Evelina De Signoribus

Motivazione:

La poesia di Evelina De Signoribus è sempre animata da un’esigenza di equilibrio, che non è solo ricerca formale, ma volontà di trovare un’armonia, una possibilità di bilanciamento tra le cose e gli avvenimenti che animano l’esistenza. La raccolta, che si compone di cinque parti, s’impegna a portare alla luce il dialogo tra animali e uomini, tra vivi e morti, tra oggetti inanimati e esseri viventi, tra eventi della Storia e vicende quotidiane dei singoli individui.

Al centro c’è sempre una mancanza, qualcosa che non ha avuto la forza di realizzarsi o che non ci appartiene più. La poesia, che a tratti diventa preghiera, può essere lo strumento per sanare la perdita e ricostruire un possibile equilibrio.

______________________________

Ho trovato la strada ed era come l'avevi descritta. Non c'erano tracce né segnali non c'erano auto né uomini, forte era la luce naturale, la pece d'asfalto brillava. Spogliata dai panni di sempre ho segnato con un gesso il punto in cui ero in vita.

Evelina De Signoribus

Evelina De Signoribus si è laureata in Letteratura Italiana Contemporanea presso La Sapienza di Roma con una tesi sulla poesia di Paolo Volponi. Alcune sue sequenze poetiche sono apparse su «Nuovi Argomenti», «Il Caffè illustrato», «L’immaginazione», nelle antologie 12 Poetesse italiane (Nuova Editrice Magenta, 2008) e Jardines secretos Joven Poesía Italiana (SIAL Ediciones, 2008). Ha pubblicato il quaderno di racconti La capitale straniera (Quodlibet, 2008) e due raccolte poetiche: Pronuncia d’inverno (Canalini e Santoni, 2009) e Le notti aspre (il Canneto Editore, 2017). Ha curato, insieme ad Elena Frontaloni, l’antologia per l’infanzia Poeti in classe (italic pequod, 2017).