24/04/24
Giornalisti: Angela Ciarfuglia
Tecinici: Riccardo Spinozzi
24/04/24
Giornalisti: Angela Ciarfuglia
Tecinici: Riccardo Spinozzi
Solare ed estroversa, la Professoressa Lara Bevilacqua, della cattedra di storia e filosofia, ha portato con la sua allegria ad un'intervista vivace. Non sono mancati spunti di riflessione preziosi sul suo percorso di studi e consigli per noi studenti. Il più significativo trae spunto dal "Fedro" di Platone: trovare una passione che allo stesso modo di Eros (Amore) con gli uomini, ci metta le ali.
Età: 47
Cattedra: STORIA E FILOSOFIA
Percorso di studi?
Liceo scientifico, qui al Da Vinci, poi la Facoltà di Filosofia di Macerata e la Scuola di specializzazione all'insegnamento secondario.
Che tipo di alunna era?
Ero una studentessa molto diligente, amavo studiare. Durante il liceo ero particolarmente ansiosa.
Com'è nato il desiderio di studiare filosofia??
E’ sorto prestissimo, già dopo la prima lezione di filosofia. E’ poi maturato nel corso del trienno e finito il liceo è stato naturale continuarla.
E di diventare insegnante?
E’ nato più tardi, nel corso del tirocinio. Affiancata da una professoressa ho avuto modo di salire in cattedra in una classe. Lì, ho avuto l’epifania, con questa esperienza ho capito che sarebbe stata la mia strada.
Figure di riferimento del percorso?
Ho avuto due incontri fondamentali, il primo con la Professoressa Cervellini al liceo, che insegna tutt’ora, e con la mia tutor, la Professoressa Stefania Severini, a cui è dedicato il “giardino dei pensieri” nella scuola.
Cosa le ha insegnato la filosofia?
A guardare la realtà e le persone con attenzione, ad andare sempre oltre le apparenze, ad andare in profondità. Mi ha insegnato a meditare, mi ha donato uno sguardo attento e una postura riflessiva.
Tre parole chiave per un'insegnante?
Autenticità, perchè in classe non si devono portare maschere ma essere sè stessi. Coerenza, incarnando nella vita i propri pensieri Cura, dove è insito anche il rispetto.
Il rapporto con gli studenti?
Mi pare di aver costruito relazioni armoniose, basate sul dialogo. Non sfuggo al confronto acceso e dialettico, ma cerco sempre di evitare il conflitto, sono sempre pronta a chiedere scusa.
Un aspetto che del liceo apprezza?
La viva partecipazione degli studenti non solo di mattina, ma anche di pomeriggio grazie alle tante attività culturali che propone, offrendo opportunità di scoprire i propri interessi e talenti.
E uno da migliorare?
La partecipazione agli eventi formativi estesa a tutti gli indirizzi, e se fosse possibile adottando la forma di un seminario aperto a piccoli gruppi, per lavorare meglio.
Filosofo preferito?
Ho un legame particolare con Kierkegaard, filosofo protagonista della mia tesi di laurea. Anche se Platone è nel mio cuore.
Letture da consigliare?
Amo molto leggere, nel tempo libero frequento più la narrativa che la filosofia… Il primo romanzo è “Malinverno” di Domenico Dara, poco conosciuto ma merita davvero. “Il diario e le lettere” di Etty Hillesum. Un consiglio per i giovani: leggete poesia, perchè migliora l’animo!
Hobby al di fuori della scuola?
Da tanti anni faccio danza classica, sono entrata in questo mondo da più grande.
Una parola per descriverla?
Estroversa, socievole.
E le Romanae Disputationes?
Era il terzo anno che partecipavo, quest’anno è stato particolarmente prospero, con la vittoria negli age contra e la menzione d’0nore nella tesi. I ragazzi riescono sempre a soprendermi, dimostrando di essere profondi, attenti e creativi.
Una frase per noi ragazzi sul liceo o sulla scelta universitaria?
La mia famiglia mi ha sempre lasciato molta libertà nelle scelte, e mi è stata data fiducia anche per l’università, con una parola chiave: impegno. Il mio consiglio è scegliere ciò che vi appasiona, e come direbbe Platone: che vi metta le ali.