Tindari - 2023
Stucco, smalto e acrilico su masonite, 50x70 cm.
A Tindari il vento ti ruba il fiato
Procedendo da Milazzo in direzione Palermo, prima di arrivare a Patti, si incontra un luogo meraviglioso: Tindari.
Attualmente questo luogo è rinomato per il Santuario dedicato ad una Madonna nera, che si narra sia stata ritrovata nella spiaggia sottostante al promontorio. Ma tralasciando l aspetto religioso, questo è uno dei più affascinanti insediamenti greci, fondato nel 396 a. C. come avamposto in opposizione agli insediamenti ad ovest in mano ai Cartaginesi. Prende il nome da Tindaro, re di Sparta.
Allontanandosi un po' dal Santuario, in direzione Ovest, si incontra il sito archeologico con il teatro.
Rivolto verso Nord, si affaccia verso il mare con un panorama composto dal verde campagna con gli ulivi, il blu del mare e l'azzurro del cielo.
Quasimodo ha dedicato una poesia a questo luogo, intitolata "Il vento a Tindari", che recita:
Tindari serena torna...
soave amico mi desta...
che mi sporga dal cielo da una rupe...
e io fingo timore a chi non sa...
Che vento profondo m’ha cercato
Altra citazione di Tindari si può trovare nel libro "La Sicilia dei Greci" ove si può leggere: "a Tindari il vento ti ruba il fiato".
Lasciandosi presendere dalla suggestione, in questo luogo sembra di sentire ancora le declamazioni degli attori che interpretavano le commedie e le tragedie.
Questo sito archeologico è un chiaro esempio dell'eccezionale bravura degli ecisti greci nell'individuare luoghi mozzafiato in cui creare i loro insediamenti.