25/10/24
Giornalisti: Greta Gattini, Leonardo Lattanzi, Rebecca Sgariglia,
Rachele Sciortino
Tecnici: Iustina Antipa
25/10/24
Giornalisti: Greta Gattini, Leonardo Lattanzi, Rebecca Sgariglia,
Rachele Sciortino
Tecnici: Iustina Antipa
Ultima ora di una qualsiasi giornata scolastica, guardi fuori dalla finestra, stanco e probabilmente un po’ annoiato. Ecco parartisi agli occhi l’oggetto, su cui concentrerai la tua attenzione fino al sospirato suono della campanella: il cantiere del nuovo Kubo, alias la nuova struttura scolastica attualmente in costruzione. Chi di noi non si è mai fermato, come un perfetto “umarell”, almeno una volta ad osservare i lavori in corso?
Il tempo del work in progress, però, sembra non finire mai: questo Kubo non avrebbe dovuto essere già bell’e pronto?
Prima di rispondere, chiariamoci le idee e facciamo un passo indietro: in primo luogo a cosa mai servirà questo Kubo 2.0? Ci illumina in merito il professor Alberto Rita, docente del nostro Liceo, nonché ingegnere civile ed incaricato dal Dirigente Scolastico della supervisione dei lavori.
La funzione della struttura, distribuita su due piani – dice il prof./ingegnere Rita - sarà quella di ospitare nuove classi e la sua costruzione è risultata necessaria a causa dell’aumento di iscritti al nostro Istituto. Le aule saranno spaziose e destinate, perciò, ad accogliere soprattutto classi numerose. Sarà presente la rete Wi-Fi e la struttura punterà all’autosufficienza energetica con l’impiego di pannelli fotovoltaici. Il nuovo Kubo, inoltre, diversamente dal vecchio, sarà collegato all’edificio principale tramite un cortile interno, ulteriore spazio di ritrovo e d'incontro per tutti gli studenti del nostro Istituto.
I lavori del cantiere, cominciati tra giugno e luglio 2023, con un termine previsto entro luglio 2024 - continua ad informarci il professore - purtroppo, però, ad oggi, fine ottobre 2024, non sono neanche lontanamente prossimi alla conclusione. A rallentare la costruzione problematiche progettuali riscontrate nel corso dell’operazione, talmente rilevanti da bloccare la partenza stessa dei lavori, e cioè in primo luogo lo spostamento delle linee poste a conduzione del gas agli impianti di riscaldamento e, in aggiunta, le elevate dimensioni dei tubi da spostare, che hanno creato non poche difficoltà agli addetti ai lavori. A causa del surplus di richieste, che sta attualmente congestionando il mondo dell’edilizia, l’impresa, già impegnata in altri cantieri, ha potuto prendersi tutti i tempi concessi dalla normativa vigente, rallentando ulteriormente la partenza del cantiere. Nonostante i tempi siano stati stabiliti in sede contrattuale tra l’impresa e la provincia, molto probabilmente il termine dei lavori continuerà ancora a slittare, sebbene al momento l'obiettivo dei progettisti sia quello di completare la costruzione, senza contestare i diversi ritardi.
In questo modo si andrebbe ad evitare un ulteriore blocco dei lavori, che potrebbe generare un vero e proprio contenzioso tra la ditta costruttrice e la Provincia, risolvibile soltanto in tribunale, col rischio reale che il nuovo Kubo non veda tanto a breve la luce.
Un fastidio di non poco conto per noi studenti, dal momento che la presenza di un cantiere così vicino al nostro Istituto è causa di vari disagi, specialmente per gli studenti le cui aule vi si affacciano direttamente.
Il continuo rumore spesso costringe docenti e studenti a tenere in aula le finestre chiuse, ma così facendo l’aria si consuma in poco tempo, non di rado, inoltre, dal cantiere provengono odori anche spiacevoli, che contribuiscono a peggiorare la situazione.
Fastidi questi, che si risolveranno solo a costruzione completata: il rumore dei martelli pneumatici, le voci dei muratori e l'odore di cemento sono destinati ad essere ancora per un bel po' motivo di distrazione e disturbo per noi ragazzi.
A questo punto possiamo soltanto avere pazienza, poiché Il numero degli iscritti nel nostro Liceo cresce ogni anno. Attualmente la quantità di studenti è di molto superiore a quella per cui la struttura è stata inizialmente concepita; è fondamentale, dunque, ampliare gli spazi della scuola per renderla più sicura e vivibile.
Probabilmente, a causa dei vari ritardi accumulatisi, tanti di noi studenti termineranno il Liceo senza mai vedere ultimato il Kubo 2.0; speriamo, però, che i futuri alunni possano godere al meglio dei nuovi spazi promessi, che di certo daranno vita ad un ambiente didattico ancora più inclusivo, moderno ed ospitale.