La storia
Dall'obiezione alla nascita del Servizio Civile Universale
Dall'obiezione alla nascita del Servizio Civile Universale
Negli anni, il Servizio Civile è cambiato profondamente, passando da un obbligo
a un’esperienza di crescita e cittadinanza attiva. Scopriamo insieme le tappe
di questa trasformazione.
Pietro Pinna è il primo italiano a rifiutare il servizio militare per motivi pacifisti. Finisce in prigione, ma il suo gesto avvia un dibattito nazionale. Tra i sostenitori degli obiettori c’è Don Lorenzo Milani, che nella sua Lettera ai giudici difende la libertà di coscienza.
Il Servizio Civile viene riconosciuto per la prima volta come alternativa alla leva obbligatoria. Dura più a lungo del servizio militare per evitare scelte opportunistiche e prevede controlli sulle motivazioni degli obiettori. Molti considerano gli obiettori vigliacchi o fannulloni, incapaci di servire la patria.
La Corte costituzionale stabilisce che non è inferiore al servizio militare. Due anni dopo, nel 1989, la sua durata viene equiparata a quella del Servizio Civile militare.
Con la Legge 230, il servizio civile diventa un diritto per tutti. Lo Stato non può più giudicare le motivazioni personali dei volontari. Nello stesso anno nasce l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile
e viene istituita la Consulta Nazionale.
Nasce il Servizio Civile Nazionale, aperto anche alle donne, non più solo agli obiettori di coscienza maschi.
Da questo momento non è più legato al rifiuto della leva, che viene sospesa, ma una scelta aperta a tutti i giovani.
La rappresentanza diventa il punto di riferimento per migliorare il Servizio Civile. È composta
da 4 rappresentanti per ogni macroarea italiana (Nord, Centro, Sud, Estero), i rappresentanti regionali e i delegati regionali.
Aperto a tutti i giovani dai 18 ai 28 anni, senza distinzioni di nazionalità, con lo scopo di:
Promuovere l’inclusione.
Contribuire al benessere della comunità.
Offrire formazione specifica e generale ai partecipanti.
Grazie all’impegno della rappresentanza, il Servizio Civile oggi garantisce:
25 ore di servizio settimanali invece delle 30/36 previste in passato.
Permessi straordinari per esami universitari, concorsi, esami di maturità, visite mediche, matrimonio, assistenza ai figli.
Maggiori tutele per la maternità.
Riserva del 15% nei concorsi pubblici per chi ha svolto il Servizio Civile.
Il 15 dicembre si celebra ogni anno la Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale, istituita con una direttiva del Presidente del Consiglio l'11 dicembre 2020. Questa data non è scelta a caso: il 15 dicembre 1972 è stata approvata in Italia la prima legge sull’obiezione di coscienza, che ha permesso ai giovani di scegliere un’alternativa al servizio militare.
La Giornata serve a ricordare e valorizzare l’impegno di chi sceglie di fare la propria parte attraverso il servizio civile: un'esperienza di crescita personale e di solidarietà, per costruire insieme una società più giusta e accogliente.
Qui sotto, è possibile dare un'occhiata al post dedicato alla Storia del Servizio Civile prodotto da noi Delegazione SCU Piemonte, in collaborazione con la Delegazione SCU Lombardia.
Fonti storiche e immagini: sito del Dipartimento dello Sport e delle Politiche Giovanili