21 giugno 2022

La secca record di questo periodo fa riemergere, ora più che mai, i resti di della tragedia del 4 novembre 1944, dove persero la vita l’aiuto macchinista Nello Damiani, di 39 anni, e il macchinista Angelo Fincato, di 45 anni.

A ricordare la storia è Luigi Pognani, ferroviere in pensione, all’epoca sedicenne: «Il ponte sull'Oglio - racconta - era stato bombardato e ricostruito dai tedeschi cinque o sei volte. A ricostruirlo c'era la Tot, con lavoratori italiani pagati dai tedeschi. Quel 4 novembre 1944 arrivò alla stazione di Marcaria un treno merci carico di tavole di legname. Col ponte pericolante pensarono di mandare avanti, a piedi, l'aiuto macchinista mentre il macchinista, avviato il treno a bassa velocità, sarebbe saltato a terra prima della salita sul ponte.

I tedeschi si opposero e, come è facile intuire, armi alla mano, li fecero salire.

Entrata sul ponte, la locomotiva precipitò trascinando il carrello e tre vagoni nel fiume in piena.

Il corpo del macchinista fu recuperato dopo due giorni mentre per quello dell'aiuto ci vollero otto giorni. - I tre vagoni vennero recuperati ma locomotiva e carrello sono ancora lì, insabbiati, con una fiancatina e un respingente del carrello che ad ogni secca del fiume riemergono a ricordare quel triste episodio.

Fonte: Gazzetta di Mantova