PROMART ha organizzato una escursione a Bolzano per sabato 22 aprile 2023.
L'obiettivo sono state due visite guidate,
una al Museo Mercantile, dove siamo stati guidati dalla Dott.a Elisabetta Carnielli, direttrice del Museo,
l'altra al Monumento alla Vittoria, dove siamo stati guidati dal Dott. Giorgio Mezzalira, che ha curato l'allestimento attuale
Per quanto riguarda l'aspetto gastronomico,
fra le due visite abbiamo pranzato insieme al Dott. Mezzalira e sua moglie al Ristorante Argentieri, che è proprio accanto al Museo Mercantile, e
dopo la seconda visita ci siamo concessi un tè pomeridiano al bar dell'Hotel Laurin.
10:00-12:00 Visita guidata al Museo Mercantile,
con ingresso da Via Argentieri 6
12:00-14:00 Pranzo al Ristorante Argentieri,
in via Argentieri 14
14:30-16:30 Il Dott. Mezzalira ci ha guidato attraverso gli aspetti storici e artistici del Monumento alla Vittoria,
in Piazza della Vittoria
17:00-... visita non guidata al bar dell'Hotel Laurin,
in via Laurin 4
Questa volta abbiamo già un programma pieno così. Però in coda a questa pagina trovate un suggerimento per una prossima volta a Bolzano.
All'interno di Bolzano, tutti i luoghi che visiteremo sono agevolmente raggiungibili a piedi in pochi minuti, come si può vedere dalla mappa qui sotto.
Per quel che riguarda il trasferimento a/da Bolzano, andremo e torneremo in treno.
All'andata prenderemo il comodo regionale veloce 3462 che parte da Verona alle 7:50, da Rovereto alle 8:39, da Trento alle 8:54, da Mezzocorona alle 9:05, e arriva a Bolzano alle 9:30.
Al ritorno ci sono treni regionali da Bolzano per Trento/Rovereto/Verona alle 17:36, 18:31, 19:36, più un regionale alle 18:06 che termina a Trento.
Il grosso del gruppo ha preso il regionale veloce 3847 che parte da Bolzano alle 18:31, ed arriva a Mezzocorona alle 18:55, a Trento alle 19:08, a Rovereto alle 19:24, e a Verona alle 20:14.
Dal sito: "Il Museo Mercantile di Bolzano allestito nell’omonimo palazzo, sorge nel cuore dell’antico insediamento commerciale, tra la via Argentieri e la via dei Portici. L’edificio settecentesco, progettato dall’architetto veronese Francesco Perotti, ha ospitato per più di un secolo il Magistrato mercantile, uno speciale tribunale commerciale istituito nel 1635 dall’arciduchessa d’Austria Claudia de’ Medici, chiamato a dirimere le controversie che sorgevano tra i mercanti durante le fiere internazionali di Bolzano.
Verso metà dell’Ottocento, beni e competenze del Magistrato mercantile passano alla neo costituita Camera di commercio di Bolzano, che conscia del valore storico e architettonico del palazzo, intraprende costanti lavori di manutenzione e di ristrutturazione finché, trasferitasi in nuovi uffici, apre nel 1997 le porte al pubblico.
Il Museo Mercantile, struttura unica nel suo genere, rappresenta un’importante testimonianza del passato della città, legato da sempre all’attività mercantile. Il percorso al primo piano si articola negli spazi dell’edificio, in equilibrio tra storia economica e descrizione degli ambiente, impreziositi da arredi e documenti originali, da una ricca quadreria e da raffinati oggetti d’arte applicata. Il secondo piano è destinato all’esposizione di parte dell’archivio commerciale della ditta G. A. Menz, impresa familiare tra le più importanti e rappresentative della città tra il XVIII e il XIX secolo. Infine le tre cantine medioevali sulle quali sorge il palazzo e recentemente restaurate, completano la storia della città, suggerendo immagini sulla Bolzano del XIII e XIV secolo."
In questo scritto della Dott.a Carnielli si ritrovano molte delle informazioni che ci ha fornito durante la visita.
Foto tratte dal sito del Museo
Registrazione delle transazioni, con campioni dei tessuti trattati
Campionario storico di tessuti
Stufe a olle nel Museo Mercantile
Un eccellente ristorante, tendenzialmente di pesce, ma anche con piatti di carne. Paola e Andrea ci sono stati con grande soddisfazione a pranzo domenica 5 marzo 2023, e tenete presente che erano reduci dalla sontuosa cena sociale della sera prima!
Tortino di polipo con patate, pesto di olive taggiasche e fiori di zucca fritti
Capesante gratinate
Paccheri allo scoglio
Filetto di branzino alla griglia con verdurine di stagione
Sorbetto al mango
Tiramisù fatto in casa alle castagne
"[Nel] 2010, l'Archivio Storico della Città di Bolzano ha rivolto un appello a storicizzare, depotenziare e musealizzare i monumenti dell'era fascista a Bolzano, con al centro il monumento alla Vittoria, creando una memoria condivisa e condivisibile da parte della società civile. Il progetto chiamato «Bolzano città di due dittature» voleva criticamente ripensare entrambi i fascismi europei, quello italiano e quello tedesco, il nazionalsocialismo, che hanno così fortemente condizionato il Novecento bolzanino, affrontando una scomoda eredità e al contempo sfruttando al meglio le grosse opportunità di rielaborazione democratica ed europea del bellicismo e dei nazionalismi del passato. [...]
Nel [2012] venne approvata la creazione di un percorso espositivo nei locali al di sotto del monumento alla Vittoria destinato a completare e ampliare i lavori di ristrutturazione e a documentare la storia del monumento e le vicende cittadine dal 1918 al 1945 correlate alle due dittature fascista e nazista che in quel periodo si avvicendarono nella città e in regione, la cui apertura avvenne [nel 2014 con l'istituzione di] un percorso espositivo permanente dal titolo "BZ '18–'45: un monumento, una città, due dittature".
La Giuria internazionale dell'European Museum Award of the Year del 2016 decise di assegnare al percorso espositivo BZ '18–'45 una special commendation [riconoscendo che] «la mostra documentaria ha reintegrato un monumento controverso, che a lungo ha generato battaglie politiche, culturali e di identità regionale; il progetto rappresenta un'iniziativa altamente coraggiosa e professionale per promuovere valori umanitari, di tolleranza e democratici.»"
Un articolo del 2011 di Giorgio Mezzalira
"L’allestimento [del Monumento alla Vittoria] si fonda sul concetto che, nell’Europa del 21° secolo, l’elaborazione della storia e la consapevolezza storica che ne deriva possono portare a una precisa conoscenza solamente attraverso un approfondimento del sapere e un approccio oggettivo. Solamente risvegliando un interesse e una curiosità profondi è infatti possibile avvicinarsi alla storia comprendendone e sperimentandone le sfaccettature. [...]
L’esigenza scenografico-didattica di non creare alcuna soluzione di continuità quale entrata come momento di transizione tra l’architettura marziale e dittatoriale dell’arco di trionfo e l’accesso dal parco con prospettiva centrale, fa sì che questi due primi spazi fungano innanzitutto da elementi narrativo-didattici, finalizzati a esplicitare una particolare realtà. Solamente a una più attenta osservazione, mettendosi in intensa relazione con lo spirito che gli spazi emanano, si percepisce il sottile scollamento temporale: elementi contemporanei infatti si sovrappongono, interrogano, rivelano. Chi sa e vuole vedere, ascoltare e comprendere, riconosce infatti la forza intrinseca della democrazia."
Foto tratte dal sito del Monumento
Dal sito: "Se c’è un luogo a Bolzano che ha un suono inconfondibile, questo è il
Scettici? Allora fate così: prima di varcare la soglia, chiudete gli occhi e aguzzate le orecchie. Sentirete lo scricchiolio dell’antico parquet, il fruscio dei giornali sfogliati, i passi del personale, le voci sommesse dei bolzanini che si sentono a casa loro e quelle dei nuovi arrivati che stanno prendendo confidenza con il posto. Il risultato di tutto questo? Uno sfondo sonoro che assomiglia tanto a una melodia. È come se, appena messo piede nel bar, il tono della voce si adeguasse automaticamente. Se pensate che stiamo esagerando, entrate. Quando sarete sul tappeto che riproduce un pentagramma, disegnato dal proprietario Franz Staffler in persona, capirete cosa intendiamo."
Foto di Andrea Fazzari, tratta dal sito dell'Hotel
La Chiesa di San Giovanni in Villa (vedi mappa) è un piccolo gioiellino tardo romanico/gotico, con affreschi del XIV secolo dedicati a San Giovanni Battista e San Giovanni Evangelista. Questa volta non abbiamo tempo per visitarla, ma un'altra volta magari...