In casa trova una fonte di luce composta da un’unica lampada e che sia facilmente raggiungibile (dovrai svitare la lampadina). La classica lampada da scrivania andrà benissimo, ma anche una lampada da terra in salotto o il lampadario in cucina, se non è troppo in alto, andranno bene. Evita le abatjour e le lampade da comodino con paralume.
Identifica il tipo di lampada montata.
- Se vedi una serie di tubi piegati o arrotolati è una fluorescente compatta.
- Se è più o meno sferica e con una superficie opaca potrebbe essere sia una lampada fluorescente che una lampada a LED. Se non sai come distinguerla, neanche dopo averla svitata come spiegato più avanti, considerala una LED (oggigiorno sono più diffuse) ed incrociamo le dita.
- Se è trasparente con un filamento di tungsteno all’interno, qualunque sia la forma, è una lampada a incandescenza.
- Se è trasparente con una specie di fiala all’interno, qualunque sia la forma del vetro, è una lampada alogena.
Esistono in realtà moltissimi tipi di lampada (LED trasparenti, forme diverse, ecc…), ma con questa classificazione abbiamo coperto la maggior parte dei casi possibili. Se hai forti dubbi, cerca in casa un’altra lampadina più semplice da classificare.
Svita la lampadina.
Se la fortuna ti assiste, sulla base della lampadina (la parte bianca, per quelle che ce l’hanno) ci saranno scritte e numeri. Nel migliore dei casi ci sarà scritto un numero seguito dalla scritta “lm” (che sta per la grandezza fotometrica lumen). Se questo numero è leggibile, non possiamo chiedere di meglio. Appunta quel numero. Se c’è invece un numero seguito da “W” (che sta per watt), magari sul vetro delle lampade ad incandescenza, appunta quel numero.
Guarda come è fatta la fonte di luce.
Se, come probabile, la lampadina è all’interno di un supporto riflettente, scegli un’opzione fra “lampadario” o “lampada” (per le lampade da scrivania o da terra). Se invece è una lampadina nuda, selezionate l’opzione “lampadina nuda”.
Spegni tutte le altre luci e assicurati che la stanza, esclusa la luce che dovrai misurare, sia completamente al buio (ad esempio che porte e persiane delle finestre siano chiuse).
Prendi lo smartphone, apri l’app e, aiutandoti con un metro, disponiti a un metro di distanza dalla lampada accesa.
Facendo attenzione alla distanza corretta orienta il sensore di luminosità verso la lampada. Lo schermo del cellulare deve essere perpendicolare alla direzione da cui arriva la luce: se per esempio stai utilizzando un lampadario metti il cellulare parallelo al pavimento.
Effettua la misura della quantità di lux.
Il valore misurato dipenderà dalla qualità del sensore e dalla lampada scelta, ma in generale quali valori sono credibili?
Nel caso della lampadina nuda i calcoli sono più semplici: 1000 lumen potrebbero generare circa 180 Lux, e poi si va in proporzione (2000 lm daranno 360 lux, 1320 lm daranno 244 lux). Se invece avete il lampadario, aspettatevi almeno il 10% in più: 1000 lm daranno circa 200 lux. Se usate la lampada da studio i valori crescono ancora di più: 1000 lm potrebbero darvi 280 lux circa. Questo perché la lampada da tavolo ha un fascio molto concentrato, il lampadario meno e la lampadina nuda emette in pratica in tutte le direzioni allo stesso modo. Se non conoscete i lumen ma solo i watt, considerate comunque che il valore misurato dovrebbe essere nell’ordine di grandezza delle centinaia.