Scritti di UQA
(Ultra Quarantenni Anonimi)
(Ultra Quarantenni Anonimi)
Aforismi lonziani
U.Q.A. (Ultra Quarantenni Anonimi)
Premessa
Si riportano alcuni estratti dai testi lonziani, di seguito indicati, come breve stimolo alla lettura sperando nella riscoperta di questa figura di primo piano del femminismo italiano e mondiale. La forma aforistica di questi pensieri rende con grande potenza la forza del femminismo italiano quale strumento di lotta imprescindibile contro il patriarcato, che ancora oggi informa la cultura di questo tempo buio.
Dal Manifesto di Rivolta Femminile
Verginità, castità, fedeltà, non sono virtù; ma vincoli per costruire e mantenere la famiglia. L'onore ne è la conseguente codificazione repressiva.
Nel matrimonio la donna, privata del suo nome, perde la sua identità significando il passaggio di proprietà che è avvenuto tra il padre di lei e il marito.
Chi genera non ha la facoltà di attribuire ai figli il proprio nome: il diritto della donna è stato ambito da altri di cui è diventato il privilegio.
La donna è stufa di allevare un figlio che le diventerà un cattivo amante.
In una libertà che si sente di affrontare la donna libera anche il figlio e il figlio è l’umanità.
Dietro ogni ideologia noi intravediamo la gerarchia dei sessi.
Il femminismo è stato il primo momento politico di critica storica alla famiglia e alla società.
Noi identifichiamo nel lavoro domestico non retribuito, la prestazione che permette al capitalismo, privato e di stato, di sussistere.
La guerra è stata da sempre l'attività specifica del maschio e il suo modello di comportamento virile.
Sono un diritto dei bambini e degli adolescenti la curiosità e i giochi sessuali.
Abbiamo guardato per 4.000 anni: adesso abbiamo visto!
Alle nostre spalle sta l'apoteosi della millenaria supremazia maschile. Le religioni istituzionalizzate sono state il più fermo piedistallo. E il concetto di "genio" ne ha costituito l'irraggiungibile gradino.
La civiltà ci ha definite inferiori, la chiesa ci ha chiamate sesso, la psicanalisi ci ha tradite, il marxismo ci ha vendute alla rivoluozione ipotetica.
Chiediamo referenze di millenni al pensiero filosofico che ha teorizzato l'inferiorità della donna.
Sputiamo su Hegel.
La dialettica servo-padrone è una regolazione di conti tra collettivi di uomini: essa non prevede la liberazione della donna, il grande oppresso della civiltà patriarcale.
La lotta di classe, come teoria rivoluzionaria sviluppata dalla dialettica servo-padrone, ugualmente esclude la donna. Noi rimettiamo in discussione il socialismo e la dittatura del proletariato.
La forza dell'uomo è nel suo identificarsi con la cultura, la nostra nel rifiutarla.
Da Sputiamo su Hegel
Le due colossali smentite all'interpretazione hegeliana sono dentro di noi: la donna che rifiuta la famiglia, il giovane che rifiuta la guerra.
Il giovane intuisce che I'antico diritto di vita e di morte del padre sui figli rendeva esplicito un desiderio più che legalizzare una prassi. La guerra gli appare allora come un inconscio espediente per ucciderlo, una congiura contro di lui.
La donna [...] afferma che il proletariato è rivoluzionario nei confronti del capitalismo, ma riformista nei confronti del sistema patriarcale.
2025
Bibliografia
Carla Lonzi, Sputiamo su Hegel - La donna clitoridea e la donna vaginale.
Radio Città Future - Aforismi lonziani