"La realtà dell'adozione è, da tempo, ampiamente diffusa nella nostra società e chiaro è il suo valore quale strumento a favore dell'Infanzia e come contribuisca alla crescita culturale e sociale del nostro Paese. Dal 2000 al 2018, i bambini e i ragazzi adottati internazionalmente (AI) sono stati circa 49.000, ai quali si aggiungono circa 19.000 bambini e ragazzi adottati nazionalmente (AN) nello stesso periodo. Conseguentemente, anche la presenza di alunni e alunne adottati nelle scuole italiane è divenuta un fenomeno quantitativamente rilevante. In molti casi, soprattutto per le bambine e i bambini adottati internazionalmente, ma sempre di più anche per i bambini e le bambine adottati nazionalmente, il tema del confronto con il mondo della scuola si pone in maniera urgente perché molti di loro vengono adottati in età scolare o comunque prossima ai 6 anni. Occorre considerare che alla condizione adottiva non corrisponde un'uniformità di situazioni, e quindi di bisogni, e che i bambini possono essere portatori di condizioni molto differenti che, se poste lungo un continuum, possono andare da un estremo di alta problematicità ad un altro di pieno e positivo adattamento".   

(Estratto da Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio delle alunne e degli alunni che sono stati adottati 2023, Introduzione, Il Ministro dell'istruzione e del merito).

Alla luce della normativa sulla tematica adottiva, ci preme focalizzare l'attenzione sia sui punti di fragilità, sia sui punti di forza che tale condizione presenta nel contesto scolastico. E' opportuno, a tal proposito, che la scuola si faccia portavoce dei bisogni, rispondendo in maniera congrua ed efficace e mettendo in campo un buon livello di formazione che garantisca l'accoglienza dell'alunno e della sua famiglia. Per tale motivo si è ritenuto utile promuovere la pianificazione di una metodologia di inserimento scolastico in grado di garantire il benessere di tutti gli "attori" coinvolti, nella convinzione che un buon avvio sia la migliore premessa per una positiva esperienza scolastica negli anni futuri.

Nel 2015 è nata la Rete "Scuola Adozione Territorio" in seguito alle linee guida nazionali in favore dei bambini con background adottivo emanate l'anno precedente. L'incontro dei Referenti Adozione nominati dalle varie scuole del territorio di Sesto Fiorentino, a cui si sono aggiunte in seguito altre scuole della piana e della città di Firenze, ha reso possibile la realizzazione di una comunità di lavoro stabile e sinergica nell'affrontare le svariate situazioni connesse alla tematica adottiva. 

La Rete collabora fin dall'inizio con l'Associazione di Promozione Sociale Le Querce in Fiore che si occupa dal 2002 di accompagnamento di coppie e famiglie adottive nel loro cammino, proponendo attività di formazione/informazione, incontri pubblici con professionisti esperti in vari temi che riguardano la specificità dell'adozione, gruppi di auto aiuto, consulenze e attività per adolescenti. L'associazione fa parte inoltre del Coordinamento CARE.

Negli ultimi anni la Rete si è ampliata su tutto il territorio fiorentino includendo istituti scolastici di secondo grado. Attualmente viene dato ampio spazio all'aspetto formativo, condiviso e pianificato mediante buone prassi da tutti gli istituti afferenti alla Rete. Inoltre, a partire dal 2023, sono in corso i contatti con l'Ufficio Scolastico Regionale (U.S.R.) di Firenze per ottenere un riconoscimento ufficiale.

Al momento, continua l'affiancamento, ai fini formativi, con l'Istituto degli Innocenti di Firenze e con le associazioni del terzo settore nazionale.