18/01/24
Giornalisti: Elena Donadio, Greta Sergi
Tecnici: Paolo Canala, Federico Tittini
18/01/24
Giornalisti: Elena Donadio, Greta Sergi
Tecnici: Paolo Canala, Federico Tittini
"Circe", Madeline Miller - Voto: 4.5/5
“Nacqui quando ancora non esisteva un nome per ciò che ero”.
E’ Circe che parla, una figura da sempre associata alla crudeltà femminile, la prima “femme fatale” della letteratura. Ma chi era veramente? È questa la domanda a cui Madeline Miller vuole rispondere nel libro “Circe”, pubblicato nel 2018 da “Sonzogno”, in cui ci mostra la maga nel suo lato più umano, quello della ragazza esiliata dal padre e costretta ad affrontare da sola le intemperie della vita.
Il libro si apre con le immagini di prosperità, abbondanza e serenità che caratterizzano l'esistenza della giovane Circe, dea che come tale vive. Ma questo equilibrio è destinato a svanire: l'amore la indurrà a compiere un gesto esasperato, provocando l'ira del padre, Elios, il quale la confinerà sull'isola di Eea.
È qui che Circe inizia la sua seconda vita, all'insegna delle arti magiche, di cui impara a sfruttare le potenzialità, destreggiandosi nella preparazione di pozioni, unico svago contro la monotonia dell'isola disabitata. Ma non saranno poche le circostanze in cui tale passatempo diventerà vitale: occasionali visitatori, naufraghi vittime delle tempesta, minacciano di interrompere la quiete e l’armonia della sua prigione dorata.
Tra incontri fortuiti e avventure fatali, Circe potrà contare solo sul suo talento per proteggersi, sulla magia per cui è stata additata come strega, dunque, inevitabilmente, personaggio negativo.
Ciò che colpisce è il background di attualità per cui la situazione di Circe si fa specchio di una realtà odierna in cui tante donne vengono private della libertà di essere sé stesse e di esprimersi pienamente, confinate idealmente come la dea sull'isola di Eea. Così, la protagonista non risulta più essere descritta dal suo essere “maga”, ma appare come una ragazza rivestita di una propria umanità, con i suoi sentimenti, le sue sofferenze e la sua ostinata tempra, in un intreccio tra classici e attualità che avvicina il mito ai giorni nostri.