L'ultima auto a combustione interna, un progetto che racchiude tutti i suoi predecessori. Telaio ibrido come la PC-6, sospensioni a quadrilatero articolato come la PC-5, bodywork in fibra di vetro come la PC-01. Il miasma perfetto che racchiude anni di esperienza e lavorazioni. È con la PC-7 Finale che il team saluta l'odore di benzina e il rumore del motore, con tre competizioni che hanno portato gli studenti in Germania e per la prima volta in Austria, con tanti sogni e tante aspettative per il futuro.
La PC-6 Levante è il frutto di una progettazione ibrida: durante la pandemia di Covid-19 il team ha continuato a lavorare a distanza, progettando tramite meeting online e assemblando la vettura in laboratorio uno studente per volta. È stata dura ricreare il team e progettare una vettura in queste condizioni, ma la soddisfazione di vedere la pista di gara nel 2022 ha dato la giusta motivazione agli studenti per poter puntare sempre più in alto. La PC-6 Levante rappresenta la speranza di poter andare avanti sempre e in ogni condizione.
Prima vettura con un telaio ibrido, ovvero con il posteriore in tubolare e l'anteriore in balsaflex e fibra di carbonio. Decisamente una sfida per il team che, per la prima volta, si è trovato a lavorare con grandi stampi. Date le notevoli modifiche sul telaio, la meccanica calda ha mantenuto le specifiche della PC-5, potendo così variare un solo elemento all'interno dell'equazione. La PC-5 è stata la vettura di transizione per eccellenza e, in quanto tale, è servita da banco di prova per le vetture successive.
La PC-5 rappresenta sicuramente la vettura più iconica del Poliba Corse. Rosso fuoco, bodywork in lamiera, telaio interamente tubolare. Ha partecipato al Gran Premio di Bari assieme a vetture d'epoca e alla gara di Formula SAE Italy a Varano nel 2017.
Nella stagione 2014-2015, il team del Poliba Corse si espande sempre di più, con nuovi membri e un unico obiettivo: competere nella gara endurance.
La dedizione e la perseveranza dei membri, porta il team esattamente al traguardo desiderato, consentedogli di superare la bandiera a scacchi in Italia e in Germania.
Dopo una breve pausa, il team torna alle origini ricomincia a progettare un telaio tutto tubolare. Dischi freno Brembo e Master Cylinder AP Racing portano la vettura in pista a Varano nel 2013.
Un progetto totalmente diverso dal primo, che vede un nuovo motore e nuove lavorazioni. La MVG4 ha un motore Honda CBF600 F4i Sport del 2001 con una sostituzione degli iniettori originali con degli iniettori Bosch e un bodywork in fibra di carbonio, di produzione del team. Questa vettura prevede 6 marce e una massima velocità di 151 km/h, un serbatoio benzina in fibra di vetro e una seduta in fibra di carbonio.
Lo sfondo può sembrare abbastanza ridicolo (iconico in realtà), questo perché la PC-2 e la PC-2 10 EVO sono state realizzate come progetti destinati alla classe 3, ovvero una competizione dove viene valutato il solo progetto della vettura, senza che essa sia effettivamente prodotta e assemblata. Il team ha partecipato alla gara presso Varano de' Melegari e ha svolto le prove statiche in maniera eccellente.
Così ha avuto inizio la storia del Team: quattro studenti di Ingegneria Meccanica che si sono adoperati al fine di realizzare la prima monoposto del Politecnico di Bari. La PC-01 ha gettato le basi per centinaia di ragazzi che si sono appassionati al progetto e hanno deciso di contribuire, con la loro esperienza e forza di volontà, a tutti i progetti futuri.
Con un motore Honda CB600F5 Hornet, un telaio tubolare e un bodywork in fibra di vetro progettato e prodotto interamente dagli studenti, la PC-01 ha fatto il suo debutto nelle competizioni in Italia e in Germania nel 2008.