Ricordando

Placido Sgroi

Un'iniziativa a favore della pubblicazione del libro di Placido Sgroi "Ecumenismo narrativo", con un inserto didascalico di Michela Berton e la post-fazione di Brunetto Salvarani

Placido Sgroi ha insegnato filosofia e storia nei licei, è stato vice-preside e docente presso l’Istituto di Studi Ecumenici “San Bernardino” di Venezia.

Ha fatto parte della redazione della rivista Studi Ecumenici ed è stato membro della Commissione ecumenismo e dialogo interreligioso della diocesi di Verona.

I suoi campi di ricerca sono stati l’ermeneutica, l’etica e la teologia pratica in prospettiva ecumenica. Tra le sue pubblicazioni: Finalmente primavera? L’urgenza di un nuovo paradigma ecumenico (Pazzini, 2013), Ospitalità (Messaggero, 2015).

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Il libro

Se l’ecumenismo è, in fin dei conti, un evento ermeneutico, la centralità della narrazione, come luogo aperto a sempre possibili interpretazioni, appare in tutta la sua importanza. Il racconto permette di trasformare il mondo (perché posso cambiare narrazione), ci aiuta a trovare la risposta alla domanda sulla nostra identità (perché narro di me), integra la nostra esperienza personale con quella degli altri (perché dove si racconta c’è sempre un incontro) e infine ci ricorda che il cristianesimo, in prima istanza, non è una comunità che argomenta, ma una comunità che narra. Dio, poi, si rivela in un racconto e l’irrompere dell’evento Gesù rimane oltre tutte le nostre argomentazioni. L’ecumenismo che verrà è chiamato non tanto a produrre nuovi testi di convergenza, quanto a confessare la propria fede in termini narrativi.

Un libro pubblicato postumo per raccogliere l’eredità di un pensiero e di una pratica ecumenica come quella vissuta da Placido Sgroi. Introduzione, integrazione e post-fazione sono pensate per far avere a tutti il testo, anche a chi non si occupa direttamente di ecumenismo.