio, pieno di nuove conoscenze ed emozioni, lontano almeno per un po’ dallo stress, ci rendiamo conto di quanto sia difficile tornare alla quotidianità. Perchè dopotutto è così, quando si vive un’esperienza tanto bella: vorremmo non finisse mai, e dire arrivederci, o peggio addio, costa fatica. Ci sono momenti che una volta vissuti, resteranno per sempre nel cuore e, al ritorno, guardando dal finestrino dell’autobus il profilo delle montagne innevate è stato ancora più chiaro come la settimana bianca sia proprio questo: un ricordo indelebile e irripetibile.