BIOBALDO

Diversamente biologici!

VI DESCRIVIAMO IL MONTE BALDO

Il monte Baldo è la nostra montagna, alto e maestoso, domina il nostro territorio ed affascina tutti noi. Si innalza oltre i 2000 m. sul livello del mare e pare un gigante addormentato emerso dall’acqua milioni di anni fa. Il profilo delle sue cime però ricorda le scaglie di un drago, un drago un po’ pigro che ha smesso di sputare fuoco da molto tempo e si è addormentato al fresco, in una grande pozza d’acqua.

Spesso le vette ospitano nuvolette bianche vaporose come zucchero filato o nuvoloni grigi che promettono pioggia; a volte ne sono completamente avvolte, come se le nuvole fossero un manto soffice e impalpabile che tutto nasconde.

Durante l’inverno il paesaggio sembra magico : le cime più alte sono innevate e sembrano ricoperte di zucchero a velo gettato dal cielo, pini e abeti ricoprono la fascia intermedia e in alto si intravvedono le creste rocciose.

I suoi versanti coprono ogni gradazione di verde, dagli olivi, le viti, gli agrumi e la lavanda che, grazie al clima mite del lago, si trovano ai piedi della montagna, sulle sponde del Garda, ai boschi di carpini, querce e castagni, a quelli di faggio o di aghifoglie più in alto, fino al verde dei pascoli d’alta montagna. I valloni scuri ed incassati, che prima erano riempiti da ghiacciai ormai sciolti, sembrano scavati da grosse zampe con artigli affilati. Tra un vallone e l’altro si notano alcune pale sporgenti, rocciose e triangolari, con la punta verso l’alto, scolpite nelle rocce, come degli enormi denti aguzzi.

Il versante occidentale si innalza sul lago di Garda, che si estende ai suoi piedi come un’enorme piscina nel giardino di un gigante. Dall’alto si vedono tutte le sfumature di colore del Garda, dal verde smeraldo delle coste, al blu delle profondità, che brilla come uno scrigno di cristalli azzurri. Quando ci sono le regate delle barche a vela, la sua superfice è solcata da piccoli triangoli bianchi che si spostano veloci trasportati dal vento. La sera si possono ammirare splendidi tramonti, dietro i profili dei monti del bresciano sull’altra sponda del lago, di notte in lontananza brillano le luci dei paesi affacciati sulle rive e al mattino le ombre delle varie cime del Baldo si riflettono nelle acque del lago.

Il versante orientale scende con una pendenza più dolce sulla quale si trovano i pascoli, prima della grande spaccatura della Val d'Adige. Le acque del fiume scorrono come un serpente tra le muraglie rocciose della chiusa di Ceraino.

A sud lo sguardo spazia sulla pianura e sulle colline moreniche che sembrano onde del mare di verde, mentre in lontananza, quando il cielo è limpido, si scorgono gli Appennini.

Il monte Baldo è chiamato “Il giardino d’Europa” perché è il rifugio di molte piante e molti fiori che in primavera colorano i prati come arcobaleni posati sulla terra. Il suo clima particolare, influenzato dal lago e non solo dall’altitudine, permette di trovare sulla stessa montagna una vegetazione che va da quella di tipo mediterraneo a quella di tipo sub-artico delle creste.

Anche gli animali sono numerosi, si possono incontrare perfino orsi o lupi e sulle cime più alte stambecchi e aquile reali.

Il Baldo, per questi e altri motivi, è sempre stato un luogo di osservazione per naturalisti ma anche luogo di relax per turisti di tutte le età . Si possono fare infatti molte passeggiate tra i prati fioriti che sembrano schizzi di colore sulla tela di un pittore o tra i boschi rigogliosi dalle infinite sfumature di verde che in autunno si colorano di giallo, rosso e arancione. Si possono praticare anche molti sport sia estivi che invernali. In inverno si può ciaspolare o sciare, in primavera e in estate fare volo libero, con parapendii e deltaplani o equitazione, oppure alpinismo, trekking o mountain bike.

Consigliamo quindi il monte Baldo a chiunque voglia passare una giornata all ’insegna del buon umore, con attività fisica e tanta quiete, per dimenticare le preoccupazioni di tutti i giorni e per immergersi nella magia della natura.

La classe 1A della scuola secondaria di primo grado di Cavaion Veronese