Itinerario
Disegni di Duccio Santini (clicca sul disegno per vedere lo street view)
Consulenza storica di Mauro Minghi e Riccardo Bardotti
1 - I’ TONDO (STADIO COMUNALE STEFANO LOTTI)
Sorto come ippodromo nel 1912, negli anni Venti iniziò anche a ospitare delle partite di calcio. Nel 1925 venne fondata, con una “legale” organizzazione, l’Unione Sportiva Poggibonsi, con la maglia gialla e rossa, i colori che sono rimasti fino ad ora. Durante la Seconda guerra mondiale divenne un centro addestramento reclute tedesco.
2 - LA VINICOLA FASSATI E IL PONTE SUL “CANALE”
Ai primi del ‘900 venne fondata la «Società Anonima Casa Vinicola del Chianti Fassati». Il primo nucleo del complesso roduttivo venne inaugurato nel 1908. A completare l’opera si decise di collegare gli impianti con la stazione di Poggibonsi. Il collegamento avvenne attraverso un tratto privato di strada ferrata che, per mezzo di un ponte ferroviario, permetteva l’ingresso dei vagoni merci nel piazzale di carico dell’azienda. Fu passando da questo ponte che, la notte del 16 luglio 1944, un reparto tedesco contrattaccò con successo le truppe francesi penetrando in profondità tra le macerie del centro cittadino. La notte successiva, da dove erano venuti, i soldati del Reich si ritirarono definitivamente.
4 - DEVIAZIONE STAGGIA
Nel 1906 venne approvato il progetto dell’ing. Giovanni Pampaloni per la deviazione del Torrente Staggia, all’epoca troppo vicino all’abitato e responsabile di frequenti inondazioni. I cantieri aprirono nei primi giorni di maggio del 1911. L’ultimo lotto venne assegnato il 9 gennaio 1912; di lì e poco i lavori vennero consegnati.
5 - LA FERROVIA PER COLLE DI VAL D’ELSA
I lavori per la realizzazione cominciarono nel 1884 e l’inaugurazione si ebbe il 29 marzo dell’anno seguente. L’idea era quella di congiungere Colle di Val d’Elsa con Saline di Volterra ma il tratto non fu mai ultimato. Considerata antieconomica, la linea venne soppressa nel 1987.
6 - (LARGO ANTONIO GRAMSCI) LA VECCHIA STAZIONE FERROVIARIA
La prima stazione ferroviaria di Poggibonsi nacque contestualmente all’arrivo della strada ferrata nel 1849. Il tracciato seguiva il lato sinistro del torrente Staggia (prima della deviazione) e sostanzialmente era identico a quello attuale. Con La Seconda guerra mondiale la stazione divenne il principale bersaglio, in provincia di Siena, dei bombardieri alleati. La sua vicinanza al centro fece sì che l’intero paese venisse devastato dagli attacchi aerei.
7 - LA FABBRICHINA
La S.A.C.E. (Società Anonima Cristallerie Excelsior) per i poggibonsesi «la fabbrichina», venne fondata nel 1923; vi si producevano fiaschi di vario tipo e damigiane. La fabbrica venne distrutta durante la Seconda guerra mondiale, con la perdita di vite umane e di tutte le attrezzature; ricostruita nell’immediato dopoguerra, ebbe un notevole impatto sociale ed economico per la Città.
8 - CASA DEL POPOLO
Il progetto partì nel 1911 per iniziativa della Società Operaia di Mutuo Soccorso, con l’idea di riunire in un unico edificio tutte le forze e le organizzazioni operaie; l’inaugurazione avvenne nell’ottobre 1913. Confiscata dal regime fascista, dopo la guerra tornò ai vecchi proprietari.
11 - I FOSSI
La zona comprendente l’attuale Piazza Mazzini, unitamente alla parte alta di Via Trento è abitualmente chiamata «Fossi». Il nome deriva dal fossato che cingeva la Poggibonsi medioevale e dai fossati di scolo verso il torrente Staggia che scorre a un livello molto più basso. L’area venne devastata dal terribile bombardamento del 29 dicembre 1943.
13 - FORNO DEL TOPO
«Topo» era il soprannome di una famiglia di fornai (i Conti) che avevano il forno in Via della Rocca, da antica data. Durante il periodo fascista e della Resistenza, in caldana si riunivano alcuni antifascisti e partigiani (gappisti) per concordare le loro azioni, ovviamente con l’accordo dei proprietari, anch’essi antifascisti.
14 - (PIAZZA GIACOMO MATTEOTTI) PIAZZA NOVA
Ricavata in seguito all’abbattimento di una porzione delle mura cittadine, la cosiddetta piazza nova venne adibita a cimitero cittadino in seguito all’editto di Saint Cloud (1804); successivamente fu trasformata in giardino pubblico. Nel corso dell’ultimo conflitto, a partire dalla mattina del 14 luglio 1944, la zona fu teatro di un sanguinoso scontro tra tedeschi e alleati.