01/10/24
Giornalisti: Angela Ciarfuglia
Tecnici: Federico Tittini e Riccardo Spinozzi
01/10/24
Giornalisti: Angela Ciarfuglia
Tecnici: Federico Tittini e Riccardo Spinozzi
“Siamo composti di fango e di luce”: la proiezione del cortometraggio al Teatro Cecchetti omaggia Pier Paolo Pasolini e i giovani incompresi di ogni epoca.
Domenica 29 Settembre il Teatro Cecchetti di Civitanova Marche si è illuminato all’insegna della cultura, con la proiezione del cortometraggio dedicato a Pier Paolo Paolini degli studenti del Liceo Da Vinci. L’iniziativa, possibile grazie all’impegno della Professoressa Maria Grazia Baiocco, inserita nel progetto “Un Corsaro in forma di rosa”, col finanziamento della presidenza del consiglio dei ministri, ha visto la collaborazione del nostro liceo con il “Civitanova Film Festival (CFF24).
“Siamo composti di fango e di luce”, è questa la frase che ha aperto l’evento, un’evocazione della duplice natura umana su cui Pier Paolo Pasolini ha tanto indagato nel corso della sua carriera. Gli studenti grazie alla spontaneità e l’improvvisazione, hanno saputo dar vita ad un’opera capace di riflettere profondamente sugli stati d’animo e il disagio che accomunano i giovani di oggi al grande autore friulano. Lunghissimi applausi sono risuonati tra i sedili del teatro, segno dell’emozione e del coinvolgimento del pubblico.
Nelle interviste post-proiezione, i giovani attori hanno raccontato come il recitare senza un copione prestabilito e la libertà di esprimersi senza filtri abbia permesso loro di trasmettere i loro pensieri più profondi. Uno dei temi emersi con particolare veemenza, è stato il senso di oppressione ed isolamento vissuto dai ragazzi di provincia, e scandito più volte dagli stessi nella frase: “Se nasci in un piccolo paese, sei fregato”.
Nel cortometraggio riecheggia tale sentimento grazie alla figura protagonista di Pasolini, che “esplora” tra una scena e l’altra Civitanova Marche, quasi come un’anima errante e simbolo della continua ricerca di identità in un mondo sordo ai suoi sforzi.
Cosa hanno in comune i giovani e Pasolini? Una delle risposte è racchiusa nelle parole di una delle giovani attrici: “una ricerca spasmodica di qualcuno che parli la nostra lingua”. Esattamente come Pasolini, anche i giovani di oggi si sentono incompresi da una società superficiale, incapace di ascoltare a fondo chi ha qualcosa di diverso da dire.
Tema chiave emerso dalla proiezione è inoltre la ricerca di indipendenza. Se per Pasolini l’indipendenza può risultare la forza più importante, capace di renderlo un intellettuale libero e fuori dagli schemi, essa comporta anche un prezzo: la solitudine. Solitudine che diventa fragilità, perché essere liberi può portare all’isolamento e ad una distanza infinita da chi non riesce a comprendere.
L’esperienza non finisce qui. Il prossimo 15 Ottobre il progetto tornerà con un nuovo appuntamento con il critico letterario Giulio Ferrone come ospite e relatore che presenterà una conferenza dal titolo “passione ed ecologia”. Un’occasione da non perdere per chiunque voglia avvicinarsi ai molteplici volti di Pier Paolo Pasolini, al suo sguardo lirico e feroce sul mondo.