La Psicoterapia della Gestalt rivolge l’attenzione all’esperienza personale, perché la conoscenza del mondo, che avviene attraverso la percezione, è soggettiva e limitata nel
"Qui e Ora".
Dà spazio al come accadono certe cose in noi, piuttosto che al perché.
L'intervento è teso all'accrescimento delle potenzialità insite in ciascuno di noi all'interno di una visione olistica in cui la persona viene considerata nella sua globalità.
Il corpo è luogo, e nello stesso tempo, lo strumento della percezione.
Grande attenzione nel corso del lavoro viene data al corpo ed ai segnali che ci trasmette, siano anche sintomi, alla postura che assumiamo, alla respirazione e all'intersecazione che si crea tra emozioni, sensazioni fisiche e pensieri.
In Gestalt il lavoro è volto a diventare maggiormente consapevoli di ciò che sentiamo, vogliamo e facciamo. Essere consapevoli significa accettare ciò che siamo senza giudicarci.
L'approccio non ricerca una realtà concettuale ma la realtà della persona, ciò che appare alla sua percezione, il terapeuta si interessa di cosa l’altro sente, piuttosto che di quello che pensa. L’incontro sarà sempre un incontro tra due soggetti di pari dignità, ognuno portatore della sua realtà e del suo modo di percepire e andrà nella direzione di costituire una realtà intersoggettiva che comprenda e rispetti le differenze di entrambi.
Per incontrare l’altro è necessario poter vedere con i suoi occhi, per questo il terapeuta non rimane fuori dal mondo dell’altro, ma si cala nel suo paesaggio e ne diventa attore consapevole, pur mantenendo la propria individualità.
Il lavoro della psicoterapia andrà dunque nella direzione, non tanto di cambiare se stessi, quanto di diventare sempre più se stessi.